Beau, il salvatore di San Gennà

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Beau, il salvatore di San Gennà

Sono nella sala riunioni della caserma, ho chiamato qui tutti i miei generi oltre al colonnello D'Agout e al mio erede, che non ne vuole sapere di indossare una bella gonna e occuparsi di cose adatte al suo attuale stato di gestante.
Apro la cartina del paese, l'ho già suddivisa in zone.
"Bene, miei cari generi. Ognuno di voi avrà un settore di cui occuparsi. Dovrete assicurarvi che il lavoro prosegua correttamente, velocemente ed in sicurezza. Dovrete coordinarvi tra di voi, affinchè i lavori siano rapidi e precisi. Ho già provveduto a suddividere il territorio in zone e a decidere chi dovrà occuparsi di ognuna. Compito dei soldati sarà assicurarsi della nostra sicurezza. Avete domande?" scruto ad uno ad uno i miei generi, come fosse una rassegna militare.
Maxim sussurra timidamente: "Ecco ... Signore ... io non capisco nulla di fogne, ma come ho detto, non mi tirerà indietro ma ..."
"Ma ...." osservo mio genero, trema un poco mentre si asciuga il sudore con un fazzoletto. "Non essere timido ... puoi parlare. Rapido e conciso ... su ..."
"Vedete, io non ne so nulla e avrei bisogno che qualcuno mi dicesse cosa fare ..."
"Puoi attingere alla biblioteca di famiglia per istruirti! Altre domande?"
Robert ribatte: "Signore, per quanto possiamo leggere, la pratica è tutt'altra cosa."
"Robert ... tu sarai particolarmente occupato in attesa del matrimonio con madame Jolande ... vedrai ... talmente occupato che sarai troppo stanco per qualsiasi altro pensiero ..." sogghigno convinto, la fornicazione è bandita dalla mia dimora.
"Ma no! Con tutto il rispetto ma sono un uomo abituato al lavoro!"
"E ne avrai molto, credimi!" sogghigno felice, sarà stremato, talmente stremato che non oserà avvicinarsi alla promessa sposa ... ci penserò io a lui!
Maxim sussurra a Charles: "Hai sentito? Ci distruggerà! Oh poveri noi!"
"Lo so bene! Lui ... lui si diverte con noi come il gatto fa con i topi. Giuro che non sarò mai come lui nei confronti dei miei generi .... mai!"
"Il Generale è un uomo instancabile!"
"Sadico aggiungerei ..." rispondo sotto voce, mentre mi rendo conto che il generale mi sta osservando.
"Dimmi Charles ... primo dei miei generi ... dimmi su .... forse hai delle domande per me?!"
"I ... Io?! No, Signore ..."
"E allora taci, Charles. E risparmia le forze per il tuo incarico!"
"Si ... Sissignore ..."
"Bene ... ci sono altre domande? Louis ... forse hai qualcosa da aggiungere?"
"Ecco ... so che lo avete detto ma qualcuno dovrà ... istruirci!? Signore, con tutto il rispetto ma mettere in pratica ciò che si legge non è affatto facile."
Alain con tono giocoso ribatte: "Non avete torto. Io propongo di far dirigere i lavori all'Imperatrice, visto che l'idea è stata sua!"
"All'imperatrice? Ovvio che no! E' in stato interessante! Assolutamente no! Penserò io ad istruirvi! E basta!"

Ci manca solo che coinvolga l'imperatrice ... una brava donna, certo, ma troppo caotica!

Alain continua: "Generale, con tutto il rispetto ma ... avete mai fatto opere del genere?"
"Certo che si, sono un generale, io! O forse lo hai dimenticato?!"
"Oh beh ... allora ci affideremo alla Vostra esperienza."
"Perfetto! Ci sono altre domande? Generi? Collaboratori? Attendenti? Su su ..." Passo lo sguardo su tutti i presenti, uno ad uno.
"Coff coff ... Vi siete dimenticato di me, Padre. Non vorrete lasciarmi con le mani in mano, spero!"
"A te, Oscar, ho affidato l'incarico più delicato e importante, mettere al mondo il mio erede sano e salvo!"

certo che mia figlia non vuole proprio capire che è una gestante, lei deve occuparsi del futuro del casato, della nostra progenie. Certo che ha uno sguardo ... ed un piglio, fiera e indomita, proprio come me!

"A parte il fatto che il Vostro erede sono io ... credete forse di escludermi da questa attività?! Sappiate che non lo accetto!"
"Beh fattene una ragione! Tu devi riposare!"
"E invece io intendo collaborare! E non accetto un rifiuto!"
Ascolto con attenzione il battibecco tra il Vecchio pazzo e il Diavolo biondo, sorrido divertito, lei mi guarda, mi metto sugli attenti e con tono divertito dico: "Anche se sono diventato l'attendente di Vostro padre, sono sempre ai Vostri ordini!"
"Ottimo Alain!" rispondo sorridendo.
"Andrè ... di qualcosa a tua moglie!" osservo mio genero mentre sorride, possibile che io non abbia un solo genero in grado di domare la propria moglie?
Spalanco le braccia e sussurro: "E' una Jarjayes."
"E allora?!! Cosa vorresti insinuare?!"
"Non ascolta nessuno, solo se stessa."

Vedo mio genero sorridere, allegro, come se avesse detto una cosa ovvia e normale.

"E invece DEVE ascoltare te! Ma come Andrè ... sei il marito ... insomma!!"
"Appunto! Sono suo marito non il suo padrone."
"Ti ha promesso fedeltà ed obbedienza! Ma insomma!" sbotto al limite della sopportazione. "Povero me ..."
"PADRE!! Mi ritengo offesa dalle Vostre parole! Non sono forse il Vostro erede? Non ho forse portato onore e lustro alla nostra famiglia? Non ho forse raggiunto alti traguardi? Non sono forse divenuta Generale dell'esercito francese ben più giovane di Voi?!" domando sarcastica.
"Dimentichi che aspetti un figlio! Devi salvaguardati. O forse non ti importa nulla di lui?!"
"Non intendo di certo scavare personalmente! Ma sovraintendere ai lavori si!"
"Uhm ... povero me! Quanto sei testarda! E sia!"
"Sono Vostra figlia ... cosa Vi aspettate, Padre?! Ih ih!" rispondo sorridendo soddisfatta mentre Andrè stringe un poco la mia mano.
"Oh ... Basta! Allora, ora vi illustro come funziona una fognatura e vi spiego cosa dovrete fare!"



Dopo un mese di lavoro, lavoro molto sodo e faticoso, si iniziano a vedere i primi risultati. Ho diviso il lavoro in zone, Oscar sovraintende le operazioni relative alla rete principale, che è ormai quasi ultimata, mentre i miei generi devono occuparsi nelle reti secondarie, che andranno a confluire in quella principale. Osservo mia figlia mentre verifica il progetto, lo confronta con i lavori eseguiti e sorride soddisfatta. Non c'è niente da fare, lei è perfetta. Se solo si riposasse di più! La sua pancia è cresciuta parecchio e la piccola Sophie richiede attenzioni. Oscar si sta stancando troppo per i miei gusti, ma è bella, bellissima. Ed è felice nell'essere così occupata. Mi avvicino a lei, al suo fianco c'è la belva feroce e in braccio c'è la mia nipotina.



"Padre, tutto procede per il meglio ..."
BAU BAU ...
"Zitto Beau!"
"Oscar questa bestiaccia ce l'ha con me! Sinceramente sono stanco di lottare anche contro di lui." Il cagnaccio afferra nuovamente la mia gamba e con il solito movimento inequivocabile comincia a muoversi come un ossesso. Con un gesto forte e deciso lo lancio via, rotola ....
AUUUU AUUUU
"PADRE! Lasciare stare Beau! Povero piccolo! E mentre che ci siete, tenete un poco Sophie!" allungo la mia piccola e la metto nelle braccia di mio padre. Ormai ha quasi nove mesi, si muove parecchio, gattona ovunque e non si ferma un attimo. Corre veloce, a quattro zampe, dietro a Beau.
"Dalla a me!" la prendo in braccio. Alzo lo sguardo, vedo venirci incontro Armand.
"Augustin il dottor Lassonne è svenuto mentre lavorava, è stato soccorso da nostra sorella Adelaide ..."
"Lassonne svenuto? Ma cosa si è messo a fare! Alla sua età non vorrà scavare!! Presto, andiamo a vedere!"

Sono al capezzale di Lassonne, gli allargo il colletto, sbottono i polsi della camicia e ascolto il polso, è debole. Poi poso l'orecchio sul petto, anche il battito cardiaco è irregolare. Il suo viso è sudicio di terra, con un fazzoletto bagnato gli pulisco il viso, ordino agli uomini presenti: "Ehi Voi! Dovete trasportare il dottore nella sua stanza, forza!" vedo Padre Romano avvicinarsi di corsa facendosi largo tra la folla.
"Largo! Ci penso io al dottore!" lo carico in spalla e borbotto: "A li mortacci tua ... anche se sei secco sei pesante! ... A Dottò, ci servite vivo non morto!"
Vedo arrivare padre Romano con Lassonne in spalle, sembra privo di sensi. "Accidenti! EDMOND!!" urlo mentre gli vado incontro. "Ma cosa ti sei messo in testa?!!"
Sento appena la voce del mio amico, sono troppo debole, non riesco a rispondere ...

Padre Romano ribatte: "A Generà ma lo vedete che per poco non ci lasciava la pelle? Come fa a risponderVI?!" continuo a camminare verso il palazzo.
"Forza, portatelo nella sua stanza! Adelaide!! Dimmi, cos'ha il mio amico?"
"Credo che si sia affaticato troppo ma ciò che mi preoccupa sono i battiti irregolari del suo cuore."
"Ma perchè si è messo a scavare! Alla sua età!!!" sbotto scioccato dal suo strano comportamento. "Capisco volere aiutare ma lui è un uomo di scienza, non di fatica!"
Padre Romano ribatte: "Perché è un capoccione come qualcuno che conosco!"
"Ora basta! Adelaide, occupati di lui e curalo! Non mi interessa null'altro, chiaro?!"
"Ma certo!" ...
Lassonne sussurra appena: "Mai avrei immaginato che sarei stato curato da un medico donna ..."
Continuo a camminare con il dottore in spalla e dico: "Andevi ohhh state male ma avete la forza ancora di parlare?! Dovreste essere fortunato di essere stato soccorso da una bella donna come la Contessa Adelina! ... Quasi quasi mi libero di questa tonaca e le chiedo di sposarmi!"
"Non lo pensate neppure! Mia sorella merita molto di meglio! Anzi ... è ora che le procuri un marito!"
"A Generà, che Vi piaccia o no, io son qua! Appena avrò finito di aiutarVi lascerò 'sta tonaca che mi ha stufato e corteggerò Vostra sorella! Mi piace da impazzire! A me le femmine forti, indipendenti e decise mi fanno impazzire!"
"Non mi interessa, Voi non la avrete mai. E basta!!"
Salgo gli scalini dell'atrio del palazzo con il dottore e con il fiatone rispondo: "Ma non vedete che la contessa ormai ha una bella età ed è ancora zitella?! FateVi na domanda e dateVi na risposta! Nessun uomo potrebbe stare accanto a una donna simile, un pò come il Generale in gonnella e suo marito. A Generà rassegnateVi! ... Io corteggerò Vostra sorella, sarà lei a decidere se le andrò bene. E conoscendola, non si farà domare da nessuno tanto meno da Voi!"
"Grunt ..."
Lassonne dall'alto sussurra: "Sto male, mi ritrovo sulle spalle di una specie di Monaco e qui si parla di matrimonio?! Oh povero me!"
"Stai tranquillo amico mio, questo monaco non avrà mai mia sorella! MAI!!"

ormai qui sono diventati tutti matti!

Lassonne emette un lamento. "Ahhhh ... altri guai a palazzo ...."
"Macchè guai! Tu vedi di rimetterti ... che qui comando ancora io!!" sbotto mentre il frate entra nella stanza di Lassonne e lo posa, senza troppa delicatezza, sul suo letto.
Adelaide fa irruzione nella stanza, ha in mano la sua valigia di soccorso, guarda severamente me e questa specie di monaco e ordina: "Uscite fuori di qui!"
Padre Romano con un mezzo sorriso dice: "Sempre ai Vostri ordini Dottore!"
Osservo il frate allontanarsi mentre Oscar, con un certo ritardo, ci raggiunge. "Adelaide, come sta il dottore?!" domando preoccupato.
"Non lo so, devo visitarlo ..."

Esco dalla stanza, poi rientro, faccio capolino e attiro l'attenzione del Generale: "Scusatemi ... permettete una sola parola?"
Grunt ... chissà cos'altro ha da dire! Esco in tutta fretta dalla stanza, chiudo la porta e digrigno: "Padre Romano, forse sono state poche le sciocchezze che avete detto?"
"Sciocchezze? Ritenete che chiedere il permesso di corteggiare una donna sia una sciocchezza?! Vabbè che non dovrei nemmeno chiederlo a Voi ma al Vostro vecchio ... pardon .... volevo dire Vostro Padre .."
"Toglietevelo dalla testa!"
"Manco morto! Sarà Vostra sorella a decidere! ... A Generà, se le cose dovrebbero andare bene, non solo avrete in famiglia un fratello spretato ma anche un cognato spretato! ... Con permesso!" Mi allontano a passo deciso.
"MAIIII!! MAI MAI MAIIIIIII!!!" Urlo sconcertato, quel frate sfratato non lo sopporto! ... entro nuovamente nella stanza di Edmond, vedo mia sorella visitarlo accuratamente. Sono nervoso, agitato, faccio avanti e indietro per la stanza, mia sorella posa gli strumenti sul tavolo e dice.
"Augustin, l'anticamera è di là! Sei pregato di accomodarti fuori!"
"Debbo parlarti!"
"Capisco che tu sia preoccupato per la salute del tuo amico ma al momento non posso dirti nulla, non ho ancora finito!"
Lassonne brontola: "Oh che imbarazzo! ... Mi sta visitando una donna ..."
Adeline ribatte: "In questo momento sono un medico. Portatemi rispetto!"
Tiro su gli occhi, sussurro: "Non arrabbiateVi Madamigella, piuttosto comprendete il mio imbarazzo."
"Comprendo tutto e tutti ma mio fratello deve lasciare la stanza, il suo andare avanti e indietro mi agita!"
Il Generale ribatte: "E Va bene ma appena avrai finito, noi due dobbiamo parlare di una questione urgente! Ti aspetterò fuori la porta! Si si ... aspetterò di là ... anzi no. Meglio se mi siedo e resto qui, non è appropriato che una fanciulla nubile resti da sola con un uomo, anche se l'uomo in questione è il mio amico Lassonne!"
"Augustin! Sono un medico! Forse avete vegliato su Oscar quando era in servizio?!"
"Certo che si, ovviamente quando ho compreso che era una femmina ... in pratica quando l'ho fidanzata! Credi forse che io non sia un buon padre?!!" borbotto scocciato, ma che discorsi stanno facendo?
"Ma ... ma che discorsi fai?! Oscar è sempre stata una femmina sin dalla nascita!"
"NO!! Ovvio che no! Oscar è stata un maschio fino a poco più di un anno fa! Ed ora muoviti, occupati di lui ... io mi siedo qui e ... sorveglio! Come fossi uno chaperon ...." rispondo fiero e deciso, possibile che mia sorella non capisca?
Lassonne mormora: "Non ci sono speranze ... Augustin è irrecuperabile! ... Mademoiselle per favore occupateVi di me! ..."
"Si si ... meglio. Mi chiedo come abbiate fatto a sopportarlo in tutti questi anni!"
"Un amico è come la moglie, va sopportato come la moglie finchè morte non ci separi."
Alzo gli occhi al cielo, esasperata. "Bene, ora fatevi visitare per bene ..." sento lo sguardo di mio fratello addosso, mi controlla, mi sorveglia. Che fatica lavorare in questa situazione!
Esamino con cura il dottore. Mi prendo tutto il tempo necessario per pensare e valutare con attenzione. Poi sospiro e finalmente poso i miei strumenti. "Bene, io ho finito!"
"Mademoiselle, ditemi la verità! ... Il mio vecchio cuore è malato?"
"Ma no ... è solo ... non più giovane! Dottore ... dovreste riguardarvi! Per ora la cura sarà riposo assoluto per almeno una settimana! Dovrete farvi servire e riverire ... e non potrete alzarvi dal letto! Ovviamente dovrete seguire una cura scrupolosa ... lo sapete meglio di me cosa significa tutto ciò!"
"Si, lo so. Grazie Mademoiselle!"
Sento la voce di mio fratello: "Tutto qui? Cioè voglio dire tutto quello spavento per una mancanza di riposo?"

inizio a credere che mia sorella non sia affatto un buon medico ... e che Lassonne si stia facendo influenzare!

"Per una grave insufficienza cardiaca! Non è una cosa da poco. E' ... molto grave, Augustin!! ... Augustin non hai capito nulla. Mi chiedo come ha fatto in tutti questi anni il dottor Lassonne a sopportarti!"
"Armand cosa dici?! Uhm ... Edmond se mia sorella ti ha consigliato di restare a letto per una settimana IO, ti ordino di rimanerci almeno due!"
"E perchè mai? Sei forse un medico, tu?!"
"No! Ma sei mio amico e non voglio che tu mi lasci. Altrimenti io con chi mi sfogo?!"
"Sempre disinteressato vedo. Comunque, per almeno due settimane dovrai sfogarti con qualcun altro! Sai ... io devo riposare!" faccio tutti gli scongiuri che conosco, accidenti, ma Augustin è forse impazzito? Ci tengo alla mia pelle, io.
"Stai tranquillo! Armand sarà il prescelto dei miei guai!"
"Ottima scelta, un ex prelato saprà accogliere tutte le tue confessioni! Ed ora ... se vuoi lasciarmi riposare ..."
"Adeline, vieni con me!"
"Si si Augustin .... sono a tua disposizione!" poi mi volto verso Lassonne ed aggiungo: "Avviserò Vostra moglie affinchè si prenda cura di Voi. E ovviamente passerò più tardi!"
"Vi ringrazio ..."

Esco dalla stanza seguita da mio fratello, mi fermo e mi volto di scatto: "Si può sapere cosa vorresti da me?!"
"Adeline sta in guardia da quel buffone di frate Romano!"
"Stare in guardia? Non capisco Augustin! Cosa intendi dire?!"
"Quel ... quella specie di frate ha deciso di abbandonare il saio per ... per ..."
"Per? Allora .... da quando balbetti!!"
"Per corteggiarti! Bada Adeline quello sbruffone deve girarti a largo!"
"Corteggiarmi? Cioè ... quel frate vorrebbe corteggiare me? Ah ah ah ah ah!!! Oh povera me ... Augustin ... quel tizio non fa per me!"
"Ovvio che non fa per te! Ma quel cialtrone si è messo in testa di conquistarti."
"Peggio per lui! IO so badare a me stessa!"
"Bene. Se dovessi avere bisogno di me, io ci sono."
"Grazie Augustin .... " rispondo mentre mi allontano a passo deciso.



Siamo ancora ospiti nella caserma militare, è tutto così disagevole. Gennarino è molto agitato dico alla mia cameriera personale: "Prendi il principe e andiamo a passeggiare!"
"Ma dove Maestà? Qui non ci sono giardini ma una piazza d'armi."
"Appunto! Dov'è il problema? Gennarino ha ragione, qui si soffoca!"
"Si soffoca? Ma ... Maestà, siamo a novembre ...."
"Tieni ragione! ... Forse sarà la panza! Comunque copri bene la creatura, non voglio che si ammali!"
"Si, certo Maestà!" Prendo il principino, lo copro bene, gli metto anche un berrettino in testa.
"No. no! Meglio che tu rimanga qui con Gennarino! Potrebbe ammalarsi. Io andrò a fare una passeggiata!"
"Come desiderate Maestà!" faccio un piccolo inchino e vedo sua Maestà uscire.
A passo marziale percorro il corridoio. Con lo sguardo cerco qualcuno per scambiare qualche parola ma non c'è nessuno. Esco, mi riverso in piazza d'armi e vedo lu Generale sul suo destriero, sta rientrando.
Mi avvicino, lo scruto.

Vedo L'imperatrice osservarmi, tiro le redini e dall'alto del cavallo faccio il saluto militare."
"Riposo, riposo ... anzi riposateVi Generà! Immagino che sarete stanco."
"Stanco? E perchè mai dovrei esserlo? Non dimenticate che sono un alto ufficiale!"
"Se se ma site sempre nu cristiano! ... Generà, come proseguono i lavori?"
"Uhm ... il settore che è affidato al mio erede prosegue benissimo, veloce, perfetto. Altri settori invece .... come dire ... alcuni dei miei generi non sono proprio ... ecco ... adatti al comando!"
"Uhm ... tutto questo disagio! ... Sarà perché tengo la panza ma sono agitata assaje! Ahhh se non fosse che l'uccelletto di Ferdinando ..." mi porto la mano alla bocca. "Volevo dire se le condizioni di Ferdinando stesse bene. potremmo ripartire."
"Ripartire? Nelle Vostre condizioni? Maestà, credo che dovrete partorire qui!" rispondo mentre scendo dal mio Hannibal.
"Qui?! Ma il Regno è senza RE! Uhm ... però ... che idea! Appena Ferdinando sarà guarito potrà ripartire assieme a quei due imbroglioni: Claude e Maribuor! ... Mi dispiace che siano Vostri parenti ma quei due mi stanno proprio sullo stomaco!"
"Permettete che parli in libertà, Maestà?!"
"Dite!"
"Non ho mai sopportato mio zio ... e meno ancora il soldato Maribeau! Mi scoccia ammetterlo ma è così! E credo che anche mio padre non lo sopporti affatto!"
"Una ragione in più per liberarsi di tutti e tre! Certo non sarà il meglio per il mio Regno ma per lo meno non avrò tra i piedi ne Ferdinando, ne lu pourc di Claude e suo figlio! A proposito, Vi ho mai raccontato ca quel porco di Claudio ha tentato di sedurmi?! Sedurre a me! Niente meno che l'imperatrice!"
"COSA?!!! Ma come si è permesso quello sfaticato, smidollato, lussurioso che ho per zio!! Quello è il disonore della mia famiglia, credetemi!"
"E' degno compare di Ferdinando! ... Comunque cambiando discorso, ditemi, secondo Voi quanto manca al completamento dei lavori?"
"Credo che ci vorrà ancora un mese .... ma noi potremo tornare a palazzo già da domani! Come ho detto, il settore affidato ad Oscar è ormai pronto e funzionante! Il mio erede è un ottimo stratega!"
"Spero che mi diate un riconoscimento, visto che grazie a me, vi sarete liberati delle zoccolelle!"
"Maestà ... spero non vorrete che si dia il Vostro nome ad una fognatura!"
"E perché no?! Cosa ci sarebbe di male?! E' un'idea a dir poco epocale e un giorno tutti l'adotteranno e il mondo intero parleranno dell'imperatrice Maria Carolina D'Asburgo! ... Spero che non mi fraintendiate, desidero che tutti sappiano che la Grande Imperatrice delle due Sicilie ha vissuto, anche se per un breve periodo presso lu Generale più strano, più esuberante e più moderno di tutti i tempi!"
"Uhm ... Vi ringrazio Maestà ma ... perchè strano?!" domando mentre alzo un sopracciglio, incuriosito.
"E me lo chiedete?! Siete così ... così ... esuberante. Le Vostre idee sono alquanto particolari ma Vi ammiro! Avete cresciuto una figlia come nu masculo!" (un maschio)
"Uhm ... quindi il Vostro è un complimento?!" aggiungo mentre mi sento molto fiero di me, delle mie scelte e delle mie decisioni.
"Certo! Quasi quasi appena tornerò in patria, assumerò dei precettori alle mie figlie per insegnare la storia, la geografia e tutte le materie riservate ai maschi!"
"Eh? No no no! Maestà ... non funziona così!"

ci manca solo che il mondo venga capovolto! Le femmine sono femmine ... e devono studiare cose da femmine, ovviamente.

"SpiegateVi!"
"No, tutte le femmine sono adatta a certe attività! Insomma ... tanto per restare nella mia famiglia ... riuscite a immaginare Luisa? Cosa sarebbe diventata? E persino Joséphine, se già così è ... un maschio mancato ... sarebbe saltata di fiore in fiore come lo zio Claude?! No no ... ci vuole attenzione, disciplina e soprattutto servono scelte ponderate!"
"Ma cosa c'entrano le attività ludiche con le materie? Generà, per favore non deludetemi!"
"Le materie plasmano il carattere! Ovvio!!"
"Uè mi state deludendo! Generà, deduco ca io so più moderna di Vuje! Le mie figlie apprenderanno tutte le materie e BASTA! Tzè basta con l'ignoranza! Generà, l'ignoranza è una brutta bestia!"
"La cultura non è per tutti, Maestà! Sappiatelo! Ora con permesso, dovrei riportare il mio Hannibal nelle stalle ... visto che il mio attendente latita!"
"Ohhh Generà, mi sono ricreduta! Vuje non siete un uomo moderno, siete antico molto antico e pure ignorante!"
"Ignorante proprio no! Con permesso ..." lascio Sua Maestà nella piazza d'armi e mi avvio verso le scuderie.
Da lontano dico: "E ricordateVi della targa! La voglio all'ingresso dei giardini con su scritto: "Grazie alla Regina Maria Carolina D'Asburgo, Imperatrice delle due Sicilie, a palazzo Jarjayes le zucculelle nu c'è stanno chijù! .... Oh ma che delusione chisto Generale! .... mi asciugo il sudore dalla fronte. "Uff ma quanto fa caldo!"


Raggiungo l'ufficio di mia figlia Oscar, passo davanti alle stanze dei miei generi, li sento lamentarsi per il troppo lavoro. Sono davanti alla porta, busso deciso.
TOC TOC TOC
"AVANTI!"
Entro deciso, chiudo la porta con gesto secco e mi siedo sulla prima poltrona che trovo. "Oscar, i tuoi cognati sono degli inetti, non c'è altro da dire!"
"Loro non sono uomini di fatica, dovete comprenderli." Osservo mio padre, lui sempre così composto ora è quasi accasciato, sfinito. Che stranezza.
"Qui non si tratta di fatica ... devono solo sovrintendere ai lavori ... ma niente! La parte che è stata affidata a te è terminata, perfetta, funzionante. Il castello è collegato, i topi sono stati allontanati ... e anche parte del borgo è collegato. Ma tutto il resto .... siamo onesti Oscar, il resto è in ritardo!"
"Padre, credo che sia meglio non sminuirli, magari li controllate ma con tatto. E poi con loro ci sono George e Antony, ritengo che siano due giovani capaci."
"Oh si, loro si. Sembrano quasi dei Jarjayes! Ma dovrai ammettere che i tuoi cognati sono un poco ... come definirli .... imbranati? O ingenui? E bada bene, intendo tutti e cinque!"
"E' inutile che Vi lamentiate di loro, nessuno potrà mai cambiarli."
"Si si ... come desideri. Maglio non contraddirti ... spero solo che almeno i lavori siano perfetti!" aggiungo deciso, non voglio di certo fare agitare la mia piccola gestante.
"Bene, adesso se non Vi dispiace, mi metterò a letto, sono stanca."
"Si certo. Ma ... dov'è Andrè?!"
"Credo che sia con Alain..."
"A fare cosa?!"
"Andrè è mio marito non il mio attendente! ... Non lo so!"
"Si si ... va bene. Ma non agitarti così, Oscar. Non fa bene a te e neppure a François!"
"O a Françoise! E poi io non sono agitata ma solo un po' stanca." rispondo piccata, ancora con questo erede maschio ... come se io non fossi già un erede perfetto.
"FRANÇOIS!! E vedi di non fare scherzi! Questa volta sarà un maschio!!!" sbotto deciso, ci manca solo che sia ancora una femmina. "Coff ... sia ben chiaro, io adoro Sophie ... e adorerò anche Françoise ... ma solo se verrà dopo FRANÇOIS!"
"Si, si, meglio non discutere, tanto non ne vale la pena! E adesso scusatemi!"
"Si si ... vado ... ma ti attendo a cena, nel salone del refettorio! Sappilo!!"
"Ci sarò. Ho sempre fame."
"Ottimo. Mangiare ti farà bene! Vado allora, a dopo. Voglio vedere la mia nipotina ..."
"A dopo."





Una settimana dopo negli alloggi della caserma tre soldati mormorano tra loro.
"Pasquale hai visto quanto è carino il mingherlino?"
"Ti riferisci al bassotto con i baffi?"
"Si, lui. Sai come si chiama?"
"Mi pare che si chiami Ferdinando ..."
"Uhm ... è un uomo davvero simpatico. Detto tra noi, mi piace molto!"
"A te piace Ferdinando ma io impazzisco per il Marchese di Liancourt! Uhm ... che bontà!"
"Se vogliamo parlare di maschi .... chi è più maschio di Alain?"
"Alain?! Ma lui è tremendamente maschio, così maschio che guarda solo le donne! Maurizio, meglio che te lo tolga dalla testa!"
"Lo so lo so .... ma se dobbiamo sognare ... allora sogniamo!"
"Maurizio guardati intorno e lascia stare il nostro ex compagni d'armi! Perché non ti concentri su ... ecco ... il nostro Generale Jarjayes! Ah ah ah ..."
"Il Generale? Ma stai forse scherzando? Quello è ... pericoloso! È peggio della nostra generalessa!"
"Eh ma se fosse stato uno di noi! ... Uhm ... che bel portamento ..."
"Scccc Maurizio abbassa la voce! Vuoi che ci scoprano?"
"E se anche ci scoprissero? A me piacciono alcuni uomini ..."
"Potrebbero cacciarci!"
"Nooooo ... siamo troppo pochi, qui! Serviamo tutti per la sicurezza del Generale Senior!!"
"Comunque meglio essere discreti."
"Si ma ... io mi farò avanti con Ferdinando."
"Chi?! Il baffetto?"
"Si, lui! A me quelli del Regno delle due Sicilie mi fanno impazzire. E che dire del loro modo di parlare?! Brrrrr ... mi fanno venire i brividi! ... A proposito, sapete chi è? Se è un nobile?"
"Beh se è ospite del Generale, è un nobile di sicuro riguardo al suo titolo, non lo so."
"Senti, io vado!"
"Pasquale dove vuoi andare?"
"Mi farò avanti, magari piaccio a Ferdinando! ... Stasera c'è anche la luna piena, magari si sente ispirato."
"Ma dove vai?"
"Poco fa era tutto solo in piazza d'armi. Gli vado a fare compagnia."
"Oh poveri noi ... prevedo guai ... tanti guai!"
"Beh io invece ci proverò con il marchese. Poveretto è sempre così taciturno magari con me si apre e mi racconta cosa lo affligge. A dopo!"
"A dopo ...."



Sono in piazza d'armi, sono particolarmente nervoso, la mia parte bassa sembra star meglio ma non abbastanza da poter funzionare. Oh San Gennò aiutatemi, graziatemi, io nun c'ha fazz chij'!" (non c'è la faccio più)
"San Gennà .... San gennà .... ma cosa volete tutti da me?!" Ih ih ... trattengo a fatica una risata, nascosto dietro al cespuglio, con Loulou, Marguerite e alcuni altri figli delle figlie dello zio Augustin! "Adesso ci divertiamo un po' ..." Sussurro piano ai miei complici di dispetti.
"Carlo cosa vuoi fare?"
"Divertirci un po' ... impersonando questo San Gennà!!!"
"Cosa?! Vorresti prendere in giro il Re?!"
"Esatto!!!" Scoppio a ridere all'idea di questo scherzetto.
"Ma è il Re! ...."
"Potrebbe farci arrestarci!"
"Ma no! Qui comanda lo zio Generale!! E dopo lui la cuginona Oscar!!!!"
"Uhm ... hai ragione ... nessuno è più potente del nonno. Forza Carlo fai la voce di San Gennà! ... Però che strano nome!"
"San Gennà! Sono io San Gennà! Chi osa disturbarmi?!!" Cerco di fare una voce bassa, mettendo un fazzoletto davanti alla bocca.
Sento una voce soffusa, strana quasi soffocata ... forse ... ma no, ho frainteso, non può essere."
"Chi sieteeeeee?!! Chi osaaaaa disturbare il potente San Gennà?!!!"
Sussulto, sobbalzo, sento la fronte bagnata, mi guardo in giro, non c'è nessuno. Balbetto: "Chi ... chi ... chi è?"
"SAN GENNÀ!! SAN GENNÀ!!!" Poi sussurro ai miei complici "Ma è questo è sordo?!!!"
Marguerite sussurra appena: "E' solo spaventato ..."

Il Re continua: "San Gennà! ... San Gennà site vuje?! (siete voi) Ma com'è possibile nun (non)siamo a Napoli!"
"Io sono ovunque io sia richiestoooo!!!"
"Stoooooo"

Sento i miei complici produrre un perfetto eco alle mie parole. Siamo una squadra perfetta!


"I ... io ... San Gennà, io non Vi ho richiesto ..." Sussurro spaventato.
"Avete chiesto una grazia a San Gennà!! Forse volete negarlooooo?!!!"
"looooooooooooooooo" ih uih ... continuiamo a produrre la nostra eco.
"Io?! ... Ehm ... onestamente non me lo ricordo, se vorreste illuminarmi, ve ne sarei grato ..."
"COOOSAAAA?!!! VOI MI DISTURBATEEEEE SENZA SAPERE IL PERCHÉ?!!! CHE LA JATTURA CADA SU DI VOOOOOIIII!!"
"NOOOO ...."mi prostro sul terreno sterrato. "Vi prego, abbiate pietà ..."
"Nooooo!!! Nessuna pietà!!!! Voi mi aveeeete disturbatoooooo!!!" Trattengo a stento una risata, questo è tutto matto. Si è gettato a terra, in mezzo al cortile in terra battuta.
"San Gennà, lo giuro, io non ricordo di averVi chiesto nulla ..."
"JETTURAAAAAA!!!"
Sentiamo dei passetti veloci ed un abbaiare alle nostre spalle.
Bauuu bau bau baaaauuuuuu
"SSSHHHHH...Beau .... vai via!" Sussurro piano mentre il nostro amico peloso ci salta addosso, abbaiando felice.

"San Gennà...lu cane vi salta addosso?!!"

Sento Beau affondare i suoi canini nella gamba dei miei pantaloni. "Lasciami andare ..." barcollo, cado. "Beau ma cosa hai fatto?!"
Mi alzo da terra, mi avvicino al cespuglio e mi rendo conto che sono caduto nell'inganno di queste piccole pesti! "VOI ... VOI ... VOI AVETE OSATO PRENDERVI GIOCO DI MMME!!!!!"
In coro urliamo per lo spavento: "AHHHHHHH AHHHHHH ..."
Carlo dice: "SCAPPIAMO!"
Vedo le pesti correre via veloci, seguiti dal quadrupede!
"Qui manca la disciplina!!! Ma lo dirò al vostro nonno!!!!! Vedrete!!!!!"
Lolou corre e urla: "LO SAPEVO, CI FARA' ARRESTARE. NONNOOOOO AIUTACIIIII ..."
Sento delle urla provenire da uno dei cortili della caserma, mi affaccio dalla finestra e vedo quelle pesti che ho per nipoti correre veloci seguiti dalla belva pelosa. Poi in un angolo noto Oscar, con in braccio Sophie. Spalanco la finestra ed urlo: "COSA STA SUCCEDENDO?"
Carlo risponde: "ZIO, SALVATECI DALLA PRIGIONE ... AIUTATECIIII ..." Continuiamo a correre verso gli alloggi.
"Prigione?!! OSCAR!! TU SAI COSA STANNO COMBINANDO?!"
"Non ne ho la più pallida idea!" osservo il Re inseguire i ragazzini. "Maestà cosa succede?"
Arresto il passo, la fronteggio, rispondo: "Uè Cummarè, succede ca quei disgraziati si sono presi gioco di me! E se non fosse stato per lu cane, chissà cosa mi avrebbero combinato! Ma se li prendo!"
"Presi gioco di Voi? Maestà...sono solo dei bambini ... fanno marachelle, non certo guerre!"
"Non solo si sono burlati di me ma anche di San Gennaro! Grunt .... screanzati e maleducati!"
"Di San Gennaro? Uhm ... forse vorreste pregare?!! Se lo desiderate il nostro Padre Giacinto potrebbe guidarvi!"
"Oh Cummarè ma che state a dicere?! (a dire) Io ho solo bisogno di San Gennà. Quel Giacinto mi è inutile!"
"E ... cosa vorreste da ... San Gennà?!"
"Pure Vuje?! Ma che domande fate? So cose mie e di nessun altro!" tiro su la testa, vedo lu Generale osservarmi dalla finestra. "UE' GENERA' ASCINUTE ABBASCE ADDA PARLA' CO VUJE!" (scendete giù, devo parlarvi)
"Eh?!!! NON HO CAPITO, MAESTÀ!! LÌ C'È IL MIO EREDE! CHIEDETE A LUI...EHM..LEI..."
"Non so che farmene della Cummarella, aggià parlà con vuje!"
"Sgrunt ... MAESTÀ! Io sono stata gentile! Non mi piace essere offesa in questo modo!"
"Nu mi pare di averVi offesa. Voglio solo parlare con lu Generale Padre. "Guardo dal basso lu Generale. "E' possibile si o no?"
"Si si ... certo. Scendo subito, Maestà! Oscar ... aspettami anche tu!"

Scendo di sotto il più in fretta possibile, raggiungo il cortile e a passo deciso sono davanti al re e a mia figlia.
"Padre..."
"Generà! E finalmente!!!"
"Maestà, cosa succede?!"
"Generà, succede che i Vostri nipoti oltre ad essere privi di educazione, sono anche discredenti! Si so burlati del mio San Gennaro!" vedo venirmi incontro lu fratello de lu Generale. "Ahhhh Vuje! Armand, Vuje ca site n'ex ze prevete avite educare lu piciriello! Je nu screanzato!"
"Ehhh?!! Non capisco! Augistin .... Oscar ... mi potete spiegare?!" mi guardo in giro spaesato, qui non c'è pace! Povero me!
"Vedi Armand, Carlo e gli altri bambini si sono nascosti dietro un cespuglio e ...."
"Generà, se permettete continuo io!"
"Prego!"
"Quella banda di scapestrati si sono burlati di me ..."
"Si, l'ho capito ma so ancora in che modo ..."
"Simulando la voce del Santissimo San Gennaro!"
"Zio, in pratica si sono presi gioco di Sua Maestà...fino all'arrivo di Beau!" Poi scoppio a ridere mentre Sophie si dimena tra le mie braccia.
Guardo in malo modo la stangona e ribatto stizzito: "Ue Generalessa, c'è sta poco da ridere! Non ci si burla di San Gennara, avite capito?! Chiedetelo a que ... quella specie di monaco fru fru che avete portato a palazzo! Tzè ..."
"No no ... io non ridevo di Voi ... ma quando ho visto Beau correre in mezzo al cespuglio...ih ih"
"Ahhh e meno male ca c'è stato sta sta specie di cane! Grazie a lui si ho scoperto la burla!" guardo il quadrupede e dico: "Stasera ti darò un bel pezzo di carne. E' per ringraziarti a nome di San Gennaro, Lui è sacro, non si tocca!"
"Vedete Padre, Sua Maestà apprezza Beau!" Poi mi abbasso e cerco di accarezzarlo mentre Sophie mi sfugge dalle braccia e si mette a gattonare.
Punto il dito contro l'ex ze prevete (prete) e continuo: "Dovete assumere precettori adeguati per Carletto e i suoi complici!"
"A ... adeguati? Ma ... sono solo dei bambini!"
"Sono privi di educazione religiosa! Mi meraviglio di Vuje, nu Cardinale ca non sa educare na creatura nel timore di Dio!"
"Armand, te l'ho sempre detto, io!! Armand sarai stato un buon prelato ma sei un pessimo padre. Qui ci vuole disciplina!"
Rispondo imbarazzato: "Ma io ..."
"Ahhh Vuje niente! Adesso mi sono scucciato (scocciato) di questa storia!" guardo lu cane: "E tu vieni cumme ca ti aspetta ma bella bistecca!"
Bauuuu
Vedo Beau zampettare nel cortile seguito dalla mia Sophie.
"Sophie!" Chiamo mia figlia e poi scoppio a ridere, ha imparato a correre a 4 zampe dietro a Beau.


Sono di guardia alla mia postazione, vedo il Re incamminarsi verso la caserma; non posso fare a meno di guardarlo, quanto mi piace! ... Si, è così simpatico, bello ma non troppo ma mi piace. Continuo a guardarlo estasiato ...

Sono in procinto di entrare in caserma seguito da lu cane e i suoi padroni quando passo davanti a un soldato appena mi vede si mette sugli attenti, lo ignoro, ma l'occhio cade sul suo viso, mi sorride e con moenze sospette, sorride ammiccante e mi manda un bacio. Sussulto, urlo: "GENERAAAAAA ACCA C'E' STANNO lI RICCHIONI!!! AHHHHHH ...."
Non resisto, sarà la gravidanza, sarà la situazione, ma faccio fatica a rimanere seria, nonostante gli anni di impegno e disciplina.
"Scusate, Maestà. Ih ih .."
"Uè biondona accà c'è sta poco da ridere!" faccio qualche passo in avanti per allontanarmi dalla guardia. "Adesso ci mancava pure lu suldato n'ammurato! Ahhhhh .... ma come ha osato guardarmi e addirittura mandarmi nu vaso?! (un bacio) A ME, LU RE DELLE DUE SICILIE! ... Armand, Vuje nu dite niente?! Oppure site (siete) abituato a omme (uomini) effeminati?!"
"Ah Maestà, per questioni relative ai soldati dovete rivolgervi ai generali, non agli ex-prelati. Ora, con il Vostro permesso, andrei a cercare le pesti!"
"Ahhhh San Gennà se non mi fossi infortunato adesso sarei in viaggio verso la mia meravigliosa terra, lu Regno mio! ... Grunt ..." mi volto verso la guardia e con tono minaccioso continuo: "E TU se osi ancora rivolgerti ancora in questo modo a lu Re, ti faccio penzolare sulla corda!"

Le parole del Re mi fanno sussultare, sento la fronte impelata di sudore...
Osservo il soldato, cerco di rimanere seria ma è davvero complicato. "COFF ... COFF ... Soldato, puoi andare!"

Sbatto i tacchi, mi metto sugli attenti e quasi scappo via.

Vedo passarmi davanti lu soldato, mi guarda e prima di filare via mi sorride ammiccante. Istintivamente mi sfilo uno stivaletto e glielo lancio colpendo il suo didietro. Lu soldato rallenta, saltella, si lamenta, il suo è un lamento di piacere, urlo: "FETIENTE! TI HO COLPITO SU LU CULO E TU CHE FAI?! SPARISCI!" mi volto verso la Generalessa, sbraito: "E Vuje non ridete! Nun n'è colpa mia se i Vostri soldati so ricchioni!"
"Neppure mia, Maestà! Che poi ... a me basta che siano degli ottimi soldati ... e Vi posso assicurare che lo sono, tutti!" rispondo fiera, sono i miei soldati, li ho addestrati io, ne ho fatto degli uomini.
"Femminelle, ecco cosa sono! Grunt ..." mi allontano in tutta fretta.


"Maxim hai notato?! Quei soldati ci guardano in modo strano ..."
"Charles, ho un brutto presentimento ..."
"Anch'io!"
"Meglio allontanarci!"
"Ottima idea, non voglio guai!"

Vediamo i generi del nostro Generale allontanarci, mi faccio coraggio e dico: "Conte, Marchese, che ne direste di bere qualcosa?! Offriamo noi."
"Bere qualcosa? Eh .. no no ... non è ... possibile!" rispondo scandalizzato e preoccupato.
"Suvvia! Non vorrete schivarci solo perché siamo dei semplici soldati!?"
"Uh ... no, certo che no. Ma ... ecco vedete, noi ... non potremmo mai approfittare della vostra gentilezza! Sappiamo bene che il soldo che guadagnate con fatica basta a malapena per sfamare le vostre famiglie. Questo ... questo ci impedisce di accettare la vostra gentile offerta, signori." povero me, cerco di mantenere la calma e la razionalità ma qui è davvero complicato.
Sono arrabbiato, entro nella caserma, devo cercare Carulina! ... Poi vedo quattro uomini, sono due soldati e con loro ci sono i generi de lu Generale. Continuo a camminare a passo marziale, li passo davanti e a gran voce dico: "Ue Conte Massimo e vuje, Marchese Carletto facite (fate) attenzione ca questa caserma è infestata da ricchioni!"
"Maestà!!! Ma cosa dite! Sono certo che Vi state sbagliando ... certe cose sono ... contro natura! Non è possibile!"
Lo guardo dritto negli occhi e fuori me ribatto: "A quanto pare qui fuori natura simo nuje! (siamo noi) ... Beh io Vi aggio (ho) avvisato, ora sono affari Vostri! ... Stateve buoni!" Mi allontano ma sento una voce grave, è il nuovo frate.
" Maestà ma cosa dite?"
"Dico ca chisto je nu posto di perdizione! E Vuje dovreste passare per ogni buco di questa caserma e gettare acqua santa! Magari San Gennaro fa pure nu miracolo. E adesso me ne vado. Vado a rinchiudermi nella mia stanza ... magare sto al sicuro! .... CARULINAAAAA ADDO' STAI?"
"Luogo di perdizione? Questo? Ma ..." mi volto verso il marchese e domando preoccupato: "Cosa intendeva Sua Maestà?!"
"Ecco io ... non so ..."

Le parole de lu Marchese mi infastidiscono mentre mi allontano mi volto e dico a gran voce: "FRATELLO, ACCA C'E' STANNO LE FEMMINELLE NON I SOLDATI! ADESSO AVITE CAPITO? ... E pè San Gennà, chisto je nu tonto eppure non ha capito che ha che fare con i Jargette e so cristiani strani assaje! .... CARULINAAAAAA ..."
Mi avvicino al nostro confessore ed ai miei cognati, Beau mi precede mentre cerco di trattenere Sophie in braccio. "Padre Giacinto, non date retta a Sua Maestà, sta decisamente esagerando! Noi Jarjayes siamo persone a modo ed i soldati al nostro servizio sono uomini scelti, ben addestrati e fedeli"
Osservo i due soldati, anche loro mi guardano, il Re ha insinuato che questi due siano particolari. E se fosse vero? Meglio prendere in mano la situazione! .... Guardo la Contessa e dico: "Madame Oscar, qui urge una benedizione seguita da una processione! Voglio Armand, Vostro Padre e i Vostri cognati! ..."dico ai presenti. "Marchese, Conte, vi voglio tutti qui riuniti entro cinque minuti! Tutti in fila per la processione!"
"Una processione Padre? Non credete che sia ... troppo? E poi, una processione deve essere organizzata, non improvvisata! Vi suggerisco, Padre Giacinto, di accontentarvi di una benedizione dei locali, questa non farà di certo male." Poi accarezzo la mia piccola che continua a dimenarsi nel tentativo di scendere, ormai vuole gattonare appresso a Beau.
"Esigo che al mio seguito ci siano tutti gli uomini della famiglia."
"Dissento! Non Vi permetterò di coinvolgere mio marito o i miei cognati!" rispondo fiera e decisa.
"Forse non avete inteso che in questa caserma aleggia l'ombra del maligno?! Devo essere più chiaro? Sodoma e Gomorra si sono impadroniti di questo posto!"
"State esagerando. E questo è quanto. Ricordatevi, Padre, che Voi siete al nostro servizio, non il contrario" Rispondo fiera e decisa, mentre lo osservo con sguardo tagliente.
"Contessa, Vostro padre mi ha affidato il un compito ed io devo svolgerlo al meglio!"
"Padre, questa è la mia caserma, qui comando io. Fate la Vostra benedizione e non domandate altro. Questo è un ordine."
"Oh ma ... Madame occupateVi di Vostra figlia, io invece mi occuperò delle anime!" guardo gli uomini che mi sono di fronte, ordino: "Conte, Marchese, seguitemi!"
"Ecco noi .... "
"Noi restiamo qui, a disposizione del Generale Jarjayes, nostra cognata intendo!"
"Cosa?! E va bene, non ho bisogno di nessuno per impartire la benedizione in questo posto!" tiro fuori il rosario dalla tasca, sollevo il braccio e comincio a fare il segno della Croce mentre dico le preghiere e mi aggiro per la caserma. "In nome de Pather ed Fiilis ed Spiritus Snti ..."


Carlo e i cuginetti sono appostati dietro una colonna e dice: "Eccolo ... sta arrivando!"
"Faremo un bello scherzetto a Padre Giacinto ih ih ih ..."
"Spero che non ci scopra ..."
"Loulou, tu devi tendere la corda dall'altra parte mentre io la tirerò di qua, così il frate inciamperà e cadrà! Ih ih ih ..."
"Si ma ... Odette, devi aiutarmi, da sola non posso farcela."
"Arrivo!"
"Carlo sei pronto?"
"Si, si ... e voi?"
"Anche noi!"
"La corda la dobbiamo tendere quando sarà qui altrimenti si accorgerà e lo scherzetto non funzionerà!"
"Si, abbiamo capito. Eccolo è qui!"

Continuo ad aggirami per i corridoi della caserma, continuo a recitare le preghiere e benedico tutti i posti che vedo. Sto per svoltare l'ultimo corridoio quando all'improvviso sento qualcosa impicciarsi tra le mie vesti, perdo l'equilibrio, cado in malo modo, il viso si schianta al suolo, batto violentemente la bocca il maso, sento un forte dolore al petto. "ARG ...." non riesco ad alzarmi, non riesco a chiedere aiuto ....



Sento un urlo provenire dal corridoio, osservo i miei cognati, spaventati. "Charles, Maxime ... meglio andare a vedere!" Cerco di uscire rapida dalla stanza ma la pancia, cresciuta di colpo, mi limita nei movimenti.
"Cosa succede?! Cos'era questo tonfo?"
"Charles, per cortesia tieni Sophie. E tu Maxime, porgimi il braccio, questa pancia inizia a rallentarmi troppo!" Porgo Sophie nelle braccia di Charles, mi aggrappo a Maxime e lo trascino letteralmente nel corridoio, dietro il nostro Beau che corre abbaiando verso la fonte di tutte queste grida.
Svoltiamo l'angolo e vediamo il nostro frate a terra, in mezzo al passaggio. Oltre alle urla di Padre Giacinto sento delle risate, provenire da dietro le colonne. "Cosa diavolo sta succedendo?!"
Beau salta veloce oltre il frate, che giace a terra con la tonaca attorcigliata alle gambe, e raggiunge la fonte delle risate.
"Beauuuu!!! Così ci farai scoprire!"

Li raggiungo e mi rendo conto che i miei nipoti hanno combinato l'ennesimo guaio. "Scoperti!" sentenzio decisa mentre li osservo uno ad uno.
"Ahhh la cuginona ... viaaaa scappiamo!" Dico mentre corro insieme alle mie cuginette.
Raggiungo mia cognata, mi rendo conto che tra le pesti c'è anche mia figlia Marguerite. "MARGUERITE!! QUI, SUBITO!" urlo con tono deciso, o almeno per quello che riesco a fare, mentre Sophie mi sfila la parrucca e la getta a terra. "Oscar, tua figlia detesta le parrucche!"
"Non le sopporta!"
Sophie starnutisce poi ride e butta a terra la parrucca di Charles.
"Ah ah ... mi dispiace Charles, ma quelle pesti sono ormai scappate e Sophie ... perdonala, è ancora piccola!"
Padre Giacinto con un fil di voce sussurra: "Il Re ha ragione, questo è un posto di perdizione ... arg ... che dolore!" mi tocco i denti. "Per fortuna che non si sono spezzati ..." mi tocco il naso. "E' tutto intero ... Ah che male e che botta! ... Tutta colpa di quei ragazzi indisciplinati e pensare che uno di loro è il figlio di un ex Cardinale! ... Ohi ... ohi ... povero me!"







Siparietto, il Generale arrabbiato

Terry: "Bene chiudiamo con l'intro? Siamo a 20 pagine."

Aizram: "Ma possiamo anche chiudere con l'inaugurazione della fogna, il resto nel prossimo capitolo."
Terry: "No!"
Aizram: "Perchè?"
Terry: "Abbiamo promesso nello scorso siparietto che avremmo scritto del salto temporale. Sono di parola."
Aizram: "Ok."
Terry: "Aspetta, dobbiamo rimettere tutto in discussione ..."
Aizram: "Spiegati!"
Terry: "Ecco ... penso che non sia successo nulla durante il soggiorno della truppa Jarjayes in caserma."
Aizram: "Quindi?!"
Terry: "Quindi dobbiamo rimandare il salto temporale nel prossimo capitolo."
Aizram: "Uhm ... quando lo scoprirà il Generale!"
Terry: "Ma Aizram così com'è non va bene."
Aizram: "Si, io l'avevo detto ma tu hai insistito ..."
Generale: "EHI NON FATE SCHERZI! AVEVATE PROMESSO!"
Terry: "Coff coff ... si, avete ragione ma ... giuro che il prossimo capitolo verrà pubblicato molto presto perché è quasi tutto scritto. Parola di Arpia!"
Generale: "Ma quale parola!? E Voi madamigella parlate!"
Aizram: "Questa volta IO sono innocente ... come una neonata! Prendetevela con Madame!"
Terry: "COSA?!"
Aizram: "Ma la responsabilità è tua! Io ti ho solo ... seguita!"
Terry: "Ma per favore! Certo che è comodo scaricare la colpa su di me!"
Aizram: "Certo ... molto! Ih ih ih!"
Generale: "Litigate? Ad un passo dall'arrivo del mio François? AH NO!!! NON ORA!!!"
Terry: "Sono stanca di essere colpevolizzata, non è giusto! Sai che faccio mia cara Aizram?! Io depongo la piuma, non scrivo più!"
Generale: "COSA? NO NO NO NO NO!!! VOI NON POTETE! NON ORA!!! PRIMA ... PRIMA DATEMI IL MIO FRANÇOIS!!!"
Terry: "Generale, ormai abbiamo scritto troppi capitoli ed io sono stanca quindi, mi arrendo, vado in vacanza anzi dichiaro bancarotta! Tanto è sotto inteso che nascerà François. Addio!"
Generale: "Ferma qui!! Altolà! Non osate!! Io potrei .... potrei .... obbligarvi con la forza a terminare la mia storia!!"
Terry: "Terminare?! Ma è già terminata!"
Generale: "Come sarebbe a dire??!!"
Terry: "Dico che sono stufa di essere chiamata Arpia e di essere addossata ogni responsabilità! ... Generale arrangiateVi!"
Generale: "Ma ma ma ..... mia cara, adorata, deliziosa Madame Terry ... Senza di Voi ... ecco ... questa storia non avrebbe mai avuto luce ... Voi siete ... amorevole, deliziosa, cara, gentile e .... ecco ...."
Terry: "Vi sbagliate! Questa storia non avrebbe luce se Aizram non avesse avuto l'idea, io non c'entro!"
Generale: "Ma senza di voi ... non saremmo qui, ora e adesso!"
Terry: "Aizram parla! Di qualcosa!"
Aizram: "Non voglio certo intromettermi tra te e la nostra creatura. E poi devo ammetterlo, vederlo supplicarti è assolutamente appagante!"
Generale: "Ehm?! Quindi Voi Vi rallegrate delle mie disgrazie!?"
Aizram: "Ovvio!! Ih ih ih!"
Terry: "ASPETAAAAAAA HO PERSO LE ICONE DEL PC ... NON SO COME COPIARE."
Generale: "ECCOLA LA', CHE HA COMBINATO UN ALTRO DISASTRO!"
TERRY: "NON STO SCRIVENDO IL SIP, SONO NEI GUAI
Aizram: "L'ho capito, ma sfrutto la situazione. anche perchè non ho capito cosa avresti perso ..."
Terry: "NON SO COME ANDARE SUL FILE ...VAI SU WATTZAP."
Aizram: "Premi contemporaneamente alt e esc.
Terry: "FATTO! Sei un genio del trabiccolo! E' tutto ok!"
Generale: "Uhm ... visto che avete risolto adesso parliamo di cose serie! Quando scriverete il prossimo capitolo?"
Aizram: "Beh, ovviamente dopo avere pubblicato questo, Generale!"
Generale: "Oh bene! E spero che Madame non faccia capricci da star!"
Terry: "Ma come Vi permettete! Siete un ingrato!!"
Generale: "Ma se prima avevate detto che non volevate più concludere!"
Terry: "Ovvio!! Voi mi avete maltrattata!"
Generale: "IO?!!!"
Aizram: "BASTA!"
Generale: "Giusto, basta! Veniamo alle cose importanti!"
Terry: "Uff ... e quali sarebbero?"
Generale: "FRANÇOIS!!!!"
Terry: "E' nel ventre di Vostra figlia."
Generale: "Lo voglio qui, tra le mie braccia!!!"
Terry: "OHHHH Forza Aizram, rimettiamoci al lavoro!"
Aizram: "Certo Terry, la mia piuma è sempre pronta e dispettosa! Ih ih ih!"
Generale: "Forza, forza donzellette a lavoro! E datemi il MIO François! Ih ih ih ..."
Aizram: "Semmai il François di Oscar e Andrè!"
Generale: "Il François di Oscar e André! PRESTO A LAVORO, ARPIE!"


Jolanda: "Vorrei vedere il piccolo François, a chi somiglierà questa volta ad Oscar la sua bella madre o ad Andrè il suo bel padre.....
Generale: "Tutto suo nonno, madame. Sarà il mio ritratto."
Elektra: "Topi, la fognatura, i dispetti di Oscar. Non ci si annoia mai🤣🤣🤣🤣..."
Generale: "Vi assicuro che io ne mi annoio e tanto meno mi diverto! Da quando le Arpie sono entrate nella mia vita, non ho un attimo di pace!"
Elektra "Sinceramente non mi dispiace, mi diverto così tanto!"
Generale: "Grunt ..."
ValeAlcazar: "Non solo il Generale e gli altri hanno dovuto lasciare il palazzo ma le peripezie non sono finite."
Generale: "Grunt ..."
Lupen: "Questa volta Girodelle hai dato una bella lezione a tua sorella che mira sempre ad André."
ValeAlcazar: "Bravo Victor, finalmente ha messo al suo posto Monique..."
Elektra:"Concordo. Bravo Girodelle che hai ammanettato e sistemato tua sorella sulla carrozza, così non potrà più saltare addosso ad André."
Girodelle: "Tigre, Madame Lupen, Madame ValeAlcazar, con le gemelline che non fanno che piangere, sporcare e puzzare e mia sorella che è una squilibrata, sto impazzendo!"
Elektra "Su su Girodelle, coraggio! ... Ferdinando!"
Ferdinando: "Uhm ... Tigre, sono qui! Ohhh ma che bella Signurina che siete! Ahhhh ..."
Carolina: "Uè Ferdinà, non vorrai mica provarci anche la Tigre?!"
Ferdinando: "No no ma cosa vai a pensare?"
Carolina: "Ho visto il tuo sguardo da puorc e il baffo libidinoso ..."
Elektra "Regina Marguerita state tranquilla, se lu pourc osa solo a provarci con me, gli do una bella bastonata là!
Ferdinando: "NOOOO ... Con permesso! .... SCAPPOOOO ..."
Elektra"Che Re insignificante siete. Per una piccola ustione state facendo una tragedia."
Carolina: "Avete visto che razza di di marito che mi ritrovo? Oh povera me, mi ha messa incinta ancora!"
Elektra "Eh ma anche Voi!"
Carolina: "Ahhh ero impazzita, ero priva di intendere e di volere ..."
Aizram: "Maestà, Voi volevate, volevate! Ih ih ih ..."
Carolina: "Scusate, ma sta piangendo Gennarino. Con permesso!"
Elektra "Oscar!"
Oscar: "Tigre ..."
Elektra "Ma come puoi pensare una cosa del genere su André! Non ti ha mai tradita, nemmeno quando non lo consideravi come uomo, ma solo amico, figurarsi ora che è Tuo Marito."
Oscar: "Eh ma come si dice: uomo avvisato è mezzo salvato! Ih ih ..."
André: "Oscar!"
Oscar: "André! Ah ah ah ..."
Elektra 🤣🤣🤣🤣 Oscar sei tremenda. Ha dato le fasce sporche di Sophie al Generale 🤣🤣🤣🤣
Oscar: "Beh ... cosa ho fatto di sbagliato?! E poi mio padre deve smettere di assillarmi!"
Generale: "Io non assillo nessuno!"
Tutti: "Ah ah ah ..."
Lupen: "🤣🤣 Non riesco a pensare cosa può succedere ora in quella caserma con tutta la famiglia Jarjayes al completo ,prevedo ancora guai e notti insonni per tutti🤣🤣
"Sccc non distogliete le Arpie dal darmi il mio erede!"

Avventura sulle Alpi - parte secondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora