✾ 𝐁 𝐋 𝐔 𝐄

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B L U E

"Se solo questo blu profondo potesse parlarmi di quando, anche io, ero un colore."

Busan, 9 aprile 2022
Ore: 07:55, università di giurisprudenza.

Jungkook:

"Come mai ieri non sei venuto?" Domandò Jimin una volta che mi ebbe raggiunto dandomi una pacca sulla spalla come segno di saluto.

I suoi modi di salutare le persone erano sempre diversi.

"Ho dormito per tutto il giorno..." borbottai mentre mi avvicinavo alle labbra il bicchierino pieno di caffè.

Yoongi non me l'ho lasciò fare e al posto mio bevve in un sorso tutto il caffè.

"Avevamo detto basta con la caffeina." Disse, buttando il bicchierino nel cestino.

Borbottai parole incomprensibili.

"Hai dormito!?" Esclamò a occhi sgranati Jimin una volta realizzato le mie parole.

Annuì e Yoongi sorrise quasi fiero di sé stesso e delle sue conoscenze.

"Sapevo che la camomilla ti avrebbe fatto bene." Cercai di sorridere.

"In realtà prima di andare a dormire avevo bevuto una tazzina di caffè allo sweet coffee..." sussurrai imbarazzato sotto lo sguardo di disapprovazione di Yoongi e dallo sguardo corrucciato di Jimin.

"Allora come..." cercò di dire quest'ultimo, mi limitai a scrollare le spalle.

Sapevo già chi era l'artefice del mio sonno profondo di ieri. Non so per quale motivo ma qualcosa mi diceva che dovevo tenerlo per me. Non volevo dire ai miei amici che è stato il merito del ragazzo con gli occhiali da vista con la montatura argentea, che è stato grazie al suo blu se ieri ho potuto sognare di nuovo dopo tanto tempo.

Dopo un anno di incubi a occhi aperti.

"Sarà stata la stanchezza di ieri dopo la passeggiata con Bam." Dissi infine.

I ragazzi non mi domandarono altro, avranno pensato che era una scusa abbastanza plausibile. Anche prima della sua scomparsa Bam mi faceva passare le pene.

"Non sono pronto all'esame di oggi." Borbottò Jimin una volta che raccolse il suo zaino da terra.

Io e Yoongi imitiamo le sue mosse, e insieme ci dirigemmo verso il primo corso che avremmo avuto questa mattina.

"Dai manca un altro mese e potremmo restare tranquilli a casa nei nostri letti a dormire." Parlò Yoongi svoltando a sinistra del corridoio, cercando di non andare addosso alla marmaglia di studenti universitari.

E tra tutte quelle persone, lo vidi.

Quella luce blu così luminosa, così scura e profonda.

Stava parlando con un professore della facoltà di psicologia, indossava una camicia bianca e dei pantaloni color cachi, una cintura nera a reggerli e una borsa a tracolla del medesimo colore. I capelli corvini gli coprivano quasi gli occhi e le sue labbra rossee a forma di cuore erano formate ad un sorriso accennato.

E nonostante il sorriso i suoi occhi sembravano tormentati.

Un tormento che mai nessuno avrebbe capito, solo un'anima graffiata come la mia poteva notarlo subito.

Solo chi sta soffrendo quanto l'altro potrebbe comprendere.

E continuandolo a guardare, facendo attenzione di stare allo stesso passo dei miei amici senza spingere nessuno, mi chiesi chi gli ha privato dei colori e gli ha lasciato solo il blu.

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