4장: natsukashii

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Seungmin era venuto in camera dopo la cena, ritrovando il suo compagno di stanza intento a dipingere. Aveva le cuffiette alle orecchie, gli occhiali sulla punta del naso, una gamba stretta al petto mentre nella mano aveva una tavolozza di legno colma di colori. Si fermò, il ragazzo pensò che forse era a causa dello spaventato del suo ingresso. Invece aveva semplicemente spostato la luce per evitare di infastidire il suo nuovo coinquilino. Chinò il capo come segno di saluto, Seungmin fece altrettanto mentre si trascinava verso il letto con le gambe doloranti. La musica che Hyunjin stava ascoltando, fuoriusciva delicata dalle cuffiette a causa del volume alto, ma non dava così tanto fastidio al nuovo arrivato.

Seungmin si girò sul letto, osservando la figura di Hyunjin dipingere. Era talmente concentrato, che neanche si accorse di essere osservato dal coinquilino. Lo trovava ipnotizzante, quell'alone di mistero che lo avvolgeva e la tristezza che alloggiava quieta nel suo viso. Durante l'ammirazione del pittore, Seungmin si ritrovò ad addormentarsi cadendo in un sonno profondo. Dall'altro lato c'era Hyunjin che, invece, si ritrovò a dipingere fino alle cinque del mattino. Quando decise di darsi una pausa, soltanto quando la sua mano iniziò a far male.

Si alzò allungando gli arti, con gli occhi chiusi e le labbra carnose socchiuse. Chinò il capo massaggiandosi il collo, aveva bisogno di bere qualcosa. Quindi si trascinò nella cucina prendendo il tè alle rose e pesca, lo versò in un bicchiere ritornando nella camera da letto. Lanciò uno sguardo al nuovo arrivato che dormiva beato stringendo il cuscino a sé, con la bocca aperta e le gambe intrecciate. Hyunjin la considerava una posizione buffa in cui dormire, ma non gli provocò alcuna risata o sorriso. Semplicemente superò i due letti arrampicandosi sulla finestra, mettendosi seduto con le gambe che penzolavano di fuori. Si sentiva stanco ed aveva caldo, al punto che bevve soltanto un paio sorsi dal suo bicchiere e poi si ritrovò addormentato appoggiato alla finestra. Fortunatamente sotto di lui c'era un giardino, non erano ai piani alti. In quella casa non esistevano altri piani oltre quello terreno, per cui era al sicuro.

Nonostante il sonno arrivò con fatica, gli incubi sull'incidente non tardarono. Avvolgendo il ragazzo in quello che era un inseguimento di qualcuno che non c'era più, di ricordi che non avrebbe voluto rivivere, ma tornavano ogni volta che i suoi occhi si chiudevano e la sua mente non era occupata a fare altro.

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Gli occhi si aprirono, Hyunjin percepì il bagnato delle proprie lacrime sulle guance. Sospirò spostando una lunga ciocca di capelli neri come la pece dietro l'orecchio. I suoi occhi pigramente si adattarono alla luce del giorno e si ritrovò a guardare la distesa di mare e spiaggia del villaggio turistico. Si appoggiò con la testa sul muro chiudendo gli occhi, prendendo un profondo respiro. Gli faceva male il petto, non riusciva a prendere un respiro fatto per bene.

«Hyung...» Suo fratello lo chiamò, sorprendendo il più grande. Il quale sussultò asciugandosi velocemente le lacrime, «Ti ho svegliato?»

«No, no. Non ti preoccupare.» Si voltò con tutto il corpo verso l'interno, aveva il sedere che gli faceva male. Quel muretto non era comodo, come non era stato tutto quel conforto nemmeno per il suo collo, «Cosa c'è?»

«Gli altri hanno iniziato già a lavorare, mi puoi accompagni al campetto?» Hyunjin annuì allungando la mano appoggiandola sui suoi capelli, «Ti hanno rimasto i brownies.» Lo stomaco del pittore brontolò come assenso, Jinho guardò preoccupato suo fratello.

«Anche Seungmin è fuori?» A quella domanda, vide il nominato entrare mentre si passava l'asciugamano tra i capelli bagnati, «Aish.» Fu l'unica cosa che disse, mentre suo fratello si distendeva sul letto disfatto osservando il dipinto.

«Quindi è questo a cui stai lavorando?» Domandò eccitato il più piccolo mettendosi seduto con le gambe incrociate ed indicando la tela, Hyunjin annuì con qualche ciocca di capelli che ricade morbida lungo il viso, «È meraviglioso.» Osservò chinando il capo, avvicinandosi leggermente al dipinto con un'espressione meravigliata, «È ancora un no, per quella cosa?» Si alzò dal letto seguendo suo fratello più grande, mentre Seungmin guardava quella scena. Il pittore nemmeno si voltò, mentre il più giovane lo seguiva saltellando, «Dai, che ti ho anche detto che ti faccio leggere i primi cinque capitoli.»

Summertime Sadness || SeungjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora