Capitolo 1

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Autunno, giorno 1...

Un altro Autunno era iniziato,

i giorni sono come altri per il lupo solitario, vagava per le foreste,

senza avere una meta.

"Devo trovare un posto per trascorrere la notte" pensò il lupo.

Ora mai si rese conto che doveva trovare un rifugio anche per poter sopravvivere al prossimo rigido Inverno.

Qualche miglio di distanza, si imbatté in una grotta, in mezzo alla radura del bosco.

Il solitario diede un'occhiata attorno, cercando di captare ogni singolo rumore che echeggiava nel buio della notte.

Niente, il nulla, solo fruscii dettati dal lieve vento, sentiva il suo respiro pesante, tremava leggermente cercando di riscaldarsi.
il manto luccicava lievemente dal bagliore leggero della luna piena.

Era grande, illuminava con i suoi raggi pallidi su tutto il bosco.

A fare compagnia al giovane lupo erano gli scricchiolii delle foglie secche,

in procinto di morire.

Gli occhi glaciali saettavano tra le pareti della grotta, decidendo che era il posto adatto per nascondersi per qualche giorno.

"Spero di non trovare sorprese nei paraggi." sbuffò alzando gli occhi al cielo.

Un passo alla volta, con silenzio, si addentro, accucciandosi vicino alla fresca parete rocciosa e passò la notte, la dentro, avvolto nell'oscurità. 
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Grasse risate, solo questo sentiva tra le celle buie.

Risate viscide che provenivano da quella stanza.

Il corpicino tremava,
non per il familiare gelo del luogo, ormai non soffriva più.

Tremava la creatura dal terrore.

<<Ora è il tuo turno, mostro!>>

La voce cavernosa, rovinata dalle troppe sigarette diedero i brividi alla piccola mocciosa.

I passi pesanti echeggiavano, avvicinandosi sempre più alla sua misera cella.
Urla e pianti.
Solo urla e pianti.
Ma non servivano a salvare la piccola creatura dalle grinfie di quei uomini.

<<No, vi prego, basta!>>

Urlò, tentando di mimetizzarsi tra le pareti sporche.
Le mani la raggiunsero, aggrovigliando il gracile corpicino, dove venne risucchiato dal buio di quell'inferno.

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Il lupo solitario sollevò di scatto la testa, cercava di ricordare dove fosse.

Si rese conto che era nella sua nuova tana.

Ormai era il mattino seguente, la bestia calmò il battito del suo cuore, rallentando il respiro.

Scosse la testa come a voler cacciar via lo stress.

Il lupo si alzò e uscii dal luogo che aveva fatto compagnia durante la fresca notte.

Accompagnato dal cantare degli uccellini,
Si guardò attorno e si mise a stiracchiare, cercando di ammorbidire i muscoli freddi.

Fece un lieve sbuffo.

Lo stomaco del lupo cominciò a borbottare, spronandolo a trovare cibo.

"ho bisogno di mangiare" pensò

Il solitario emise un sospiro breve, sperando di trovare almeno qualcosa da sgranocchiare.

Guardò oltre la coltre scura della foresta, cercando di individuare qualche movimento.

Alla fine, prese coraggio e si avventurò nel fitto bosco.

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