Disaccordi coniugali

29 2 9
                                    

Disaccordi coniugali

Sono a braccetto della mia Marguerite, zoppico un poco dopo l'incontro con quella pazza squilibrata di Madame Pom pom, come la chiama Alain. Arriviamo davanti alla porta della nostra stanza senza scambiarci neppure una parola, apro la porta e lascio passare mia moglie, poi la seguo, chiudo la porto e giro la chiave.
"Oh, finalmente soli!"
"Ahi che male! ... Povero me, domani dovrò stare a cavallo per tutto il giorno. Come farò?! Ahi ahi ..."
"Adesso mi spieghi cosa è accaduto, Augustin?"
Sento lo sguardo di mia moglie addosso, mi osserva, con le braccia conserte ed un'aria bellicosa. Affascinante ma bellicosa, la mia amata Marguerite.
"Ma come, non l'hai visto?! Eppure hai assalito quella pazza squilibrata! ... Ehh ... ho capito! Ti piace infierire, vero?"
"E perché non ti sei difeso? Sei un generale dell'esercito!! Non è possibile che TU non sappia tenere a bada una donnetta! TU!!"
"Ma se hai fatto tutto tu! ... E poi come avrei potuto IO, un uomo, sopraffare una donna?! No, no, meglio che sia stata tu a difendermi. Ahi ahi che male!" Mi strofino delicatamente il didietro. "Marguerite devi vedere cosa ho qui ..."
"Spogliati!" ordino decisa, sempre più arrabbiata.
"Si ... si ... che male!"
"E smettila di lamentarti, su. Togli i pantaloni e le culottes! E poi voltati, così vedo cosa ti ha fatto quella pazza!"
"Sono sicuro che avrò dei lividi. Sapessi che strizzata mi ha fatto!"
"Fammi vedere!! Veloce!!" Ordino sempre più arrabbiata. "Una strizzata .... e magari ti è anche piaciuto essere corteggiato, palpeggiato .... guai a te, Augustin!"
"Ma sei impazzita?! Ma dico, cosa ti prende? ... Ahhh pazzesco!"
"Allora, ti muovi? O forse non hai male abbastanza?!"
"Abbi pazienza! E poi sei pregata di non dire sciocchezze ..."
"Io non dico mai sciocchezze! Chiaro?!"
"Si ... padrona!"
"Bravo, obbedisci!" Aggiungo mentre finalmente Augustin inizia a spogliarsi. Questi uomini .... Mai che obbediscano, mai!
"Fa piano ... ti prego ..."
Mi avvicino al suo deretano, lo osservo spaventata. È tutto rosso, in alcuni punti persino viola. "Quella pazza ti ha devastato! Non credo che domani potrai stare in sella!"
"Oh no ... nooo ... MALEDIZIONE! GRUNT ... Serve Lassonne, ho bisogno di un unguento."
"Quindi ... preferisci che siano le mani di Lassonne ad occuparsi del tuo didietro?!" rispondo con voce squillante, un poco sarcastica, un poco indispettita.
"Mi interessa un unguento. Che sia tu o Edmond non fa alcuna differenza. L'importante è poter mettermi in viaggio."
"Allora vado a prenderlo! Sarò io a passartelo! Nessun altro, chiaro?!"
Sorrido e con tono malizioso sussurro: "Non ho alcun desiderio che sia Madame Battista a spalmarlo ..."non termino la fresa che vedo Marguerite fuori di sé, afferra un cuscino e me lo scaraventa sulla parte lesa. "AHIIIII ...."
"Guai a te se la nomini ancora!!" Rispondo offesa mentre afferro un altro cuscino e lo lancio.
Mi proteggo con le mani, l'afferro e lo lancio sul letto. "Sei una furia, una bellissima puledra."
"E tu il MIO stallone! MIO!!!" Sbotto mentre spalanco la porta ed esco furiosa.

Dannato Augustin, come osa! Eppure è così ... così ... affascinante!

Osservo Marguerite, i suoi capelli si muovono scompigliati, ora ondeggiano ad ogni suo passo. Ribelle, affascinante. La mia Marguerite!
"Ti prego, Marguerite, corri da Lassonne, sto davvero male. Argh ... che forza che possiede quella pazza squilibrata!"
A passo deciso attraverso il corridoio e busso alla porta della stanza di Lassonne, posta proprio davanti alla nostra.
TOC TOC TOC
"Dottore! Augustin necessita di Voi!"
"Cosa succede? Forse il mio amico sta male?"
Vedo Edmond aprire la porta, già in tenuta da notte.
"Sta molto male! Il suo didietro sta male! Mi serve un unguento per alleviargli il dolore .... è viola!! Tutto viola!"
"E' caduto ancora?" domando preoccupato."
"Cosa ve lo fa pensare?"
"Ormai Augustin non fa altro che cadere e cadere e poi cadere ancora sul suo didietro!"
"Magari!!! Peggio, molto molto molto peggio!!!"
"Raccontatemi cosa è accaduto! ... Inizio ad essere preoccupato, cos'altro può essergli successo?"
"Quella pazza lo ha assalito e pizzicato!! Pizzicotti in tutto il suo didietro! Uno scandalo! Se non sparisce immediatamente potrei farmi dare la spada da mia figlia!!"
"CO ... cosa?!" vedo mia moglie portarsi le mani sul viso e mormora ...
"Come può essere arrivata a tanto?"
"Me lo domando anche io! Rosy, Vi assicuro che se quella cornacchia non sparisce al più presto .... in questa casa succederà un disastro!"
Lassonne ribatte: "Per fortuna partirà domani! ... Madame Marguerite dovete ammettere che Augustin rimarrà il sogno proibito di Madame Battista."
"Augustin è MIO, chiaro? Io sono una persona tranquilla, gentile e a modo ... ma quando è troppo .... ma ora datemi un unguento, una pomatina o qualche altro intruglio per il didietro .... domani vorrebbe pure salire in sella! Figuriamoci! Non ci riuscirà mai."
"Si, si .. certo! ... Quindi ci sono lividi ..." mi avvicino alle mensole dove sono posti gli unguenti, mi sistemo gli occhiali e comincio a leggere le etichette. "Dunque ... vediamo ... si, questo va bene!" lo afferro e lo porgo. "Questo aiuterò Augustin ma ci vorranno almeno dieci giorni per la guarigione completamente."
"Vorrà dire che Augustin imparerà l'arte della pazienza. Ovviamente, provvederò io a spalmarlo sulla parte lesa. Quante volte al giorno, dottore?"
"Due volte sarà sufficiente."
"Uhm ... meglio quattro allora! Buona notte, Dottore!" Saluto rapida, mi volto e raggiungo la mia stanza.
La porta si chiude e Rosy sussurra: "Edmond, ciò che è accaduto è inverosimile! E' appena arrivato suo marito e Madame Battista continua a molestare Augustin!? Continuo a non crederci."
"Eh ... mia cara ... il fascino .... il fascino ..." rispondo sorridendo mentre mi sistemo nel nostro letto.
"Per fortuna che quella pazza ha perso la testa per il tuo amico e non per te, altrimenti ..."
"Altrimenti? Avresti chiesto anche tu aiuto a Madame Oscar?!"
"Alle donne Jarjayes ah ah ah ..."
"In effetti .... mi stupisco che madame Battista sia ancora viva! Ah ah ah ah!"



Entro decisa nella mia stanza, facendo sbattere la porta. Osservo mio marito, in piedi, con la camicia lasciata lunga a coprirgli le sue nudità. "Certo che hai delle belle gambe, Augustin!"
"Grazie! Ma adesso spalma l'unguento!"
"Sdraiati!" Ordino decisa.
"Agli ordini! Ma fa piano."
"E tu non brontolare! Che poi, sei un soldato! Cosa vuoi che sia un unguento?! Su su ... muoviti, sdraiati e metti bene in mostra il tuo didietro! E non essere timido!"
"Ssssssi ..." rispondo mentre mi sdraio lentamente.
"Ohhh ... quante storie che fai, Augustin!" poi mi avvicino, verso un poco di unguento su una pezzuola e inizio a massaggiare la parte lesa, con attenzione e leggerezza. "Uhm ... fa male?"
"Ohi ohi ohio ... mi ricordano i giorni nefasti ... del mio incontro con il caprone Giosuole .... ahhhhh solo a me! Tutte a meeee ..."
"Ancora con questo povero caprone? Certo che voi uomini siete proprio noiosi!" Borbotto mentre massaggio con un poco di pressione. "Brucia?"
"Certo che brucia!" sbotto scocciato, che la mia Marguerite si stia divertendo.
"Tanto?"
"Tanto ..."
"EEEEhhhh .... cosa posso fare per alleviare il tuo dolore?"
"Cosa vorresti fare?! Hai unto abbastanza?"
"Uhm ..." osservo il didietro di mio marito, mi avvicino per vedere meglio, brilla talmente è unto. Ma non sono ancora soddisfatta. "Uhm ... no ... ancora un poco qui ..." poso l'indice su un punto ben preciso, "E qui ...." sposto un poco il dito, "E anche qui!", sposto ancora il mio indice, leggero, lasciando una scia sulla sua pelle.
Mi allontano. "Basta! Basta! Mi fa troppo male. Va bene così ... grazie."
"Uff .... sei noioso! E vecchio! Qualche anno fa ... anzi anche solo qualche mese fa, non avresti reagito così!" sbotto offesa, non ha apprezzato il mio tentativo di seduzione.
"Hai ragione cara ma sono molto ma molto stanco e poi ... sarà una pessima notte con ... questo dolore."
"E va bene, come desideri, Augustin! Vuoi forse che vada nella stanza degli ospiti? O vuoi andarci tu?! Così non saresti indotto in ... tentazione!"
"Ma cosa dici?!!! Marguerite, ti prego non arrabbiarti."
"Certo, certo .... allora vado io nella stanza degli ospiti. Ah ... ovviamente ti chiudo dentro, a chiave!" sbotto scocciata. Come osa trascurarmi! Che si sia trastullato con quella megera? No no .... non è possibile!
Mi lascio scivolare sul letto e, con tono arrendevole, sussurro: "Ma perché ti arrabbi? Io ho solo detto di ..... ahhh basta non ne posso più!"
"Buona notte, Augustin!" Rispondo stizzita mentre chiudo la porta sbattendola e dando un bel giro di chiave, anzi due.
Affondo la testa sul cuscino. "Povero me! Ma cosa ho detto di male!?"

Mi allontano decisa mentre sento mio marito brontolare, non intendo di certo stare qui ad ascoltarlo.



E' mattina, mi alzo presto, svegliata dai primi raggi del sole. Mi stiracchio un poco, poi osservo Andrè che dorme ancora profondamente. "Certo che è sempre il solito dormiglione!" Poi mi avvicino a Sophie, ha gli occhietti aperti e mi sorride, la prendo in braccio e la adagio sul nostro letto, a fianco di Andrè. "Buongiorno Sophie!" Poi poso le labbra sulla sua fronte.
Vedo Beau saltare sul letto e iniziare a leccare Andrè, nel tentativo di svegliarlo. "Ih ih ... Beau, mi pare difficile svegliare Andrè!"
Toc toc
"Uhm ... e adesso chi è?" mi avvicino alla porta ed apro decisa.
Vedo la porta spalancarsi. "Buongiorno sorellina!" l'osservo. "Ma non sei ancora pronta!? Sbrigati, dobbiamo partire!"
"Joséphine! Ma come sei mattiniera, oggi! E' forse accaduto qualcosa?!" domando sospettosa.
"Succede che ho deciso di venire con Voi!"
"Tu con noi? Assolutamente no! Hai già fatto abbastanza questa notte .... non voglio altri problemi! Anzi ... resta qui e vedi di risolvere!" borbotto decisa, non voglio altri problemi.
"Stai ancora pensando a nonno Augustin? Suvvia Oscar ormai ciò che è fatto, è fatto."
"Certo, tanto sarò io a subirne le conseguenze, mica tu! L'unica soddisfazione che ho ... è che almeno Charles ti tiene in riga!"

Sento lo sguardo di mia sorella Oscar addosso, incrocia le braccia un poco scocciata, sta cercando di contenersi, temo proprio che sia arrabbiata ... ma io non posso proprio resistere!

"Charles non sa quello che fa! Non appena sentirà la mia mancanza, verrà a cercarmi."
"Sappi che io aiuterò Charles, con ogni mezzo a mia disposizione!"
"Aiutarlo come?"
"Non lo so ancora .... ma stai pur certa che lo farò! E se sentirà la tua ... mancanza .... mi farò dare un qualche intruglio da Lassonne!!" rispondo fiera, in una sorta di ricatto morale, non intendo andare oltre a tutto ciò.
"Ma sei impazzita?"
"No, ovviamente. Se tu risolvi il guaio che hai combinato .... io eviterò di aiutare Charles. Diversamente ..."
"E come potrei?!"
"Non lo so, è un problema tuo!" rispondo tutta fiera e decisa.
"Ma ragiona! Cosa potrei fare per far cambiare idea a nostro nonno?!"
"TU hai fatto il guaio ... TU risolvi!"
"Non vorrai che trascini nonno Reynier nuovamente nelle segrete!?"
"Per combinare un altro disastro?"
"Allora dimmi cosa fare?"
"Non lo so. Trova tu una soluzione" aggiungo come fosse un ordine dato ai miei soldati.
"Beh io non so cosa fare. Rassegnati!"
"E allora prega! Se non sai cosa fare, prega!!"
"E' ciò che farò non appena saremo al Santuario."
"Ah ... e .... verrà anche Charles?!"
"Indubbiamente! ... Vedi, io e mio marito non ci siamo rappacificati ed è per questo motivo che voglio esserci."
"Vorresti forse chiedere una grazia a San Michele? Tu?!"
"Ti è forse impossibile crederci? Ebbene si. Voglio chiedere una grazia."
"Uao!! Questa si che è una novità! Comunque ... se mi dai il tempo di svegliare mio marito, cambiare Sophie, cosa che farà ovviamente Andrè, e vestirmi .... scendo subito!"
"Fa presto! ... Ho una certa fretta."
"Si si ... come desideri, Jo. Anche se svegliare Andrè ... non è cosa facile! Anche se ..... uhm ..... aspetta un attimo" mi volto, mi avvicino al letto ed urlo decisa: "SOLDATO GRANDIER! IN PIEDI PER LA RIVISTA! VELOCE!!"
Il tono forte e chiaro mi fa sussultare. Scatto in piedi e mi metto sugli attenti. "Agli ordini Comandante!" poi mi guardo intorno e mi rendo conto che non sono in caserma. "Ma ... Oscar cosa ti prede?"
"Eh ... Beau ha cercato di svegliarti con le buone, Sophie pure ..... ma con te ..... funzionano solo i metodi da caserma! DORMIGLIONE!! Ih ih ..." Poi scoppio a ridere, l'espressione di Andrè è davvero impagabile. E poi con i capelli scompigliati e quest'aria ancora un poco assonnata è davvero magnifico.
"Oscar ...." rispondo in un sussurro mentre mi gratto un po' la testa. Poi mi volto e mi rendo conto che nella stanza c'è anche Joséphine. "E non siamo neppure soli!"
Osservo i muscoli scolpiti delle braccia e i pettorali di mio cognato e dico: "André, dovresti convincere mio marito a dedicarsi ad un po' di attività fisica!"
"Joséphine ... con tutto il rispetto per Charles ma ... non è proprio portato per le armi!"
"Ma potrebbe spaccare la legna e cavalcare."
"Spaccare la legna? Charles? Un marchese? Ah ah ah ah! No no .... proprio no!" scoppio a ridere all'immagine di Charles con in mano un'ascia per spaccare la legna.
"Beh? Marchese o non Marchese è un uomo. E se i risultati saranno questi, a me sta bene."
"Come desideri .... ora se vuoi scusarmi .... dovrei prepararmi .... e per quanto tu sia mia cognata .... preferirei che uscissi!"
"Si, certo ma sbrigatevi!" Dico lasciando la stanza in tutta fretta.
"Bene mio caro ... ora che siamo soli ... dovresti occuparti di Sophie! Io intanto mi vesto!" aggiungo sorridendo allegra.
"Agli ordini mio Comandante!"
Scoppio a ridere, afferro i miei abiti a vado dietro al paravento a prepararmi. Mi osservo un poco allo specchio, "Uff ... come sei cresciuta pancetta .... " poi poso una mano sul ventre e lo accarezzo leggera.
Ascolto mia moglie e dico: "Dovresti indossare i pantaloni con i laccetti!"
"Uhm ... si, hai ragione ... è cresciuta in fretta questa volta!"
"Beh, credo che sia normale alla seconda gravidanza."
"Quindi secondo te diventerò enorme?!" Domando preoccupata mentre mi osservo ancora allo specchio, sbuffo appena, rivoglio la mia libertà.
"Quanto basta per generare il nostro secondo figlio."
"Secondo ... e ultimo. Vedi di ricordartelo bene, mio caro!" Aggiungo mentre mi avvicino a lui.
"Armand direbbe: mai mettere il freno alla Divina provvidenza!"
"E invece noi lo metteremo, chiaro?!!" aggiungo guardando mio marito dritto negli occhi.
"Come vuoi ..."
"Meglio .... molto molto meglio!" Afferro i miei vestiti e in pochi attimi sono pronta. "Allora pigrone, non sei ancora pronto?!"
"Ho quasi fatto."
"Bene ... e la colazione? Io ho fame! E anche la mia pancia ha fame!"
Prendo in braccio Sophie, con l'altra mano afferro un braccio di Andrè e lo trascino con me. "Voglio la colazione, forza, muoviti!"
"Ah ah ah ..."
"Ridi ridi ...." trascino Andrè di sotto, fino alle cucine. Entriamo veloci e ci sistemiamo al grande tavolo sotto lo sguardo perplesso di Nanny.
"Voi due ... andate nel salottino a fare colazione!"





Ci ritroviamo tutti nel cortile del castello, pronti per la nostra piccola spedizione alla Sacra di San Michele. Ho indossato i miei soliti abiti, anche se ho dovuto mettere i pantaloni con i laccetti, per averli comodi sulla pancia. Sophie è ben sveglia, stretta a me, mentre Beau corre da una parte all'altra, saltellando felice. La nonna sta caricando le ultime vettovaglie sulla carrozza, i cavalli sono già pronti e sellati mentre un piccolo gruppo di soldati ci farà da scorta.
Sento la voce decisa di mio padre: "Se ci siamo tutti, partiamo!"

Mio figlio è sistemato in sella davanti a me, sussurro: "Carlo sei felice di fare questo viaggio con me?"
"Certo Padre! Sarà un viaggio tra uomini .... a parte la zia Oscar che però è meglio di un uomo .... saremo quasi tutti maschi!"
"Ma c'è anche la zia Marguerite!"
"Infatti ho detto quasi tutti maschi, non tutti maschi! E poi la zia Marguerite è quasi come la cuginona Oscar, solo che mette di rado i pantaloni! Non è di certo dolce come la mia mamma!!" Rispondo tutto fiero.
Poso un bacio sulla nuca di mio figlio. "Hai ragione, la tua mamma è una donna dolcissima."
"Esatto! Nessuna è come lei!"


Mi accingo a dare l'ordine di partire quando sento la voce del mio amico Jacques.
"AUGUSTIN ASPETTA!"
Mi volto, alzo la mano ma Jacques si avvicina in tutta fretta. "Augustin, stamattina lascerò il tuo palazzo ed io desidero ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per me!"
"Oh Jacques, amico mio, sono davvero felice per te! Ti auguro ogni bene, a te ed alla tua sposa!" Rispondo soddisfatto, mi sono liberato di un grosso guaio!
"Si, ma ... vorrei abbracciarti. Perché non scendi da cavallo?"
"Ah ecco .... perdonami ma .... ho avuto un piccolo incidente .... preferirei .... rimanere qui! Che poi .... saremo comunque vicini di casa, no?"
"Incidente!? Amico mio cosa ti è successo?"

Avventura sulle Alpi - parte secondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora