2장: qualcun altro

87 16 16
                                    

Il nuovo arrivato stava sistemando le sue cose nella parte libera della camera, mentre il suo coinquilino era al computer con le cuffiette, una tela ed un pennello sporco tra le mani. I suoi occhi erano puntati sulla finestra e stava dipingendo la natura che si estendeva oltre quella fessura. Non sentiva nessuno rumore provenire da lui, il suo respiro era quasi inesistente, e l'unico suono era causato dalle setole del pennello sulla tela ruvida. In un loop silenzio, dove nulla esisteva tranne lui e la sua arte. Così immerso nel suo lavoro che neanche si accorse di avere gli occhi puntati. Sulla soglia della porta c'era appoggiato un ragazzo, che stava osservando quella dinamica. I due coinquilini non si erano ancora rivolti né la parola né l'attenzione, ognuno nel proprio mondo. Hyunjin si morsicava le labbra carnose mentre dipingeva, ascoltando qualche canzone deprimente nella sua playlist su Spotify, cercando di deviare i suoi pensieri. C'era una pennellata di celeste sul piccolo naso a punta, che rendeva il pittore ancora più adorabile.

La figura muscolosa si staccò dall'uscio della porta e si avvicinò al suo amico. Picchiettò delicatamente sulla spalla del pittore, aspettando il momento in cui il pennello era lontano dalla tela, facendo spaventare il minore. Si tolse le cuffiette chinando il capo. Aveva il cuore che batteva forte.

«Puoi preparare oggi tu il pranzo? Jinho ci ha chiesto il tuo riso alla cantonese.» Hyunjin osservò l'orario sul computer, erano la mezza e per preparare il riso alla Cantonese avrebbe impiegato una buona mezz'ora.

«Sei allergico a: uova, prosciutto, piselli, arachidi?» Si rivolse al nuovo arrivato, il quale si ritrovò lo sguardo di entrambi su di sé.

«No, perché?» Il pittore si era alzato, chiuse il portatile ed ora era vicino alla soglia della porta. La sua mano picchiettò sulla porta prima di andarsene, seguito dal suo amico, senza dare alcuna risposta al nuovo arrivato.

«Posso aiutarti?» Il ragazzo annuì mentre sbadigliava, si sentiva così stanco, «Sei riuscito a dormire?»

«Ho preso i sonniferi...» Si fermò di fronte alla cucina di legno, afferrando la pentola ed iniziando a riempirla d'acqua: «Devo comprare una nuova scatola.» Chinò la testa mentre metteva una manciata di sale, lasciò la pentola lì per permettere al suo amico di metterla sul fuoco.

«Changbin hyung.» Il ragazzo si voltò proprio quando il suo nome fu pronunciato, verso di loro stava correndo un ragazzo magrolino, aveva i suoi capelli biondi scompigliati a causa del fatto che si fosse svegliato da poco. Eppure, nonostante tutto, riusciva ad essere molto presente, «C'è un piccione in camera nostra.»

«Felix, ti ha svegliato il piccione?» Rise di fronte al viso spaventato del suo amico, il quale annuì prepotentemente.

Hyunjin non aveva degnato di alcuna attenzione, troppo occupato a tagliare a cubetti il prosciutto.

«Buongiorno hyung.» Il ragazzo si avvicinò al cuoco, appoggiando la sua testa sulla spalla aspettando di ricevere qualcosa da mangiare. A volte Felix era come un cane, non appena vedeva del cibo si avvicinava per ricevere qualcosa.

«'Giorno.» Sussurrò prima di mettere in bocca al giovane un pezzo grosso di prosciutto cotto.

«Grazie.» Liberò i fianchi di Hyunjin dalla sua presa, dalle sue mani delicate e calde. Il maggiore si voltò verso il ragazzo, vedendo come si sedette sul piano cucina per guardare il suo amico cucinare.

«Yongbok-ah, conta tre minuti da adesso.» Il ragazzo incrociò le gambe sul piano, osservando il suo telefono. Aveva appena versato i piselli nell'acqua che bolliva e nella pentola accanto il riso, «Qui quindici.» Picchiettò con il lungo e snello dito sulla pentola piena di acqua e riso.

«Ti avevo chiesto il riso alla Cantonese da due settimane, appena tuo fratello te lo chiede guarda come ti metti ai fornelli.» Hyunjin si voltò con in mano il coltello, aveva ancora un pezzo di prosciutto cotto vicino.

Summertime Sadness || SeungjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora