Part 2

49 5 0
                                    

CAPITOLO 2

Se c'e una cosa in cui sono brava sicuramente è sognare, ho tantissimi sogni nella vita ma uno in particolare è trovare un ragazzo del genere intelligente, bello, dolce ... insomma perfetto! Ma sono sicura che anche se esistesse non credo mi noterà mai. Sono le 7.30 del mattino oggi Abigail viene con me, gli ho mandato ieri un sms con scritto " domani 7.50 sotto casa mia"; mi sono appena vestita: mi sono messa le Converse bianche, dei jeans a caso e una felpa molto bella bordeaux,uno dei miei colori preferiti, adesso vado a fare la mia mini-colazione con un bicchiere di the e dopo mi faccio una treccia di lato a spina di pesce.

7.52 suona il citofono, Abby è arrivata, prendo le chiavi saluto il cane e scendo.

"Ehi"

"Ehi Abby"

"Che si dice?"

"Oggi compito di letteratura inglese"

"Wow, io ho una programmazione sul computer, con voto"

"Bene"

Saliamo nella mia adorata macchina rossa ancora nuova dopo un anno, gli interni sono neri e sul manubrio ci ho messo dei fiori. Siamo arrivate giusto in tempo quando è suonata la campanella, menomale, poi ci siamo salutate e io sono andata verso gli armadietti e lei verso la classe di arte. Io ho l'armadietto vicino a quello di Francis che ancora non è arrivata. Prendo l'astuccio e la borsa e mi avvio verso l'aula di letteratura inglese, probabilmente mia materia preferita.

E' passato un mese e mezzo dall'inizio di scuola. Adesso sto sull'erba con le GEFS, stiamo ascoltando musica mentre facciamo ricreazione. Ad un certo punto viene Daniel il fidanzato di El, ci salutano e se ne vanno insieme, stanno molto bene complessivamente e lui si comporta bene quindi lo accetto. Dopo qualche minuto:

"Gen noi andiamo al bar, vieni con noi?" mi dice Francis,

"No grazie, rimango qua, sapete dove trovarmi...ci vediamo in classe" gli dico.

Rimango qui per un po' sentendo la musica e leggendo; di solito la ricreazione dura mezz'ora e sono passati solo dieci minuti.

Osservo la gente, ci sono gruppi che giocano a calcio, persone che studiano, persone che parlano ...

Due capitoli dopo sento qualcuno che parla cosi spengo la musica:

"Ehi" mi dice un ragazzo con la voce magnetica, il corpo da favola, bello, alto - anche se ci vuole poco ad essere più alti di me -.Non so come rispondere, stanno passando secondi ed io continuo a fissarlo;

"Ehi, ci con ... conosciamo?" infine dico.

"Non credo. Sai sto giocando con i miei amici laggiù -indicandomeli, mi hanno salutato e io ho accennato un segno con la mano- adesso ho cinque minuti per rimorchiarti" sono arrossita, l'ha detto così schiettamente che non ho neanche avuto il tempo di ragionarci un attimo. All'inizio ho pensato che era una cosa straordinaria, poi però mi sono detta che c'è una probabilità pari a 1 su un milione che davvero gli piacessi. Ho deciso di continuare a parlarci.

"Credo sei cascato male, sarà difficile rimorchiarmi ed è già passato un minuto"

"Mi posso sedere vero?!"

"Non è di proprietà di nessuno questo posto, quindi si puoi sederti"

"Credo di aver fatto male la domanda. Posso sedermi accanto a te?"

"Ehm ... si" si è seduto cosi vicino che sentivo il suo profumo. Buonissimo. Ha messo un braccio dietro di me in modo da sfiorarmi. Brividi dappertutto.

"Allora che cosa leggi?"

" Non lo conosci. Si chiama 'Brave'"

"Sembra bello. Come ti chiami?"

"Non credo sia il caso di rivelare la propria identità ad uno sconosciuto"

"Okay, allora inizio io cosi capirai che non voglio rubare la tua identità - ho riso-. Mi chiamo Christian Parker, sono al quarto anno e sono single - ho riso, ma stavolta più per me - "

"Mi dispiace dirti che ti voglio rendere le cose difficili cosi l'unica cosa che ti dirò è che sono al terzo anno e che hai ancora tre minuti"

"Probabilmente non ci riuscirò, ma tranquilla in ogni caso non ti libererai così facilmente di me"

" Perché?" ho detto in aria di sfida.

"Perché sei bella" sono di nuovo arrossita.

"Non sono bella" due minuti e la nostra conversazione sarebbe finita. Forse per sempre.

"Forse no ma a me piaci, queste è l'importante no?!" come fa a stare così calmo, al mio cuore da un momento all'altro spuntano le gambe per andarsene direttamente.

Un minuto e mezzo.

"Ehm ... ehm ... che ore sono?"

"Lo sai che ore sono perché lo controlli sempre. Sei imbarazzata?" da morire.

"Ehm ... no" un minuto.

"Okay. A che ora esci?"

"Esco alle 2.00 perché?"

"Ti riaccompagno a casa"

"NO, no ho la macchina"

"Okay allora ci andiamo a prendere qualcosa dopo?" 30 secondi.

"Ho trenta secondi per dirti che non ho intenzione di farti vincere l'obbligo"

"Non è un problema, mi resterà comunque il ricordo bellissimo di questo giorno normalissimo passato con te che sei ... bellissima" Okay il mio cuore mi ha definitivamente lasciato da sola con questo ragazzo che all'apparenza sembra proprio il ragazzo 'perfetto'. All'apparenza.

"Ehm ... okay. Comunque i tuoi amici ti stanno chiamando"

"Ah oddio devo andare ..." che palle.

Urlando e correndo all'indietro infine mi dice " Ci vediamo, bellissima".

Non posso fare a meno di sorridere, così dopo vari minuti suona la campanella e sorridendo vado in classe come una bambina.

"Ricci indovina? Un ragazzo mi ha parlato a ricreazione, era proprio bello" ho detto.

"Chi è questo? In che anno sta? Lo conosco? Che sport fa? Quanti anni ha?"

"Non ce bisogno di farmi il terzo grado, tranquillo ... abbiamo solo parlato per cinque minuti"

"E' un idiota"

"Come vuoi ricci"

Sicuramente non gli piace, ma pazienza tanto non credo mi rivedrò mai più con Christian. Menomale sono arrivate le GEFS così gli racconto tutto ... tanto il prof è assente e abbiamo un'ora libera.

A love like dreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora