Ruby

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Era troppo tempo che non vedeva la luce del sole. Quelle orrende nuvole grigie non facevano passare nemmeno un filo di luce. E non facevano distinguere la notte dal giorno.

Ruby si era stancata di vivere in quella specie di gabbia. 

Lei, Gene e Brilli avevano deciso di mentire ad Alex, di dirgli che erano tutti insieme. Invece pure loro erano separati. Si sarebbe preoccupato troppo, a detta di Brilli. 

Non erano tanto un problema le stanze. Erano un po' piccole, ma ormai si era adattata.

Le mancava tutto il resto. La libertà, le avventure, gli scherzi stupidi che faceva a Gene...

E poi era cambiato tutto. Non si ricordava nemmeno come c'era finita, lì dentro. Ogni volta che ci pensava le veniva da piangere.

Perché? Perché proprio a loro? Perché la loro amicizia era stata rovinata così??? Ma lei era un pirata, doveva essere forte. Solo i deboli si arrendono così.

Per farsi coraggio, ogni tanto parlava da sola. Cercava di calmarsi, di respirare regolarmente. Era abituata a stare da sola prima di aver conosciuto i suoi amici, ma suo padre era sempre con lei quando stava male.

Adesso le guardie andavano sempre più raramente a farle visita. 

Ogni volta che lei si sentiva male, nessuno la veniva a trovare per giorni, le aprivano solo uno sportello per l'acqua e il cibo e lei soffriva senza sapere cosa fare, desiderando di morire. Poi, nel momento in cui le sembrava che le forze l'avessero abbandonata per sempre, qualcuno entrava. La vedevano distesa per terra, la curavano, se ne andavano e dopo qualche giorno stava di nuovo male.

Si chiedeva perché la volevano ancora viva. A cosa serviva in realtà. Forse il Re aveva in mente un piano molto più articolato di quello che credeva.

Quando si erano visti per andare a trovare Alex non ne avevano parlato, avevano paura che qualcuno li avrebbe sentiti. Lei non era stata male quel giorno, per fortuna.

Forse perché si erano visti. Non sapeva perché ma ogni volta che si parlava del giovane cavaliere lei arrossiva. Poi si tirava uno schiaffo perché non poteva cedere a quelli che erano i suoi sentimenti per lui. Ne era convinta. Lui le piaceva. Ma non avrebbe dovuto essere così. 

Era successo un giorno, tempo fa, che Ruby era seduta sull'erba e guardava il tramonto. Gene era impegnato a riparare una delle sue invenzioni mentre Brilli parlava con Alien. Per farla breve, Alex era annoiato e si era seduto vicino a lei.

Alex-Hey

Ruby-Ciao

Alex-Come va?

Ruby-Bene, perché me lo chiedi?

Alex-Non so, per fare conversazione?

Ruby-Molto originali come domande

Alex-...

Ruby-Tutto bene?

Alex-A volte mi chiedo... cosa succederà quando diventerò un re.

Ruby-Beh, suppongo sarebbe bello governare un popolo.

Alex-Già

Ruby-E allora qual'è il problema?

Alex-Non potrei più stare con voi...

Ruby-Perché?

Alex- Avrò impegni più importanti, dovrò starmene tutto il tempo chiuso nel castello a comandare, sposare una principessa, dare un erede e...

Ruby aveva più voluto sentire una parola.

Sposare una principessa.

Perché le dava così fastidio come frase?

Ci era arrivata dopo un po'. Aveva rinnegato i sentimenti che provava, cercando di non pensare al futuro.

Ma ora che era chiusa in una stanza da sola, che avrebbe dovuto fare?

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