Get out of Hand- Pt 3🔞

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Sta piovendo: grosse gocce d'acqua scendono dal cielo e gli atterrano sfrontate sul viso, infradiciandogli i vestiti leggeri ed inzuppandogli i capelli dorati che scendono a ciocche scomposte sulla fronte.

Un lampo in lontananza squarcia il cielo nero.
Adesso non piove soltanto... diluvia proprio.

Le nuvole scure cariche di pioggia si sono lasciate trascinare dalla potenza del temporale e con loro anche Bakugou che è praticamente scappato da quella stanza condivisa con il compagno di classe Kaminari, sfuggendo da quello spazio che all'improvviso gli era diventato troppo stretto, troppo avvolgente e lo aveva portato a sentirsi caldo, bagnato... e fin troppo eccitato.

Si sta maledicendo mentalmente da  interi giorni, non riuscendo a comprendere cosa diavolo gli stia succedendo, e probabilmente la scelta di restartene ancora un pochino all'aria aperta sotto la pioggia, immobile da solo a rabbrividire, zuppo e bagnato fin dentro alle mutande, è l'unica soluzione corretta per riportare il proprio corpo ad uno stato definibile come accettabile.

Alza la testa nel percepire l'acqua furiosa che gli scende a rivoli sullle palpebre chiuse, si riversa sul mento e sul collo insinuandosi ovunque e portando la pelle ad incresparsi di continui brividi.

Si stringe piano le spalle con le mani, placando i tremori che si snodano sotto pelle prima di sospirare e dirigersi nuovamente verso l'interno della scuola, recuperare un accappatoio e delle ciabatte pulite dalla rimessa della palestra e dirigersi verso le docce comuni per farsi una doccia.

I vestiti gli si sono tatuati addosso da quanto è bagnato e la grana fine del tessuto della maglietta gli mette in risalto il fisico scolpito.
Attraversa le varie aule a testa bassa cercando di aumentare il passo quando si trova in prossimità della mensa, ma la voce del suo migliore amico che lo richiama lo porta ad esporre i canini e a ringhiare infastidito.

-Bakugou, stai bene? Come mai sei fradicio di pioggia e non sei venuto a pranzo?-

L'omega rimane voltato di spalle, la schiena rigida ed un cipiglio imbronciato sul volto.

-Non mi andava e sto bene.-

-Amico... mi hai appena dato una risposta schifosamente falsa.-

-Se non vuoi risposte del cazzo, devi evitare di fare delle domande di merda.-

La mano di Kirishima si allunga e si appoggia sopra al braccio di Bakugou che trasale girando di poco il volto e guardandola allarmato.

-Tu sai vero che a me non cambia nulla sapere di che genere sei? Sei forte, sei figo e assolutamente virile.
E poi sei il mio migliore amico... -

Tra quelle parole cariche di aspettativa rimane sospeso un silenzio irreale, popolato di comprensione e tanto affetto.

Bakugou per qualche istante pensa di girarsi, di ringraziarlo e magari anche spiegargli la motivazione del suo turbamento ma all'improvviso un odore di kumquat che conosce fin troppo bene lo avvolge facendolo avvampare sulle guance.

-Bro, anche per me tu rimani sempre e comunque il migliore... dopotutto chi non vorrebbe stare sopra di te.-

Una frase buttata lì come se le parole fossero state scelte a caso, un doppio senso chiaramente rivolto unicamente a lui e pronunciato con il solito tono irriverente e sprovveduto di Kaminari ma che lo fa fremere di rabbia e agitazione.

Si volta con disgusto, affondando gli occhi cremisi nei suoi, notando come l'Alpha trattenga il respiro deglutendo eccitato nel vedere come i vestiti gli fascino in modo sensuale il corpo ben fatto.

-Già... dopotutto chi non vorrebbe stare sopra di me.- Ribatte serio umettandosi il labbro inferiore in maniera maliziosa e portando il viso di Kirishima a diventare un tutt'uno con i capelli rossi.

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