capitolo 4

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sono passate ormai due settimane da quando sto a Roma, mia mamma la sento tutti i giorni e le mie amiche pure, le aggiorno su ogni cosa, intanto ho trovato un lavoretto come commessa nel negozio di armani e ho trovato pure un annuncio di un appartamento vicino al centro, abbastanza abbordabile per me.

sono le 10 di mattina e sto andando a trasferirmi, la macchina non ce l'ho ancora quindi vado in pullman, appena arrivo l'amministratore mi dà le chiavi ed entro, a primo impatto devo dire che è molto bella, c'è il salotto, la cucina, un bagno e due camere da letto, direi che va benissimo per me.

Appena finito di disfare tutto decido di andare a mangiare fuori e farmi un giro per il centro della città.
Giro per vari negozi e faccio un po' di acquisti per poi avviarmi verso la fermata del pullman.
Ovviamente proprio mentre torno a casa io deve iniziare a diluviare, intanto si stava facendo buio visto che erano ormai le otto, cerco di muovermi per arrivare alla fermata, appena arrivo mi tocca aspettare sotto la pioggia, mi stavo bagnando tutta, pure le cose che avevo comprato erano fradicie.

Erano passati circa 15 minuti fin quando non mi si avvicinò una macchina, "bellezza sali che ti porto a casa" dice il ragazzo in macchina, non ci credo é ancora lui, tony "non mi fido di te" gli rispondo io "ti faccio cambiare idea" insiste lui, e a quel punto cedo "va bene dai"

Lui tutto contento scende ad aprirmi la portiera e mi fa salire, mette la radio e partiamo "mi dispiace per come ti ho trattato quella volta, diciamo che ho problemi a fidarmi delle persone" inizio il discorso "tranquilla, sono sicuro di non dare l'aria di essere un bravo ragazzo" mi risponde ridendo "poi ci siamo conosciuti in modo un po spiacevole" continua lui "si direi proprio di si" "ma non chiamarmi tony chiamami nico" annuisco e passiamo il resto del tempo a parlare un po di noi e delle nostre vite, devo dire che sto cambiando pian piano idea su di lui, una cosa però è certa è davvero bello

Siamo appena arrivati davanti casa mia "non ci credo abito anche io in questo palazzo" dice a bocca aperta, questo è un brutto scherzo del destino "beh allora saliamo assieme" gli rispondo, parcheggia la macchina e saliamo finché non scopro che non abitiamo solo nello stesso palazzo ma siamo anche vicini di casa, non ci credo ancora

"Io ora vado, ci vediamo" lo saluto con un bacio sulla guancia "certo bellezza" mi risponde con un sorriso a trentadue denti e con questo entro in casa, mi sistemo e chiamo le mie amiche per raccontargli tutto

𝒜𝓂𝒶𝓂𝒾 ~𝓉ℴ𝓃𝓎 ℯ𝒻𝒻ℯ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora