Sta correndo tra le nuvole

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Cammy sobbalzò e non riuscì a trattenersi:
Cammy-" CALEB!!!"-
Salì la scaletta e uscì. Corse in una direzione a caso, ma sentiva che era quella giusta. Poi vide la scena e si sentì morire:
Cammy-" CALEB!"-
Corse piangendo verso di lui e gli si inginocchiò davanti terrorizzata. Poi ci cadde sopra a peso morto; lui, il ragazzo che era riuscita a cambiare e la persona a cui teneva più di ogni altra, era lì, sotto i suoi occhi azzurri, in una pozza di sangue, morto. Non poteva fare niente. Ormai era troppo tardi. Caleb l'aveva lasciata. Per sempre. Non si sarebbero mai più guardati negli occhi, non avrebbero mai più litigato, non avrebbero più parlato a mezzanotte seduti sul cornicione di un palazzo. Non più:
Cammy-" No, no, NO! PERCHÉ? PERCHÉ!"-
Gli mise una mano dietro la schiena e gli alzò il busto stringendo forte quel corpo a sè. Sperava che, in qualche modo, Caleb potesse sentire che lei si preoccupava per lui. Anzi, era certa che la sentisse, ovunque si fosse trovato. Il sangue si cosparse sulla mano destra della ragazza, quella che reggeva la schiena, e intrise la T-shirt bianca molto costosa che il padre adottivo le aveva comprato. Lo guardò negli occhi: erano chiusi, e se li avesse aperti non avrebbe trovato altro che il nulla più assoluto. I suoi occhi, i suoi bellissimi occhi dal colore verde-grigiastro si erano spenti per sempre. Non sarebbe mai più sobbalzata, non avrebbe mai più avuto un sussulto al cuore quando avrebbe guardato quei due occhi maledettamente belli. Ormai, lui era morto. Arrivarono anche gli altri ragazzi. Gaiel non ebbe il coraggio di guardare e si mise a piangere tra le braccia di Sael insieme a lui, Torch e Gazelle piangevano e persino a Destra sfuggì qualche lacrima. Ma Cammy era quella più disperata di tutti. Strinse ancora di più e immaginò che lì ci fossero solo loro due. Ascoltava i rumori nei dintorni: i ragazzi che piangevano. I suoi singhiozzi soffocati. E il suo cuore, il suo piccolo cuore frantumato che batteva fortissimo per la disperazione. Con un filo di speranza poggiò l'orecchio al petto insanguinato di Caleb, non le importava che il sangue le avesse sporcato l'orecchio e qualche ciocca di capelli: non sentiva nulla. Pianse ancora più forte, senza mai staccarsi da quel corpo ormai pallido. I poliziotti fuggirono, lasciandosi un omicidio alle spalle:
Cammy-" Caleb... perché mi hai lasciata... torna a prendermi e portami con te, ovunque andrai... ti seguirò come un'ombra..."-
Il cuore le faceva male. Ancora poco e sarebbe morta anche lei:
Gaiel-" Andiamo a chiamare un'ambulanza!"-
Gazelle-" Ma... lui è..."-
Gaiel-" Dobbiamo provare a fare qualcosa. Dobbiamo."-
Destra-" Ma come? L'unico telefono disponibile è troppo lontano!"-
Torch notò che un poliziotto aveva perso il telefono satellitare. Lo afferrò:
Cammy-" No... Non farlo..."-
Si alzò in piedi:
Cammy-" Ormai lui non c'è più. Che speranze abbiamo di rivederlo? Nessuna. Se n'è andato per sempre e non tornerà mai più indietro."-
Si accasciò a terra mettendosi le mani sporche di sangue sul viso:
Cammy-" Sta già correndo tra le nuvole..."-
Tutti piansero. Cammy non poteva accettare una cosa del genere. Voleva credere che tutto ciò che stava accadendo davanti ai suoi occhi fosse solo un incubo. Un orribile incubo. E che quando si sarebbe risvegliata avrebbe trovato lui, Caleb, appoggiato al muro, con le braccia incrociate e la cresta castana sul viso, a guardarla con un occhio chiuso e uno aperto, per farle gustare la bellezza di quei suoi occhi grigiastri sin dal primo attimo della giornata. Come poter immaginare una cosa simile, se l'odore di sangue si sentiva fin lì?
Sael si avvicinò a lei e le mise una mano sulla spalla:
Sael-" Ascoltami Cammy: stiamo cercando di pensare che ci sia ancora una speranza. Non farti divorare dal dolore e dalla paura. Dobbiamo tentare."-
Cammy-" E... E se non funzionasse?"-
Lo guardò negli occhi: era irriconoscibile con quella tristezza addosso:
Sael-" Almeno riposerà in pace."-
Cammy pianse ancora, ma annuì:
Cammy-" Chiamate. Sbrigatevi!"- Senza aspettare altro Torch chiamò l'ospedale:
Torch-" Pronto? Hanno sparato ad un ragazzo, è in fin di vita, FATE PRESTO!"-
Centralinista-" Ok, arriviamo subito! Ci dica dove si trova!"-
Torch-" Ehm... Market Street, di fronte al supermercato!"-
Centralinista-" Arriviamo!"-
I ragazzi si affrettarono a portare Caleb davanti al supermercato. Pochi minuti dopo giunsero sul luogo i soccorsi:
Infermiera-" Eccoci!"-
Cammy-" Fate presto!"-
Infermiera-" Ma... come mai non c'è sangue qui intorno?"-
I ragazzi si guardarono impallidendo:
Infermiera-" L'avete portato..."-
Notò che le gocce avevano formato un percorso che veniva dal vicolo:
Infermiera-"... da lì!"-
Poi li osservò meglio e impallidì:
Infermiera-" Ma voi siete..."-
Gazelle-" Sì. Siamo noi."-
La donna parve esitare, ma poi affermò decisa:
Infermiera-" Non importa! C'è un ragazzo con la vita appesa a un filo e non ho intenzione di essere la persona a porne fine!"-
Detto questo prese la barella e invitò gli altri infermieri a muoversi. Caricarono il ragazzo e partirono a sirene spiegate. I ragazzi si misero a correre a perdifiato dietro al veicolo e quando qualcuno si fermava qualcun'altro gli prendeva la mano e ricominciavano a correre insieme. Arrivarono all'ospedale e seguirono gli infermieri che trasportavano su un lettino il ragazzo. Lo portarono in sala operatoria:
Cammy-" Cosa gli farete?"-
Infermiera-" Ha un gravissimo trauma toracico e un arresto cardiaco, ma se lo operiamo subito potrebbe avere qualche possibilità. A dir la verità mi sorprende il fatto che sia ancora vivo."-
Gazelle-" Quanto ci vorrà?"-
Infermiera-" Sicuramente più di sei ore."-
Detto questo chiuse la grande porta della sala operatoria e l'insegna luminosa sopra di essa si accese, segno che la sala era occupata. I ragazzi si sedettero sulle sedie proprio lì di fronte e aspettarono. Passarono ore che parvero giorni, avevano perso il senso del tempo, che sembrava essersi fermato. Non cenarono; non ne avevano il tempo. Se fosse successo qualcosa avrebbero voluto esserci. Cammy guardava continuamente l'orologio: segnava le nove e mezza. La ragazza si mise le mani sul viso:
Cammy-" Non è possibile..."-
Gazelle le si avvicinò:
Gazelle-" Dai, non ti preoccupare. Caleb è forte, vedrai che si salverà."-
Torch-" Ha ragione. E poi, se non ci fosse più niente da fare, sarebbero usciti da un pezzo, non trovi?"-
Cammy-" Forse... Forse hai ragione tu..."-
Torch-" Ne dubiti? Certo che ho ragione io!"-
Lo guardarono male:
Torch-" Che c'è?"-
Sael-" Quello che Torch voleva dire è che... se è ancora lì dentro vuol dire che lo stanno operando e che tutto sta andando bene."-
Destra-" Ce la farà. Questo è poco ma sicuro."-
Gaiel abbracciò l'amica:
Gaiel-" E noi ci saremo sempre."-
Cammy ricambiò l'abbraccio. Non riusciva a immaginarsi una vita senza di loro. Non voleva. Non doveva. Passarono altre ore e tutti si addormentarono. Tutti tranne Cammy che stava sull'attenti come un soldatino; osservava l'insegna luminosa, sperando che si spegnesse. Sarebbe stato il segno che Caleb poteva essersi salvato. Pochi istanti dopo l'insegna si spense:
Cammy-" Ragazzi, svegliatevi!"-
Loro obbedirono e quando videro l'insegna spenta si accesero definitivamente e si avvicinarono alla porta, dalla quale uscì l'infermiera:
Cammy-" Allora?"-
Infermiera-" Beh..."-
Si tolse gli occhiali:
Infermiera-" All'inizio è stato difficile. Pensavamo fosse già morto. E invece..."-
Si spostò per far passare i colleghi che stavano trasportando il lettino con il ragazzo sopra:
Destra-" Lui è..."-
Infermiera-" È sopravvissuto, ma... Non sappiamo quando e se si risveglierà. Mi dispiace, ragazzi."-
Quelle parole avevano colpito particolarmente il cuore di Cammy: in pratica, non era morto, ma se ne sarebbe andato presto? O sarebbe continuato a vivere dormendo?:
Infermiera-" Ora lo porteranno in rianimazione. Prego, seguitemi, sarete affamati, immagino..."-
Cammy-" Posso seguirla fino alla sala?"-
Infermiera-" Mmh... e va bene, ma vieni solo tu."-
Una volta arrivati in rianimazione portarono la barella in una stanza buia e uscirono, ma Cammy rimase seduta lì con lui. Non aveva per niente fame. Aveva fame solo di lui, del suo modo sfacciato di parlare, del suo rarissimo sorriso... e di quegli occhi maledettamente belli. Probabilmente non avrebbe mai più visto o sentito nessuna di quelle cose
Gli altri ragazzi erano in mensa e parlavano con la donna:
Infermiera-" Volete farmi compagnia mentre mangio?"-
Gaiel-" Grazie mille, signora."-
Si sedettero tutti allo stesso tavolo e mangiarono insieme:
Infermiera-" Quindi voi vivete... in un tombino?"-
Torch-" Beh, sì..."-
Tutti abbassarono lo sguardo:
Infermiera-" Ma la ragazza... è la figlia di Travis?"-
Sael-" Beh, sì, è lei. Ha deciso di vivere con noi perché dice che le stiamo dando tutto ciò che non ha mai avuto. Dice anche che preferisce il tombino che la villa."-
Infermiera-" Le tue parole mi colpiscono. E va bene, ho preso una decisione."-
Si alzò in piedi:
Infermiera-" Potete stabilirvi qui."-
Sael-" Cosa?"-
Infermiera-" Non scherzo. Riserverò delle stanze per voi e pranzerete in mensa."-
Destra-" Ma..."-
Gazelle-" Sa che sta correndo un grosso rischio?"-
Infermiera-" Sì, lo so. Ma non posso farmi condizionare dal fatto che vivete per strada e che siete spesso armati. Avete bisogno di una casa, e io ve la darò."-
Gaiel la abbracciò:
Gaiel-" Grazie mille."-
Infermiera-" Figuratevi. Ora seguitemi, è ora di dormire."-
Li accompagnò in una grande stanza con sette letti e invitò ognuno a scegliere il proprio. Dopodiché andò a cercare Cammy per invitarla a farsi una doccia e darle degli abiti nuovi e puliti, gli altri erano ancora intrisi di sangue. Quando si addormentarono erano le due di notte. Il mattino successivo si svegliarono molto tardi, verso le dieci e mezza. Cammy era rimasta sveglia tutta la notte in quella stanza a vegliare su Caleb. La porta della stanza si aprì:
Infermiera-" Come sta?"-
Cammy-" Non si è ancora svegliato..."-
Si asciugò una lacrima:
Infermiera-" Potrebbe volerci del tempo. Sii paziente e credici. Lui ti sentirà."-
La guardò negli occhi e poi sorrise:
Cammy-" Grazie, signora..."-
La donna uscì e lasciò i due soli.
Cammy gli teneva la mano, ma senza stringere:
Cammy-" Caleb... se mi senti, ti prego, risvegliati. Siamo qui ad aspettarti e siamo preoccupati per te. Ci manchi, mi manchi. Torna. Non ci lasceremo mai più, qualunque cosa succeda. Ma ora ti prego, risvegliati... o almeno... portami via con te... voglio seguirti... e parlarti a mezzanotte sui cornicioni dei palazzi, litigare con te... ho bisogno di te... della tua voce, dei tuoi occhi... Se non ti risveglierai, portami via con te. Voglio vivere in eterno con te... e correre mano nella mano tra le nuvole... io e te, insieme... portami via, non m'importa se dovrò lasciare questo mondo... prendimi per mano, rapiscimi, cammineremo fino al cielo e vivremo in pace... insieme. Per sempre."-

La ragazza che leggeva gli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora