Capitolo 4

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Ero totalmente in ritardo, un'altra volta per giunta

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Ero totalmente in ritardo, un'altra volta per giunta.
Luke mi stava aspettando da almeno un'ora davanti al campo di football della sua scuola.

In qualche modo mi sarei fatta perdonare, visto che ogni volta che ci vedevamo io non ero mai in orario.

Tuttavia non mi misi a correre, anzi mi soffermai ad osservare ogni minima cosa che caratterizzava la Plymouth state university; essa era completamente costeggiata dal verde; sembrava che ogni tipo di pianta fosse stata messa lì appositamente.
In più gli edifici di mattoni rossi battuti davano una sensazione di longevità invidiabile da qualsiasi università.

Le campane del campanile adiacente alla struttura principale rintoccarono dodici volte, segno che era ormai mezzogiorno e che il mio ritardo era aumentato.

Sospirai e mi convinsi ad aumentare il passo verso il campo di football che incominciavo ad intravedere da lontano.

Il bello del pattinaggio sul ghiaccio, essendo un sport che praticavo a livello agonistico, è che mi aveva preparato ad avere il giusto respiro e comportamento per riuscire a correre senza stancarmi troppo, eppure il caldo afoso che caratterizzava quella giornata e il labirinto che erano quei giardini mi complicavano il tutto.

Girai l'angolo e finalmente lo vidi appoggiato al muro e con in mano una sigaretta.

Non mi vide subito, e io usufruii di quel momento per osservarlo.
Era vestito con dei jeans larghi e scuri e una polo azzurro chiaro che mettevano in perfetto risalto i muscoli da giocatore.
Aveva un aspetto elegante, tutto il contrario mio, che per la fretta avevo preso il primo vestito che mi era capitato nell'armadio.
Forse non era nemmeno mio; Melany aveva sistemato alla rinfusa i suoi vestiti nel mio armadio, così da fare spazio nel suo per i nuovi coinquilini.

Non avevo provato minimamente a sistemarli, conoscendo la mia migliore amica il casino si sarebbe ricreato dopo nemmeno un minuto.

Non vedevo l'ora che l'armadio ritornasse totalmente mio. Avevo fin troppi vestiti per metà dello spazio.

Era passata solo una settimana da quando Brooks si era trasferito da noi, una settimana piena di litigi, scherzi da parte sua e insulti dalla mia.

Melany mi aveva ripetuto più volte di essere più paziente e di ignorarlo se proprio non riuscivo a stargli vicino.
L'avevo ascoltata.

Ma se qualcuno veniva a punzecchiarmi più volte. Anche dopo aver chiesto educatamente di smetterla, la gentilezza se ne andava a farsi benedire e l'arroganza faceva capolinea.

Speravo continuamente che quelle ultime tre settimane passassero il più velocemente possibile e che i lavori filassero lisci.
Mai avrei sopportato la sua presenza in casa più di quel mese.
Tuttavia non potevo dire la stessa cosa di Kevin, che si è rivelato essere un ragazzo d'oro e dalle mille sorprese.

Insomma, tutto il contrario del suo amico.

Quando Luke mi vide gettò la sigaretta a terra e si avvicinò incurante del fatto che fosse ancora accesa.

Reckless - pericolosamente mioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora