7 - la signora Willman

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Jodie detestava far visita alla signora Willmann. Era una vecchia di una noia mortale.
La sognora Willmann abitava in una elegante casa a tre piani, distante due isolati da quella di Jodie. La ragazza non ricordava come fosse entrata nel giro di conoscenze di sua madre, forse per via del burraco, o di qualche altra attività sociale in cui sua madre si buttava anima e corpo, intessendo soffocanti rapporti con tutto il vicinato.

Le visite alla signora Willmann erano una delle attività a cui i suoi genitori la obbligavano, nei periodi in cui Jodie non lavorava. Di fatto, pur lamentandosene molto, sopportava quelle visite meglio di altri obblighi, perché la signora Willman era ricca e, spesso, le elargiva mance generose.
Tre settimane prima, Jodie aveva perso un lavoro temporaneo da promoter a causa di una furiosa litigata con la sua responsabile e ora era nuovamente disoccupata e al verde. Non risparmiando mai nemmeno un centesimo, Jodie dipendeva interamente dai suoi genitori, specie da suo padre che le aveva già fatto un sacco di storie quella settimana, ogni volta che aveva chiesto soldi.

Quel giovedì, quando, all'alba delle 11, arrivò in cucina per fare colazione, trovò un biglietto di sua madre che diceva che la signora Willman era appena stata dimessa dall'ospedale, dove era stata ricoverata per un breve controllo. Era "opportuno" farle visita, almeno secondo l'opinione di sua madre, espressa nel biglietto.

Jodie sbuffò ma si ricordò del portafogli completamente vuoto. Il weekend si avvicinava e rischiava di dover affrontare un'altra discussione con suo padre, oppure rinunciare ad uscire. La visita alla signora Willman poteva essere la soluzione a quel problema.

Dopo essersi preparata, Jodie si diresse pigramente verso la casa della anziana signora, trasportando un sacchetto con una torta salata che aveva preparato sua madre.
Quando fu davanti alla casa della signora Willman, gettò sacchetto e contenuto nel bidone dell'immondizia, fermamente convinta di fare un favore alla vecchia e risparmiare alla madre una pessima figura.

La signora Willman venne ad aprire di persona. Evidentemente era il giorno libero di Carmela, la donna delle pulizie.
- Meglio - pensò Jodie che considerava Carmela anche più pallosa della vecchia.

- Ah Giuditta, sei tu. - Disse la signora Willman, aggiustandosi il voluminoso chignon grigio, senza mostrare particolare entusiasmo per quella visita non annunciata.

Jodie entrò, salutando la donna con un sorriso forzato.

- Buon giorno signora Willman. -

- Ragazza mia ma come ti sei vestita? Ma piaci ai ragazzi conciata così? -

Jodie, in realtà, aveva un look piuttosto neutro per i suoi parametri. Indossava una camicia a righe bianche e blu e jeans lunghi con risvolti. Quello che forse la Willman considerava eccessivo, erano i consueti stivali da cowgirl e la massiccia fibbia intarsiata a tema floreale che le chiudeva la cintura borchiata.

- Sei stata ad un rodeo, ragazza? -

Jodie non rispose. Le fregava pochissimo delle opinioni della signora Willman su qualsiasi argomento, figuriamoci sul suo stile.

Seguendo un cerimoniale da cui l'anziana signora non si discostava mai, precedette l'ospite in salotto, che era una cosa diversa dal salone o dalla sala da pranzo: la casa della signora Willman era rigidamente divisa in ambienti con funzioni ben precise. Gli ospiti si ricevevano in salotto, specie se si trattava di persone singole o se la visita non era programmata.

Fare conversazione con la signora Willman non era complicato: parlava solo lei. Soprattutto si lamentava e non era necessario seguire con attenzione i vari argomenti tra cui si perdeva, senza un preciso filo logico. Jodie si limitava ad annuire e, ogni tanto, a commentare qualche frase che attirava la sua attenzione.
La vecchia era perfettamente cosciente della disattenzione e dell'accondiscendenza con cui Jodie la trattava e se ne lamentava anche, e ad alta voce. Tuttavia sembrava andarle bene così. Anzi, giudicare aspramente la ragazza, le sue cattive maniere e le abitudini sbagliate era probabilmente la cosa che la appagava di più, durante quelle visite.

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