Nuovo arrivo in città

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Il ragazzo stava complottando uno dei soliti bottini con la sua gang:
Caleb-" Allora, entreremo nel negozio e io minaccerò la cassiera di darmi i soldi, tu Torch mi coprirai le spalle e tu Gazelle rimarrai a sorvegliare l'entrata, siamo intesi?"-
Torch-" Ricevuto, Cal. Ma il resto della gang che farà?"-
Caleb-" Rimarrà qui, io ho bisogno di tipi duri nei miei furti, non pesi morti o mezze calzette."-
Destra-" Vorresti dire che siamo mezze calzette? È così?"-
Caleb-" Taci Destra, sono io il capo e comando io qui, altrimenti vai a cercarti un posto migliore in cui vivere."-
Sael-" Perderesti i tuoi membri migliori."-
Caleb-" I membri migliori sono Torch e Gazelle."-
Sael-" Bada a come parli."-
Gaiel-" Infatti Caleb."-
Caleb-" Vabbé dai, non annoiatemi con le vostre chiacchiere insulse. Voi due siete pronti?"-
Gazelle+Torch-" Sì!"-
Si incappucciarono, presero le pistole ed uscirono dal loro covo segreto, situato in un vicolo nascosto della città. Era sera, in giro non c'era quasi nessuno, non fu difficile arrivare al negozio:
Caleb-" Che nessuno si muova!"-
Torch-" Tutti a terra! E niente scherzi!"-
Caleb-" Forza, sgancia il bottino!"-
La cassiera gli diede i soldi terrorizzata:
Caleb-" Ragazzi, via libera!"-
Torch+Gazelle-" Ricevuto!"-
Iniziarono a correre, ma la polizia era loro alle calcagna. Accelerarono e corsero verso la periferia: di lì avrebbero preso una scorciatoia per arrivare al covo. Si nascosero e aspettarono che la polizia fermasse le auto e scendesse. Avrebbero ucciso solo in casi estremi. I tre mirarono alle gomme delle auto e dopo pochi colpi erano tutte fuori uso. Un poliziotto si accorse dei ragazzi, ma loro avevano già iniziato a correre tra i vicoli della periferia e ormai erano imprendibili. Arrivarono davanti ad una botola nascosta da scatoloni e lamine d'acciaio alla fine di un vicolo cieco molto stretto. La aprirono e si trovarono in un passaggio ancor più stretto; percorsero cunicoli e cunicoli seguendo una striscia di vernice rossa che Gazelle aveva tracciato quando, da piccoli, si ritrovavano per giocare nel loro covo. Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe diventato la loro casa e, soprattutto, il loro nascondiglio? Si trovarono di fronte ad un muro di mattoni e sopra le loro teste c'era una botola chiusa a chiave:
Caleb-" Sael, Destra, Gaiel, siamo noi!"-
Sael-" Parola d'ordine?"-
Caleb-" CTGSGD"-
La botola si aprì:
Sael-" Bentornati. Com'è andata?"-
I tre salirono e Caleb sbatté le banconote sul tavolino in legno:
Caleb-" Ecco qui."-
Destra-" Ottimo lavoro, Caleb."-
Gaiel-" Sei il migliore, Cal."-
Caleb-" Non per niente sono il vostro capo."-
Sael-" Avrei fatto lo stesso."-
Gaiel-" Certo Sael..."-
Lui si irritò:
Sael-" Cos'hai, tu?"-
Gaiel-" Niente..."-
Si avvicinò a Caleb e gli mise una mano attorno al collo e con l'altra gli accarezzò la guancia:
Gaiel-" ... è solo che lui è molto più figo di te."-
La ragazza baciò il capo della gang:
Sael-" E ti fidi pure di lui! Svegliati, Gaiel!"
Caleb-" Cosa vorresti dire?"-
Sael-" Scommetto che tu... tu..."-
Caleb-" Io...?"-
Sael cercò di trattenersi, ma poi esplose:
Sael-" Scommetto che tu ti faresti tutte le tipe del quartiere!"-
Torch, Gazelle e Destra si guardarono sorpresi e divertiti mentre Caleb si avvicinava minaccioso a Sael:
Caleb-" Cos'hai detto? Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio!"-
Sael-" Lo faccio volentieri! Ho detto che scommetto che tu ti faresti tutte le tipe del quartiere!"-
Caleb incrociò le braccia:
Caleb-" Sei forse geloso?"-
Sael-" Geloso? Io? Ma per favore."-
Gaiel-" Come hai osato, Sael? Dovresti vergognarti."-
Sael-" Sono orgoglioso e fiero di quello che ho detto e ne sono più che sicuro!"-
Caleb si avvicinò sempre di più, lo guardò negli occhi e gli tirò un pugno in faccia. Il ragazzo cadde a terra con la mano sul viso: il labbro inferiore si era spaccato e il sangue che usciva copioso gli aveva sporcato la mano:
Caleb-" Qualcuno ha altro da aggiungere?"-
Silenzio.
Caleb-" Bene, ora esco a fumare, se non avete nulla in contrario."-
Uscì lasciando i compagni dentro. Destra aiutò Sael con un fazzoletto bagnato, Torch e Gazelle se ne andarono per i fatti propri e Gaiel stava a guardare:
Destra-" Grazie per l'aiuto, sai?"-
Gaiel-" Tsé, non doveva osare tanto. È solo uno stolto."-
Qualcosa si spezzò in Sael; non sapeva cosa gli prendesse, fu come se una parte di sè scomparisse, come se il suo cuore avesse iniziato a battere più lentamente. Intanto Caleb era fuori con una sigaretta accesa tra le dita. Guardava il quartiere in un punto nascosto del vicolo; un tizio in bicicletta che passava perse il giornale. Il ragazzo lo raccolse senza farsi vedere e tornò all'uscita del covo: in prima pagina c'era la notizia dell'arrivo in città di un nuovo riccone e della figlia adottiva. Si sarebbero stabiliti in una villa non molto lontana da lì. Lesse che l'uomo aveva molti possedimenti di giacimenti d'oro, argento, rame e petrolio e guadangava soldi a palate. Solo a leggere gli venne l'acquolina in bocca. Tornò dentro e fece leggere l'articolo agli altri:
Gazelle-" Scommetto che vuoi arraffare qualcosa, vero?"-
Torch-" Non sarà facile, ma se ci riuscissimo diventeremmo ricchi!"-
Destra-" Già, sarebbe bello."-
Gaiel-" Ovviamente Caleb ci riuscirà, vero capo?"-
Caleb-" Anche a occhi chiusi."-
Sael-" Pf, ma sentilo..."-
Lo ignorarono tutti:
Caleb-" Domani escogiterò un piano. Vedrete che riusciremo a rubare qualcosa..."-

La ragazza che leggeva gli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora