"we all need someone to stay"
R I C C A R D O
Continuo a guardare Beatrice mentre proviamo, le due ragazze si erano sedute al loro posto e fortunatamente erano esattamente di fronte a noi. Stavamo provando le canzoni che ci saranno durante lo spettacolo, tra cui Gattina e Sere Nere per Dadda, poi lo abbiamo fatto ballare sulle note di Dangerous e sposto lo sguardo su Beatrice che sta ridendo con la sua amica Rebecca.
I suoi capelli mossi e mori le andarono davanti al viso, attaccandosi sul suo sorriso a causa del lucida labbra. Era leggermente truccata, nulla di esagerato, indossava un paio di jeans che le stringono perfettamente la vita e sono più larghi sotto le caviglie, la maglietta bianca lasciava intravedere il suo reggiseno anch'esso del medesimo colore, e infine ai piedi portava delle semplici Converse nere.
Semplice ma perfetta. Ecco cosa mi aveva affascinato di quella ragazza.
Lo spettacolo sta per iniziare, mancano ormai pochi minuti, l'adrenalina è a mille e il teatro è pienissimo. Che sensazione pazzesca, riuscire a riempire un teatro, non me lo sarei mai immaginato, ma in fondo siamo nati per questo.
Finalmente facciamo la nostra mitica entrata sul palco, incrocio subito lo sguardo con Beatrice che mi sta già guardando mentre applaude e sorride.
Mi colpirono i suoi occhi color nocciola che luccicano, è emozionata e si vede tantissimo. Spero di non deluderla.
R E B E C C A
Decido di alzare la mano per poter raccontare la mia esperienza d.m. e non appena incontro lo sguardo di Dadda lui mi raggiunge, mi fa alzare in piedi e mi permette di raccontare.
«Prima di lasciare andare a Dadda, sono qui per dirti che se vuoi l'esperienza, che sia d.m. o no, possiamo farla insieme» non so dove ho tirato fuori tutto questo coraggio, ma si, l'ho detto.
Inizialmente iniziano tutti a ridere, poi Daniel mi prende la mano e mi porta dietro le quinte e dice: «Aspetta qui, ci vediamo dopo» e mi strizza l'occhio, dimenticando il microfono vicino alla bocca.
Si sentono un coro di urla e le risate di Simo e Richi, così Dadda capisce di aver fatto un casino, sorride, mi riprende la mano e mi riporta al mio posto.
«Per favore in hotel non vi fate sentire, che la mia camera è vicino alla vostra» afferma il biondo.
«Tranquillo, sono una ragazza silenziosa» urlo per farmi sentire. Tutti e tre scoppiano nuovamente a ridere e Daniel diventa rosso in faccia.
«Richi, anche lei lo è!» esclamo indicando Beatrice che si copre il viso con le mani. Mi odierà per almeno otto mesi, ma magari rimorchia.
Riccardo si gira a vedere, o meglio a cercare di vedere, il volto di Bea che ora è scivolata sdraiandosi sulla poltrona del teatro. Richi cerca più volte il suo sguardo, ma questa stupida pensa a nascondersi.
Lo spettacolo si conclude con un magnifico Dadda che balla Michael Jackson, tutto il pubblico applaude e il sipario si chiude. Molte persone già sono uscite, mentre io e Beatrice stiamo rimanendo dentro, con la speranza che loro si riaffaccino sul palco e ci vedano.
E così è successo perché vediamo Awed che compare da dietro il sipario e ci viene incontro.
«Siete rimaste qui?» ci chiede.
«Si, speravamo che vi affacciavate così da potervi salutare» risponde Beatrice.
«Oh si certo, ora chiamo anche Dadda e Richi, aspettate qui» e scompare nuovamente dietro la tenda rossa.B E A T R I C E
Dopo pochi secondi vediamo i ragazzi comparire e camminare verso di noi, io mi fiondo tra le braccia di Richi e lo abbraccio lasciando che poche lacrime possano bagnare il mio viso, mi serviva proprio stringermi tra la sue braccia, sogno di farlo da quando ero piccola e oggi finalmente ci sono riuscita e ne sono felice, molto felice.
«Stai piangendo?» mi domanda Riccardo cercando di vedere il mio viso. Non gli rispondo ma lo stringo più forte a me, non volendo lasciarlo andare.
«Non piangere Bea.»
«Scusa se ti sono piombata addosso, ma ne avevo bisogno».
«Sta' tranquilla» mi dice mentre appoggia la sua testa sulla mia, non è altissimo ma mi supera di un bel po' di centimetri.Allento leggermente la presa pronta a staccarmi, ma Richi mi tiene a sé e ne rimango inizialmente scioccata, però poi decido di approfittarne e torno a stringerlo.
«Ringrazia mamma Steffy e papà Roberto da parte di mia» me ne esco all'improvviso.
«Perché?» chiede.
«Perché hanno creato un ragazzo fantastico e che mi ha aiutato tantissimo, è solo grazie a lui se sono qui, ma lui non lo sa, o meglio ora si» rispondo sorridendo e asciugandomi le poche gocce d'acqua salata che hanno rigato le mie guance.Sento una leggera risata e la sua pancia vibrare, mi accarezza leggermente i capelli e mentre ci stacchiamo noto che Simo ci ha fatto delle foto e dei video.
«Siete troppo carini non potevo non farle» dice non appena nota che io e Richi lo stiamo guardando confusi.
Vedo Richi ridere nuovamente mentre Dadda e Rebecca parlano animatamente. Dadda sta palesemente cercando di conquistarla, ma non sa che è già pazza di lui.
«Ora tornate a casa in moto?» mi domanda il biondo.
«Si, è il nostro unico mezzo e poi mi fido del mio pasticcino» rispondo.
«Pasticcino?»
«Si la chiamo così, problemi?» dico ridendo e lui mi segue.
«No no tranquilla. Fate attenzione mi raccomando.»Annuisco mentre lo saluto, recupero Rebecca e abbraccio anche Dadda e Simo, poi usciamo dal teatro e ci dirigiamo verso la moto. Nel mentre vediamo un uomo che ci stava seguendo da quando siamo uscite, dico una cosa all'orecchio di Reb, rallentiamo e aspettiamo che il tipo ci raggiunga. Una volta abbastanza vicino mi giro scagliandogli un sinistro in piena mascella.
«Cazzo che male!» esclama l'uomo, o meglio Riccardo.
«Che cazzo stavi a fa' dietro di noi, pazzo!» urla Rebecca mentre lo aiutiamo a rialzarsi.
«Mi stavo accertando che arrivaste alla moto, ma se sapevo che fosse finita così non credo che mi sarei avvicinato. Comunque bel colpo, hai un buon mancino.»«Tu sei pazzo, ma ti puoi avvicinare così di soppiatto e con il cappuccio!? È ovvio che pensiamo tu sia un molestatore» dico controllando se gli ho lasciato qualche ferita. Gli tocco il punto in cui ho sferrato il pugno e lui grugnisce per il dolore.
«Ti fa male?» domando e lui annuisce.
«Tanto quanto?»
«Tanto quanto una delusione d'amore, ma sta tranquilla passerà» il modo in cui pronuncia quella frase mi fa venire i brividi.«Facciamo così voi state in hotel giusto? Tu vieni con me, passiamo a casa mia, prendo tutto il necessario per curarti e ti riporto in hotel. Reb, per te va bene se vai con Simo e Dadda in Van?» prendo il controllo della situazione e i due annuiscono.
Spazio autrice
Scusate il ritardo di pubblicazione ma sto avendo una settimana stressante e sto uscendo esaurita. povero richi mi dispiace un po' per lui però dai avrà una fantastica beatrice che lo aiuterà. ci vediamo (forse) venerdì con un nuovo capitolo, adios e hasta luego.Instagram & TikTok: @/lisxdosee
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i love your deep eyes || riccardo dose, daniel d'addetta, simone paciello
Fiksi PenggemarBeatrice, una studentessa di Roma, fan di Riccardo Dose sin da quando era piccola, decide di andare a vedere esperienze d.m. a teatro insieme a una sua amica. La ragazza, messa più volte in mezzo, riuscirà finalmente a parlare con la sua persona pre...