Un castello infestato

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Un castello infestato

E' passata una settimana dal duello a scacchi, non ho assistito allo scontro ma dal racconto che mi ha fatto mio padre deve essere stato piuttosto divertente. Una settimana in cui Charles ha deciso di farsi rispettare da Joséphine .... abbandonando la stanza coniugale! Si è chiuso in una stanza dove pare stia scrivendo, leggendo e non si sa bene cos'altro. L'unica cosa certa è che lavora. Permette solo agli uomini di casa di entrare ....
"Andrè, tu sai cosa sta facendo Charles?" Domando mentre passeggiamo nel boschetto che costeggia la Dora, con la nostra Sophie in braccio e Beau al seguito.
"Uhm .... in verità ...."
"Lo sai!!! Lo sai e non vuoi dirmelo?!!" Domando irritata e sconcertata.
"No no ..... è che .... ho promesso Oscar!"
"Promesso cosa? André suvvia, lo sai che puoi dirmi tutto."
"Lo so .... ma tu sai tenere un segreto ... soprattutto con tua sorella?!"
"André ma cosa dici?! Non puoi parlarmi in questo modo!"

Osservo Oscar, sta iniziando a indignarsi per la mia domanda. Temo proprio che dovrò arrendermi e raccontarle quello che so.

"E va bene .... dunque, Charles sta prendendo dei ... contatti per ampliare i suoi affari ... anzi dovrei dire i nostri affari, visto che coinvolge l'intera famiglia. Vuole ricordare alla moglie che ha un ottimo cervello .... e fiuto per gli affari!"
"Povero Charles! ... Ha ragione ad essere arrabbiato, mia sorella l'ha sempre trattato come ... come ..."
"Come un oggetto sessuale! E perdona la franchezza!!" Scoppio a ridere alla vista di Oscar che arrossisce appena.
"Andrè!"
"Dimmi!"
"Io ... ecco ... oh meglio cambiare discorso. Dimmi, a cosa collaborerai con Charles?"
"Commercio di tessuti! E' riuscito a vendere le stoffe prodotte dal nostro setificio .... ora sta organizzando il trasporto ... devo ammettere che è piuttosto dotato. Il problema è tua sorella .... ogni cinque minuti va a bussare alla sua stanza!! Ah ah ah ah!"
"Le apre?"
"Ovviamente no! Intende resisterle il più a lungo possibile .... è già una settimana che vivono in astinenza ...."
"Ah ah ah ah ... Povera Jo ... ah ah ah ... scusami André ma è impossibile non ridere ah ah ah ..."
"Beh ... non posso darti torto! Dimmi Oscar .... stai bene? Mi sembra che questa gravidanza ti dia meno fastidi, o mi sbaglio?"
"Ho l'impressione di non essere nemmeno incinta, a volte penso che non sia nemmeno vero ah ah ah ..."
"Ma ... stai ancora nei tuoi soliti pantaloni? O li hai già allargati?!" Domando incredulo.
"Uhm ... li ho allagarti appena ma nulla di rilevante."
"Uhm ... ti amo Oscar ... ma promettimi che non sarò mai solo l'oggetto dei tuoi desideri! Ah ah ah ah!"
"Tu sei tutto per me: il mio amore, il mio compagno, il mio confidente e il mio oggetto del desiderio ah ah ah ..."
"Oscar!!! Ah ah ah ah ah!! Ehi ... dove sta correndo Beau? Accidenti .... questo esserino ci fa correre come dei matti!!! Beau!!!!" Urlo nel tentativo di fermalo mentre si getta un mezzo a fango e foglie.
"Oh no! Ora dovremo lavarlo! Guarda in che stato si è ridotto!!!"
Mi avvicino al mio cagnetto, mi piego sulle ginocchia e sussurro: "Beau ma cosa hai combinato?! ... André, non ci resta che pulirlo."
"Credo che dovremo proprio fargli un bel bagno! Cosa dici, rientriamo al castello?"
"Non abbiamo scelta."
"Allora andiamo ...." Aggiungo mentre prendo per mano mia moglie e ci avviamo verso la nostra casa, adoro passeggiare con lei, tenendola per mano. La vedo sorridere, leggera e allegra.

Stiamo rientrando quando vediamo arrivare una carrozza nera, trainata da alcuni cavalli, che entra decisa nel cortile del castello.
"Andrè ... hai visto lo stemma di quella carrozza?"
"E' lo stemma papale!"
"Spero che non siano guai ... in fondo abbiamo ancora i monaci sotto chiave .... su, andiamo a vedere!" Aggiungo afferrando la mano di mio marito ed iniziando a correre verso l'ingresso del castello. Attraversiamo di corsa il cancello e vediamo la carrozza fermarsi proprio davanti allo scalone d'onore, dopo avere attraversato il nostro bellissimo giardino, in cui diversi garzoni si stanno adoperando per tagliare l'erba.
La carrozza si ferma, il rumore ha attratto l'attenzione di diverse persone. Michele corre verso lo sportello, sistema il predellino e apre.
Vediamo uscire un uomo con indosso una lunga veste scarlatta ed una inconfondibile papalina in testa. Scende con attenzione dalla carrozza, si sistema la veste mentre i nostri nipotini corrono come dei matti.

"Loulou guarda!"
"Marguerite guarda che strano vestito!"
Carlo continua: "Sembra un morto che cammina! ... Reynier, quell'uomo sembra uno spaventapasseri..."
"Secondo me .... deve essere uno di quegli uomini che vivono chiusi nelle biblioteche .... guarda che pelle bianca che ha!!"
"Somiglia a un fantasma!"
"Io dico che sembra un morto!"
"Ma no! I morti mica camminano! E poi guardate Michele ... gli sta facendo l'inchino!"
"Eh?! ... Su presto, andiamo a vedere!"
"Muoviamoci!!"

Avventura sulle Alpi - parte secondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora