✾ 𝐒 𝐌 𝐈 𝐋 𝐄 𝐓 𝐎 𝐋 𝐈 𝐅 𝐄

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𝐒 𝐌 𝐈 𝐋 𝐄  𝐓 𝐎  𝐋 𝐈 𝐅 𝐄

"La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo."

Busan, 2 maggio 2022,
Ore: 16:00, collina

Jungkook:

I miei occhi si erano immersi nel blu infinito del cielo privo di nuvole. L'erba fatta leggermente più alta, mi solletica le braccia e i lati del collo scoperto.

Anche oggi tirava un leggero venticello, difatti al mio fianco mi ritrovai Taehyung che si portava sempre una mano nel viso per spostare le ciocche dei capelli davanti agli occhi.

Eravamo esausti sia per l'università che fatti personali. Quando l'avevo visto davanti la porta di casa mia, notai che aveva un aspetto strano... sembrava stanco e a stento riusciva a reggersi in piedi.

Dopo aver consumato la colazione nelle scale del condominio, gli dissi di entrare direttamente a casa per metterci comodi sul divano.

Avevamo passato come al nostro solito in silenzio e ogni tanto a guardarci di sottecchi. Ad occhi esterni due persone che passano quasi spesso il tempo insieme e non si parlano mai può sembrare strano e addirittura imbarazzante, ma non per noi.

Passare dei momenti in silenzio con Taehyung metteva in pace la mia anima e soprattutto non mi faceva sentire solo.

Avevamo guardato un film comico, che di comico non aveva nulla e poi rimasi ancora disteso sul divano con Taehyung che gironzolava per casa e giocava con Bam.

In quel momento cercavo di pensare a quello che era successo la notte prima, eppure non ci riuscivo. Era come se non avessi mai vissuto un momento simile.

Per un momento mi era presa la paura, avevo paura che qualcosa avesse innescato alla mia mente di "dimenticare" un'avvenimento. Poi però mi calmai e capì che se non riuscivo a ripensare quei momenti dolorosi era perché la mia mente era focalizzata in ben altro: Taehyung.

Ascoltavo il suono della sua risata, la sua voce che chiamava Bam e facevo attenzione al suo tocco, ogni volta che si avvicinava e mi dava pacche nel petto e nel braccio. Lo guardavo per bene, memorizzando al meglio il suo sorriso quadrato e di come si s socchiudevano gli occhi.

Ma nonostante i suoi occhi erano provi di occhiaie, erano sempre e comunque stanchi. E questa stanchezza la notavo ad ogni movimento che faceva.

Cercava di nasconderlo, di non darlo a vedere ma non ci riusciva.

"Dovresti tagliarti quei capelli se ti danno fastidio davanti agli occhi." Mormorai.

Chiudo un secondo gli occhi prima di girarmi verso di lui, sentendo la sua voce.

"E perché mai? Non avrebbe senso tagliarli ora come ora." Gli guardai il profilo, il suo viso privo di qualsiasi emozione.

"Perché non dovrebbe avere senso?" Non rispose, si limitò a fare spallucce in mezzo all'erba.

"Passi ultimamente poco con Yoongi e Jimin..." borbottò, e mi morsi le labbra.

"Beh sì, diciamo che ormai è sempre così." Il corvino si girò verso la mia parte appena sentì il mio tono di voce cadare di un'ottava.

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