Part 14

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CAPITOLO 14

"Pronto, Cris?"

"Dobbiamo parlare"

"E mi chiami a quest'ora?!"

"E' importante"

"Dimmi"

"Non posso per telefono"

"Okay allora a scuola"

"Non posso aspettare due giorni"

"Okay allora vieni adesso a casa di Summer ma fai piano"

"Okay" ha riagganciato. 'Ciao anche a te amore'.

Sono passati 10 minuti ed è appena arrivato. Scendo. Ho il cuore a mille, ma stavolta per paura.

"Ciao amore"

"Ciao"

"Non mi chiami più principessa è"

"Di questo ti devo parlare"

"Lo so"

"Credo sia il caso, ecco il caso di .."

"Prenderci una pausa?"

"Si"

"Vaffanculo"

"Okay forse pensi che sia un codardo ma io ne ho bisogno"

"Tu hai bisogno solo di non avere responsabilità, sei un bambino, pensavo eri cambiato invece no pretendi di innamorarti di una persona e dopo un anno lasciarla al suo destino, bastardo"

"No no non è vero. Ti prego non pensare questo di me" mi prende la mano.

"Lasciami" mi lascia la mano.

"Ho solo bisogno di riflettere"

"Non darmi false speranze. Guardami negli occhi e dimmi che non mi ami più" mi metto a piangere. Lui alza gli occhi verso i miei.

"Io ... io non ... non ti amo più"

"Bene, allora è tutto puoi anche andartene ora " e se ne va.

Risalgo su, senza svegliare nessuno mi rimetto dove mi stavo per addormentare. Piango e passo tutto il resto della notte a piangere. Mi dovevo fidare di tutti i miei amici, invece mi sono lasciata coinvolgere da lui.

Sono passati due giorni, e si ritorna a scuola. Sono stati due giorni infernali. Le GEFS hanno deciso di vederci un po' prima per fare colazione insieme e mi hanno obbligato a partecipare per il mio bene. Adesso sto davanti all'armadietto,osservo le foto, e ne vedo una con Cris, non ho il coraggio di strapparla così la lascio lì, attaccata all'anta.

"Ehi Genesis" Ricci,

"Ehi" io,

"Come stai?"

"Vuoi la verità o la bugia?"

"Verità"

"Non credo ci sia un aggettivo adatto"

"Mi dispiace" e mi abbraccia mentre io inizio a piangere,

"Grazie Richard".

Passo tutte le ore vicino a Max, che credo sia la persona che riesce a farmi ridere oggi. La ricreazione la passo in bagno, e l'ultima ora la passo a fare scarabocchi con Max sul quaderno.

"Gen vuoi venire a pranzo da me?" Francis,

"No grazie passo a casa"

"Ma dopo ci vediamo?"

"Non accetterai un no come risposta vero?"

"No"

"Va bene allora vengo per le quattro"

"Okay a dopo"

Entro a casa mangio il pranzo che mi ha lasciato mia mamma con un biglietto accanto con scritto:

'Amore, questo è il pranzo, torno stasera, prenditi la giornata libera, non studiare esci con le tue amiche, stai tranquilla. Un bacio'

Grazie mamma, di tutto quello che fai per me, ho pensato.

Sono le 8.00 di sera, a Francis gli ho detto che ceno a casa. Prendo la macchina ma invece di andare verso casa, giro a destra e guido fino al nostro parco. Sono arrivata, mi siedo sulla panchina e mi metto le cuffiette per sentire la musica. Passo tutta l'ora successiva così, e a piangere, poi mentre me ne sto per andare lo vedo, non da solo, ma con un altra ragazza. Mi alzo, lo fisso poi abbasso gli occhi e me ne vado ma lui mi ferma. Una lacrima mi riga la guancia.

"Che cosa vuoi?" urlo,

"Scusa Genesis" gli do uno schiaffo,

"Non ci sono scuse per questo, mi fidavo di te, non credevo che mi tradivi invece è così"

"Non credevo sarebbe successo io ti amavo veramente"

"E chi ci crede più ormai, sei solo uno stronzo"

"E' vero ti amavo davvero"

"Risparmiatelo sei un traditore, goditela finché dura con questa"

"Aspetta Ti prego" mene vado.

Era vero, ha un'altra, mi ha tradito. Come si fa a distruggere questo dolore. Questo si che è essere presi di sorpresa, posso accettare che non mi amava più, ma non sono in grado di acconsentire al tradimento, alla menzogna. Ho capito che i grandi amori non esistono, sono solo storie, più o meno lunghe, inventate da persone che pensano di avere il diritto, una volta iniziate, di finirle quando vogliono. Christian, quello che pensavo era il mio grande amore, ha deciso di finirla così, senza chiedermi il consenso. Io desideravo un altro lieto fine per la mia storia, ma in fondo il mondo non è un ufficio esaudimento desideri. Adesso non mi resta che aspettare che mi passa questo dolore che brucia dentro, misto tra rabbia, nostalgia e tristezza, perché il dolore esige di essere vissuto.

A love like dreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora