Daryl era seduto da solo nel suo ufficio, nella Casa del Branco,
intento a esaminare alcuni fascicoli aziendali.Un leggero e delicato bussare interruppe il flusso di concentrazione e di pensieri del giovane Alpha.
Daryl alzò lo sguardo dalla pila di documenti sulla scrivania, fissando la porta.
L'espressione sul suo viso si addolcì leggermente mentre esclamò piano:
"Entra".La porta dell'ufficio si aprì lentamente e delicatamente, e il delicato profumo dei prati fioriti e profumati inondò dolcemente la stanza.
Una bella figura femminile, poco meno sulla cinquantina che non le dimostrava per nulla, alta e snella, ma dotata di un'eleganza così regale che avrebbe fatto invidia alle regine dei Tempi Dimenticati: Amneris,
nonché Hyr del Branco e ex Máni.I suoi dolci e sorridenti occhi color smeraldo, contornate da leggerissime rughe, fissavano il suo giovane primogenito, tecnicamente la sua versione maschile.
Il volto di Daryl si illuminò alla magnifica figura che entrava e riconobbe sua madre: i suoi occhi avevano la stessa tonalità di caldo smeraldo dei suoi. "Madre", disse, con un sorriso che gli disegnava gli angoli della bocca mentre si alzava dalla scrivania,
"Cosa ti porta qui?".Amneris sorrise dolcemente al figlio, unì le mani inanellate sul grembo,
"Ciao caro mio, non posso andare a trovare uno dei miei amati figli?" Parlò con un tono caldo, materno e gentile, ma con un leggero accenno di divertimento.Daryl ridacchiò piano alla domanda della madre, ricambiando il suo caldo sorriso. "Certo, sei la benvenuta quando vuoi, ma ho la sensazione che ci sia qualcos'altro di cui vuoi parlare..." Mentre parlava, fece cenno alla madre di sedersi in un divanetto in pelle color rossiccio, evidentemente interessato dalla sua visita inaspettata nel suo ufficio, anziché da qualche parte della Grande Casa o fuori, nei giardini, come erano soliti a chiacchierare assieme alle sue due sorelle minori.
La madre sorrise con aria complice, suo figlio la conosceva così bene come se fosse un libro aperto, e valeva anche per suo marito, il Fenrir, e le altre due figlie, Leah e Cassandra.
"Hai ragione, tesoro mio. Sono qui perché sono preoccupata per te." Sussurrò con grazia, calma ma con apprensione.
Daryl corrugò la fronte mentre ascoltava le parole di sua madre.
Poteva percepire la preoccupazione nella sua voce e sapeva che la sua visita era più di una semplice chiacchierata.
"Cosa ti passa per la testa, mamma?" chiese, sedendosi di nuovo dietro la scrivania e dedicando alla madre la sua completa e indivisa attenzione.
Amneris sospirò dolcemente e spostò per un attimo lo sguardo fuori dalla finestra prima di tornare sul figlio.
"Sono preoccupata per Alison", cominciò, con voce tenera ma piena di preoccupazione,
"Con la situazione di quell' intruso che vaga per le nostre terre senza mai essere visto o preso e la ricomparsa dei cacciatori dopo anni... mi lascia preoccupata e perplessa".Daryl fissò la madre con la preoccupazione dipinta sul volto.
Aveva sempre cercato di impedire alla madre di preoccuparsi troppo, ma era nella sua natura agitarsi per la sua famiglia e per la giovane Alison, che da mesi viveva con loro dopo che i genitori della corvina avevano lasciato "definitivamente" il territorio.
"Capisco le tue preoccupazioni", disse il giovane, sporgendosi in avanti sulla sedia,
"ma stiamo facendo tutto il possibile per tenere al sicuro il branco, mamma.
Abbiamo raddoppiato le pattuglie e le sentinelle sono in stato di massima allerta. Quanto all'intruso... non so bene cosa pensare, non si fa mai trovare dalle mie guardie".
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The Casting Crown
FantasyUna giovane tenta di dimenticare il passato, ma sappiamo che il passato non và ignorato, il suo presente si intreccerà con persone di cui non si aspettava di avere nel suo cammino. Ci saranno intrecci cosi fitti di cui Lei non potrà mai spezzarli. L...