Capitolo 5

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Non amavo cucinare

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Non amavo cucinare.

Riuscivo sempre a bruciare qualcosa, anche se la ricetta non comprendeva una cottura.

«Hai scambiato lo zucchero per il sale, non è vero?»

Le guance mi si tinsero di rosso; avrei dovuto smetterla di mettermi ai fornelli.

«Può darsi», risposi nascondendo dietro la schiena le altre due torte.

Avevo deciso di seguire una ricetta online, tuttavia mi ero accorta all'ultimo di aver messo fin troppo sale, così avevo lasciato perdere quel sito e avevo aggiunto qualche grammo di troppo di tutti gli ingredienti.

«Forse si salva solo la parte col cioccolato», commentò Kevin.

«Ti piacerà sapere che ce ne sono altre due, allora!», squittii rivelando le altre torte, una era un tantino storta.

«Con quella possiamo far sciare i lego per quanto è storta», dichiarò Bryan ridendo.

Sottigliai lo sguardo per poi togliere il grembiule rosa confetto che Melany mi aveva prestato.

«Molto divertente Brooks», dissi ironica.

Lui in risposta mi fece un occhiolino.

«Voglio vedere te, a fare una torta», borbottai assaggiando una piccola fetta. Pessima idea!

«Melany c'è abbastanza spazio nell'umido?», le domandai sputando quell'abominio in un fazzoletto.

Ero contro lo spreco, evitavo di buttare ogni cibo avanzato, ma effettivamente quelle torte –se così possiamo chiamarle- erano immangiabili.

«Nessun problema Titti, questa sera assaggerai il mio pezzo forte».

Notai il pizzico di sfida nella voce, una sfida che avrei accettato più che volentieri.

«Non ci credo, per me sei peggio della sottoscritta», dichiarai.

«Facciamo una scommessa».

«Cosa vuoi scommettere?»

«Se vinco, mi farai delle lezioni di pattinaggio», ero totalmente contraria a questa cosa, ma dovevo farmi vedere sicura di me, perciò accettai.

«Se vinco io, farai tutto quello che ti dico per il resto del mese», avevo detto la cosa più scontata che si possa dire, ma non mi era venuto in mente nient'altro.

«Stupiscimi», aggiunsi sbattendogli il grembiule sul petto, gli feci un occhiolino, proprio come aveva fatto lui, poi me ne andai.

Era finalmente arrivata la domenica, per cui optai di uscire con Luke a pranzo e magari chiedergli se avesse voglia di fare una passeggiata da qualche parte.

Ci eravamo sentiti di rado quella settimana, e con dispiacere non siamo mai riusciti a vederci.

Da Cheryl:

Reckless - pericolosamente mioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora