"Non c'é molta differenza
tra
annegare
e
scomparire"
Pov's kai
Se mi chiedessero cos'é che odio di più al mondo o meglio chi, risponderei con il suo nome, Diadema Lacross, con quella sua area spavalda, quegli occhi da cerbiatto, quel suo visino da angioletto che era solo apparenza, perché dietro si nasconde niente altro che un demone, pronto a distruggerti, a prendere ogni tua debolezza per usarla contro di te. Arrivava a prendere la tua anima fino a quando non ti inginocchiavi ai sui piedi, perché lei era questo, potere.
Faceva sembrare che il mondo le appartenesse, ma quella piccola insolente non sapeva che in questa cazzo di partita c'é solo un vincitore e non é di certo lei.
Poteva provarci in qualunque modo ad atterrarmi, non ci sarebbe mai riuscita, perché un'anima già ingannata, lacerata, non poteva essere ancor di più distrutta, dentro di me, non so nemmeno se c'è più un'anima.
La odiavo con ogni fibra del mio corpo per il modo in cui mi istigava e rispondeva, come se non fosse un scricciolo, che si potrebbe distruggere con un dito. Ammetto che né sono attratto, cazzo mi viene duro ogni volta che apre quella sua boccuccia impertinente, mi fa venire voglia di ficcarglielo in gola e farla stare zitta, ma non posso, sia perché non si farebbe toccare, sia per i fratelli, ovvero, i miei migliore amici.
Sarò anche un bastardo senza anima, uno che non rispetta mai le regole, ma ci tengo alle mie amicizie, specialmente la loro.
Ci conosciamo da sempre e non distruggerò la mia amicizia con loro per una ragazzina che si crede che il mondo è ai suoi piedi.
Non pensate che me ne sia innamorato, neanche nei miei peggiori incubi accadrebbe, per me l'amore porta solo un nome è non è il suo.
Dopo che è scappata dalla classe, non l'ho più vista.
Non capisco perché abbia reagito cosi.
Dio che bambina del cazzo.Esco dal campo di Rugby e mi dirigo all'ultimo piano per fumarmi una cazzo di sigaretta.
Sono sfinito e stressato, mi servirebbe una bella canna con affianco dell'alcool, ma ci penserò stasera.Una volta arrivato, noto due persone sedute.
Riconoscerei ovunque quella lunga chioma bionda. La vedo abbracciata ad un tizio, che non capisco chi cazzo sia, mi nascondo per non farmi notare, voglio vedere la piccola Lacross cosa nasconde.
Non è da lei stare così con un ragazzo. Preparo il telefono, per fargli un bel video.
Voglio distruggerla, fargli capire che l'unico re sono io e che questo mondo del cazzo appartiene solo a me. Si alzano, cazzo, una volta che vedo il volto del ragazzo rimango sconvolto.
Ma come cazzo è impossibile? Il fratello di Brittany? Come cazzo si chiamava? Leonard? Non importa, la cosa assurda è che le loro famiglie sono in conflitto da tempo e se scoprissero questa tresca, entrambi verrebbero distrutti.
Involontariamente spunta un ghigno sul mio volto e continuo a registrare.<<Liam non so come ringraziarti>> gli dice.
Ecco come si chiama.
La vedo sorridergli in un modo strano, oserei dire dolce. Non ho mai visto la piccola Lacross sorridere cosi, a nessuno, nemmeno ai suoi fratelli.
Chi cazzo è questo?<<Bimba non devi nemmeno dirlo, sei la mia piccolina, ti proteggerò sempre, ti ricordi "Lì e Dì contro il mondo?">> gli dice accarezzandogli una guancia, la guarda e accarezza in un modo strano
Di che cazzo stanno parlando? Da quando questi due si conoscono? Non li ho mai visti nemmeno una volta parlare. Vedo la piccola Lacross che lo guarda come se fosse il suo spiraglio di luce.
Che schifo, dio santo, mi stanno facendo venire il voltastomaco.
Sento qualcosa che mi stringe lo stomaco, vorrei solo andare li e ammazzare quel coglione di botte e non capisco nemmeno per quale cazzo di motivo. Immerso nei miei pensieri non mi accorgo che si stanno baciando, ma che cazz? Avrò detto che cazzo mille volte, ma non me ne frega, perché cazzo si stanno baciando?.Preso dalla rabbia, pubblico il video che gli ho appena fatto, sorrido, non vedo l'ora di vedere la loro cazzo di faccia, non vedo l'ora che abbiano la loro punizione, voglio vedere la Lacross, piangere, cazzo, leccherei quelle sue lacrime, come se fossero gelato, sarebbero la cosa più gustosa che io abbia mai mangiato sulla faccia della terra.
Rientro dentro e vedo tutti che guardano il telefono, io sorrido cosi tanto che quasi mi si spacca la mascella, finché non la vedo, cazzo, sta guardando il suo telefono e sta tremando, fin quando non alza lo sguardo e lo alza proprio verso di me, il mio sorriso si spegne perché nei suoi occhi vedo tutto altro che rabbia o voglia di piangere, cazzo io vedo paura, ma paura di cosa? E' strano vederla così, la piccoletta non ha mai paura di niente, ma quello che vedo è una di quelle paure che ti lacera dentro, ti spezza le ossa, ti inginocchia e fa di te quello che vuole. Socchiudo gli occhi e cerco di capire, ma dopo nemmeno un secondo, dai suoi occhi sparisce tutto, vedo solo il vuoto e mi fissa, mi fissa con uno sguardo che non mi ha mai rivolto, non è rabbia, quella, ma indifferenza, uno sguardo che ti fa capire che non sei nulla, sei una nullità, che ti fa capire che non servi a niente, che sei stato messo al mondo solo per sbaglio, che sei solo un gioco della natura, io quello sguardo lo conosco bene, fin troppo, quello è lo sguardo che mi rivolge sempre mio padre, quello sguardo da bambino, mi distruggeva, ma adesso, cazzo, non provo niente.
Ha capito che sono stato io e io non capisco perché dopo tanto tempo, mi sento di nuovo inutile, mi sento di nuovo in quella cantina, dove ogni mia paura era pronta a mangiarmi, a sbranarmi vivo, dove ogni pensiero diventava realtà. La vedo che viene dalla mia parte, cammina a testa alta, fregandosene , penso che mi si avvicini per farmi una delle sue solite sfuriate, io me ne sto appoggiato al muro, con fare strafottente, sorridendo, ma sparisce, quando la vedo passarmi di fianco con la sua amica e non rivolgermi nemmeno uno sguardo. Strano, non è da lei, non pensavo l'avesse presa cosi, ma cazzo me ne frega, tanto le conseguenze le devono subire loro.
Sorrido pensando, a quello che gli spetta.
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Il colore dell'amore
RomanceDiadema Lacross, una ragazza a cui non manca niente dalla vita, se non la vita stessa. La sua famiglia è una delle più ricche del paese, per gli altri è perfetta ma quando Diadema sta in casa non vede nessuna perfezione se non una famiglia distrut...