7장: quello lì

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Quando Hyunjin non riusciva a dormire, disegnava per liberare la sua mente, ma mai era successo che si addormentasse mentre era intento a tratteggiare. Stava sperimentando qualcosa di nuovo, per la prima volta in quei mesi duri. Ed era stato anche fortunato, perché aveva deciso di usare le matite, finendo per disegnare sul suo taccuino ed addormentarsi poco dopo. Nonostante la sua testa e i suoi capelli coprissero quella bozza, Seungmin, mentre passava di fianco a quel letto, lanciò un'occhiata al disegno notando che si era addormentato mentre tratteggiava un viso maschile. Non aveva capito a chi appartenesse, solo Hyunjin in persona sapeva chi stesse raffigurando all'una di notte colto dall'ispirazione del momento.

Nonostante quella mattina Seungmin volesse essere cauto per non svegliare il suo coinquilino, non fece abbastanza attenzione finendo per urtare contro la porta della loro camera che era completamente chiusa. Il tonfo della sua caduta fece sussultare il pittore, che si mise immediatamente seduto lanciando il taccuino contro la testa di Seungmin. Il quale si chinò in avanti gemendo, iniziando a massaggiare la testa.

«Ma sei fuori?» Urlò incredulo di quella reazione da parte Hyunjin, il quale si stava massaggiando gli occhi ancora scosso.

«Pensavo fossi un ladro.» Esclamò con la sua voce mattutina bassa.

«Un ladro che entra ed esce da una porta? Ma tu sei fuori! Mi hai fatto male.» La porta della loro camera si aprì, mostrando Jinho e Changbin che, passando di lì, avevano sentito quel boato e si erano preoccupati.

«Senti, mi sono appena svegliato. Mi hai spaventato, è colpa tua.» Gli rispose Hyunjin alterato.

«E cosa vuoi, ora? Vuoi che ti chieda pure scusa?» I due si guardavano con gli occhi che erano diventate due fessure, come se fosse solo questione di minuti prima che avessero passato alle mani.

«Ti dovrei chiedere io scusa?» Si toccò il petto con le lunghe dita sporche di tempera alzando le sopracciglia.

«Tu mi hai lanciato il quaderno in testa.» Seungmin afferrò quel taccuino nero scagliandolo sul letto del pittore.

«Non lanciarlo così, vale più di te.» Lo afferrò sistemando i fogli al suo interno.

«L'hai lanciato prima tu.» Quei due ragazzi sembravano due bambini di quattro anni, «Tu sei fuori.»

«Dai, Seungmin sunbae andiamo a fare colazione.» Jinho si era avvicinato al nuovo arrivato, invitandolo ad alzarsi, «Non l'ha fatta apposta, non voleva colpirti con intenzione di colpirti. Vedrai che dopo la colazione, starai molto meglio.» Così i due ragazzi lasciarono la stanza, mentre Hyunjin cadeva sul letto sospirando. Il cuore gli batteva ancora molto forte.

«Potresti essere più cordiale con lui.» Changbin aveva afferrato il taccuino del suo amico, gli aveva sempre permesso di guardare gli schizzi che faceva, «Soprattutto quando non l'ha fatto di proposito.»

«Ma hai sentito come mi ha trattato?» Domandò Hyunjin afferrando quel quaderno, non gli andava di fargli vedere chi stesse disegnando la notte che era appena passata.

«Senti ad essere onesti, sei tu che hai iniziato.» Il pittore appoggiò il quaderno sul comodino alzandosi, «Hyunjin, ora sei arrabbiato anche con me?» Non ricevette alcuna risposta, semplice uscì dalla stanza, «Lo sai che ho ragione.»

«Tengo fame.» Si voltò a guardare il ragazzo muscoloso, «E con quello lì, devo fare l'animatore. Posso non essere dell'umore giusto?» "Quello lì" alzò il capo infastidito dal modo in cui si era rivolto a lui, entrambi si stavano guardando sott'occhio.

«Quello lì sarei io?» Gli domandò voltando il capo nella direzione opposta, «Tsk. Che ragazzino viziato.» Changbin si frappose tra i due ragazzi, temendo il peggio.

Summertime Sadness || SeungjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora