Assedio al Castello

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Assedio al castello

Dopo un piccolo viaggio siamo finalmente giunti a Collegno, la carrozza percorre il viale che unisce lo stradone di Francia al borgo, lungo il quale sorge il nostro castello. Passiamo davanti all'ingresso della Certosa e poi, sulla sinistra, troviamo il cancello di accesso al cortile d'onore aperto. Alain ferma all'improvviso la carrozza, lo scossone sveglia la mia piccola Sophie che inizia ad urlare spaesata. La cullo un poco e poi mi affaccio dal finestrino della vettura. "ALAIN! Ma è il modo? Cosa diavolo stai facendo?!" urlo furiosa.
"Eh, Comandante ... guardate un po' il Vostro spasimante ..." Sento la voce di Alain mentre mi volto di lato e vedo Maribeau a terra, davanti all'ingresso, mezzo nudo, spettinato, con il suo cavallo che lo osserva penosamente. "Ma cosa ..."
Alain continua: "Di sicuro si sarà recato in qualche bordello e non avrà ricompensato la donna di turno ih ih ih ..."
"Alain, scendi e spostalo, così la carrozza non può passare!" Ordino decisa, ci manca solo quel debosciato tra i piedi.
"Sarà fatto! ... Gerard vado giù e tu pensa a guidare la carrozza fino al porticato."
"Si certo, Alain. Anche se ... non trovi stano che Maribeau giaccia proprio davanti al cancello? Possibile che nessuno lo abbia visto?"
"Uhm ... in effetti hai ragione ..."
"Certo che Gerard ha ragione! Alain ... ma che soldato sei? Qui c'è qualcosa che non va ..." poi rientro in carrozza ed osservo Andrè "Non mi piace tutto ciò!"
"Anch'io lo trovo strano." guardo mio suocero. "Generale cosa pensate?"
"Penso che non mi piace affatto. Marguerite, tu non uscire dalla carrozza fino a quando non saremo certi che sia tutto in ordine. E ... tieni questo" aggiungo mentre porgo uno stiletto a mia moglie.
"Padre pensate che potrebbe essere accaduto qualcosa?"
"Figliola, abbiamo subito ben due aggressioni, a questo punto non mi meraviglierei se anche qui ... ma no, sarebbe assurdo! Abbiamo D'Agout con i soldati!"
"Appunto. Ed i miei soldati sono ben addestrati! Non certo come il Vostro ex-tenente .... che giace a terra vegliato dal suo povero cavallo! Meglio andare a controllare, comunque!" rispondo decisa, la guarnigione che è con noi è composta da miei soldati, li ho addestrati personalmente!
Sento la mano di mio marito stringermi il braccio, con sguardo tagliente e tono perentorio domando: "Cosa c'è?"
"Sai bene cosa voglio dirti."
Sento la voce dolce e tranquilla di Andrè, quasi una supplica la sua. "Se pensi che io rimanga qui in carrozza mentre voi ..."
Mia sorella ribatte decisa: "Dimentichi che sei incinta?! Ma dico sei davvero fuori di testa?!"
Charles continua: "Joséphine ha ragione! Tu resta qui ..." afferro la spada e la pistola che sono posti di fianco al sedile. "Saremo noi a perlustrare il viale che porta a palazzo!" con un balzo deciso esco fuori dalla vettura. "Andrè, Generale, Armand e Voi Padre Giacinto visto che Vi siete dimostrato un uomo valoroso, possiamo andare!"
"Ah no! Io non resto di certo qui!" Afferro la mia spada con la mano destra mentre porgo la mia piccola Sophie a mia madre. "Badate a lei, Madre!" poi salto veloce dalla carrozza e mi avvio per il viale di ingresso.
Joséphine urla: "ANCHE IL SALTO?! OSCAR SE DOVESSE ACCADERE QUALCOSA AL TUO BAMBINO SARA' SOLTANTO COLPA TUA!"
"Stai tranquilla Jo! É il figlio di due soldati ... non sarà un poco di movimento a spaventarlo!"
"Ahhh sei davvero irrecuperabile!" guardo mia madre. "E Voi possibile che non diciate mai nulla?"
"Joséphine, tua sorella è fatta così ... ormai non la possiamo di certo cambiare! Ed è tutta colpa di Augustin!! Lui e la sua fissa per l'erede!"
"Ma cosa c'entra l'erede con il preservare la gravidanza?! Oscar è una sprovveduta!"
"Ed è solo colpa di Augustin! Joséphine ... tu sei stata cresciuta per essere madre ... ma Oscar ... povera figlia mia, per lei è diverso. Capisco che non comprenda come comportarsi"
Afferro un pugnale, guardo dritto negli occhi mia madre e ribatto: "Bene, se mia sorella può mettere a repentaglio la vita di suo figlio, andrò in loro aiuto!"
"Joséphine no! Da sola non posso proteggere Sophie!"
"Grunt .... avete ragione! ... Che rabbia!"
"Ma no cara ... restiamo qui ed aspettiamo!" Rispondo mentre stringo la piccola Sophie. Poi vedi il cagnolino osservarci indeciso tra seguire Oscar o restare qui con noi. "E tu Beau, cosa vorresti fare?"
BAU BAU BAU
"É meglio se resti qui ... in fondo sei un ottimo cane da difesa!" aggiungo sorridendo mentre mi affaccio dalla carrozza. "Però a me sembra tutto tranquillo ... che strano"
A passo deciso raggiungo Andrè, lo affianco mentre con una mano mi tengo la pancia. Non capisco perchè sia così pesante, accidenti. "Anf ... Andrè ... c'è troppo silenzio, non trovi? Anf ..."
"Sei affannata. Stai poco bene?"
"Sto benissimo ... anf ... solo ... trovo che la pancia sia ... enorme! Eppure sono solo all'inizio della gravidanza!"
"Come hanno detto le tue sorelle, è normale! Sei alla seconda gravidanza."
"Beh ... Anf ... non sono affatto convinta." mi fermo un attimo a rifiatare. Afferro una mano di Andrè ed aggiungo: "Ma dove sono tutti?"
"Possibile che non ci siamo nessuno!?"
"Appunto. è impossibile! Vieni, passiamo dalle cucine ... "

"Armand, ho un brutto presentimento, stai in guardia!"
"Augustin, anch'io temo il peggio ..."
"Dove hai lasciato tuo figlio? Non lo vedo ... quel ragazzino manca di disciplina, Armand!" sentenzio deciso mentre leggo un grande stupore sul volto di mio fratello. Come padre è un vero disastro.
Sento balzare il cuore, lo cerco con lo sguardo, non lo vedo. "Dov'è? Era con me poco fa!"
"Corri! Controlla se è sulla vettura!"
A passo veloce raggiungo la carrozza, spalanco lo sportello, con le mie parenti c'è anche Carlo, ansimando sussurro: "Sei qui ... puff puff ... meno male ..."
"Padre avete l'affanno, con quanti uomini Vi siete battuto?"
"Eh? Con ... con nessuno ..." aggiungo tentennando mentre sposto gli occhi da Carlo a mia cognata a mia nipote, poi di nuovo Carlo ed infine sento un liquido caldo sulle mie calze. Abbasso lo sguardo e vedo Baeu scambiarmi per una pianta ... "Accidenti!"
Carlo scoppia in una sonora risata. "Ah ah ah ... io davvero non capisco, Beau vede alberi ovunque ah ah ah ..."
"Ovunque non direi ... solo su me e Augustin! Anzi .. più Augustin. Comunque, Carlo tu resta qui. Marguerite ti prego, prenditi cura di lui!" aggiungo mentre mi scrollo un poco la gamba. "Dove poi la tenevi tutta questa pipì ... lo sai solo tu!" borbotto mentre mi giro.
Joséphine continua: "Su, zio Armand raggiungete i nostri uomini! Non vorrete lasciarli da soli!?"
Carlo interviene: "E se ci fossero dei briganti, batteteli tutti! Non dimenticateVi che siete uno Jarjayes, figlio, fratello e zio di Generali!"
"Certo che lo ricordo, Carlo. Ma tu ricorda anche che sono stato un Cardinale, sono e resto un uomo pio e devoto che rifugge la violenza se essa non è necessaria" Rispondo con tono quasi didascalico, come quando dal pulpito facevo le mie prediche.
Joséphine si unisce alle cantilena poi continua sarcastica: "E muoveteVi!"
"Si si ... vado vado ...." cerco di allontanarmi a passo veloce, quasi di corsa, per raggiungere mio fratello. Qualcosa ami dice che avrà da ridire anche questa volta.
Raggiungo Augustin, sento il suo sguardo addosso, poi la sua voce, tuona minacciosa. "Ma si può sapere cosa hai fatto? Forse per la paura ti sei ... svuotato la vescica? Ma che fratello che ho! Povero me!"


Con una mano sul ventre e la spada sguainata nell'altra arrivo, seguita da Andrè, davanti all'ingresso delle cucine. "Entriamo, forza!"
"Vado avanti io, Oscar. Almeno questo concedimelo!" rispondo mentre apro la porta con circospezione. Entro, seguito da Oscar. Pochi passi e vedo la mia cara nonnina legata ad una sedia, imbavagliata, mentre cerca di saltellare. A poca distanza si trovano anche Giovanna e Michele. Mi precipito subito da lei, a passo deciso.
Sento la voce di Oscar: "Ma cosa succede?! Chi vi ha fatto questo?"
"UUUHHHMMMM"
Mi avvicino alla nonna e con pochi gesti decisi la libero.
"BAMBINI MIEI! STATE BENE VOI?!"

Avventura sulle Alpi - parte secondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora