Capitolo 10, inizio di una nuova era

17 1 0
                                    

Erano le 7 di mattina quando mi svegliai il giorno dopo, ancora confusa di tutte le cose successe durante questa settimana.
Rispetto a prima, adesso ho molte più cose da fare, e la mia mente riesce a svagarsi un po' e intrattenersi con i pensieri degli impegni. In questi giorni, oltre che vedermi con i miei amici, ho dovuto studiare. Ma non ne parliamo...perché sennò inizierei e non finirei più.
Ho sempre odiato la matematica, e guarda caso, oggi dovevo proprio essere interrogata. Menomale che mi sono sempre comportata benissimo con i prof., sennò non so che fine avrei fatto con i voti😂.
Mi lavo, mi vesto e mi trucco giusto un po', non vorrei sembrare troppo "volgare" agli occhi loro.
La cosa bella di aver cambiato città è che non conosci nessuno, quindi nessuno conosce te e la tua storia. Si sa inoltre che i primi mesi bisogna fare di tutto per sembrare "pulita" e senza cose da "nascondere". A dire la verità, un po' mi vergognavo e forse tutt'ora mi vergogno di dire a tutti ciò che ho vissuto; magari per il dolore, o magari solo per sembrare "misteriosa" agli occhi dei compagni.
Fatto sta che a scuola c'è un ragazzo che mi guarda sempre male e non si azzarda nemmeno di rivolgermi la parola. *Che strano*, ho pensato tutti questi giorni, speriamo non mi conosca!
Entro in classe, mi siedo ed incomincio a prendere nota della solita e noiosa spiegazione di matematica, rispetto agli altri mi sento stupida quando la spiega il prof!
Menomale che proprio in quel momento si apre la porta, salvata da quel che sembrava lo studente che mi...
MA SI! È proprio lui! Lo studente che mi guarda sempre male!
X: "Ao prof! Pischelli ma che c'avete 'na matita?"
Disse con la gomma da masticare in bocca, il solito ragazzo maleducato, vestito firmato e con il ciuffo al lato. Non avevo mai notato il suo atteggiamento, nè il modo di vestirsi, in quanto mi guardasse sempre da lontano
X: "E tu che c'hai da guardà, biondina?"
Notai che forse lo stessi guardando troppo intensamente, così volgo lo sguardo al professore, che, guardandolo sbigottito, lo caccia immediatamente dalla classe.
Prof. Mate: "Lucarelli, lei è proprio uno scostumato, ora ritorni in classe!"
dice continuando: "A proposito, non ti dovevo interrogare?"
*Ma sai che in fin dei conti quel ragazzo non mi dispiaceva? Magari avesse rubato un po' più di tempo al pelato*
F: "Ah vero professore, glielo stavo per ricordare" *Come no*
Interrogazione finita, andata normalmente, esco e mi ritrovo questa macchina anni '80 nera con il tettuccio aperto.
Dentro c'è quel che sembrava a tutte il principe azzurro, ma era il MIO.
Maurizio, con il suo fisico scolpito come sempre ed i suoi occhiali da sole, anche se non ce ne fosse tanto bisogno in quanto fosse appena finita l'estate, ma vabbè, fanno sempre scena!
Una macchina vicino a lui si accostò, era Danny!
Cosa ci faceva sotto la mia scuola? E soprattutto chi era vicino a lui?
~ ~ ~
Spazio autriceeee
Raga intanto bentornat* fan di Merluzzo, sono passati anni da quando non postavo qui! Che dire...avevo un po' perso l'ispirazione! Adesso grazie a molte persone che fanno parte del mio presente, sono riuscita a ritrovarlo!
Che dite il cambio scrittura? Scrivevo meglio prima o adesso? Fatemi sapere cosa dovrei cambiare 😙🧐
La vostra Fla

Un amore quasi impossibile ~Maurizio MerluzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora