«Solo quando è abbastanza buio, si possono vedere le stelle.»
Martin Luther KingLa pioggia batteva prepotente sulle scalinate ovest del college.
Mi maledissi mentalmente nell'esatto momento in cui notai i miei leggins neri a zampa completamente infradiciati (zuppi).
Senza ombrello, e con un semplice zaino a coprirmi dalla tempesta che si stava abbattendo, raggiunsi rapidamente l'ingresso di servizio che vi era dopo le scale.
Quando entrai lasciai un sospiro di sollievo.
Mi sistemai velocemente i capelli umidi e gonfi, cercando di essere il più presentabile possibile per la lezione con la signorina Mendez.
Lei odiava due cose: il disordine e il ritardo, in quel momento ero entrambe le cose.
Corsi per il corridoio facendo attenzione a non scivolare per colpa delle suole lisce delle mie scarpe; dovevo imparare a guardare il meteo prima di uscire di casa.
Pochi minuti dopo arrivai davanti all'entrata della palestra, esattamente dall'altra parte del campus in cui ero entrata; sistemai per l'ultima volta il mio chinion fatto al momento, nella speranza di passare indenne al suo sempre severo giudizio.
Presi un respiro ed entrai, schiacciando con forza la maniglia antincendio; pesava almeno dieci volte più di me.
«Finalmente! Quando imparerai a svegliarti alla prima sveglia?»
La donna dai lunghi capelli biondi mi guardò sotto alle lenti spesse dei suoi occhiali rossi, lo stesso colore che portava sulle labbra da quando l'ho incontrata per la prima volta. «Ha ragione signorina Mendez», dissi di getto.
Mi conosceva alla perfezione quella donna, sapeva che dietro ad ogni mio ritardo c'erano almeno due sveglie completamente ignorate dal mio sonno pesante.
«Corri a cambiarti e sistemati quella capigliatura disastrata», ordinò indicando la porta arancione che portava allo spogliatoio femminile.
Feci come mi era stato detto senza ulteriori indugi.
Mi rifugiai all'interno dello spogliatoio lasciando alle mie spalle la mia coach mentre borbottava quanto fossi disorganizzata e privilegiata.
Ero una delle sue più brave allieve che avesse mai allenato, ne ero a conoscenza grazie alla sua arroganza e determinazione che metteva in ogni mio allenamento; cosa che non faceva con quelle meno brave.
Questa cosa mi provocava un'adrenalina pazzesca; mi dispiaceva per le altre ragazze, ovviamente, ma nel pattinaggio singolo bisognava pensare solo a se stessi e a dare il meglio ogni qualvolta che si tocca il ghiaccio.
Lanciai il borsone sulla panca facendo risuonare un tonfo sordo.
Mi spogliai dai miei abiti ancora bagnati, appendendoli nel mio armadietto nella vana speranza che si asciugassero in quelle due ore di allenamento.
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Reckless - pericolosamente mio
RomanceCi si può innamorare di un biker spericolato? Cheryl è una ragazza solare e gentile con tutti, ma quest'ultima sua caratteristica scompare nell'esatto momento in cui Bryan Brooks entra nella sua traietorria. Lei non lo sopporta. Lui non fa altro che...