2.🌷 Fiori d'acciaio

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Uscito di casa, entro in un'altra dimensione.

Una dimensione fredda, squallida, fatta di cemento e circuiti, grigiore e pallore.

Un tuono rimbomba nell'aria e rende il cielo plumbeo ancora più inquietante. Anche oggi probabilmente pioverà, perciò controllo nel mio zaino di avere ombrello e cerata. Muoversi in bicicletta sarà molto dura, se dovesse diluviare, ma non ho alternative.

La bici. La mia fedele compagna. Insostituibile per muoversi agilmente nel dedalo di strade di Nuova Seul e sostenibile per l'ambiente, come sempre fu nei secoli, così lo è ancora oggi, nell'epoca in cui viviamo. Nonostante tutti i mezzi a energia elettrica, quelli ancora inquinanti che è impossibile sostituire, quelli che viaggiano senza conducente e quelli che vengono assemblati sfruttando operai sottopagati e non tutelati, la bicicletta è sopravvissuta al tempo, alle guerre e alle innovazioni tecnologiche.

Ricordo ancora quando me la regalarono i miei genitori. Ero molto piccolo e molto felice. Aveva le rotelle, era rossa fiammante e ho voluto imparare ad andarci immediatamente. Negli anni, crescendo, lei è rimasta piccola e io ho dovuto sostituirla con una più adeguata alla mia età. Tuttavia, la mia prima bici è ancora lì, nel garage di casa, ora riconvertito a laboratorio di lavoro di mio padre.

Un altro petalo che non voglio si stacchi dal fiore della mia memoria.

Indosso il casco e mi metto in sella alla mia Trek Marlin color antracite verso la mia prossima meta.
Stamattina sono destinato ad arrivare in ritardo a lezione, ma non posso saltare l'appuntamento coi miei amici.

Ogni santo giorno, cascasse il mondo, non importa cosa io debba fare o se stia male, vado sempre a trovare loro: la colonia di felini.
Loro vivono a circa un chilometro da casa mia, nella zona industriale del centro della metropoli, in uno stretto e buio vicolo tra la fabbrica di androidi domestici e il colosso di venti piani destinato all'allevamento intensivo di suini e bovini.
Da una parte, si ode il silenzio dei robot umanoidi che attendono di prendere vita; dall'altra, fuoriescono i versi di sofferenza e i lamenti lancinanti degli animali condannati a morte dall'industria della carne.

I freni del mio bolide improvvisato stridono quando arrivo e mi fermo. I miei adorati gatti vivono qui, in quest'area desolata e priva di vita, si rifugiano dietro cassonetti della spazzatura trascurati, sotto camion e auto aziendali, alla ricerca di calore e riparo dalle intemperie.

Io nel mio piccolo contribuisco a portare loro cassette di legno, vecchie coperte, cibo in scatola e croccantini, ma molti di loro negli anni si sono ammalati e non hanno retto alla crudeltà del mondo, che li ha liberati qui con l'intento di derattizzare la città, senza assicurare loro il benessere basilare. I pochi soldi che riesco a racimolare dai miei lavori part-time vengono destinati al loro sostentamento, ma le cure che offro io sono palliative e non potranno mai eguagliare quelle veterinarie, purtroppo assenti.

La Ragazza delle Peonie (Cha Eunwoo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora