Sta piovendo: grosse gocce d'acqua scendono dal cielo e gli atterrano sfrontate sul viso, infradiciandogli i vestiti leggeri ed inzuppandogli i capelli dorati che scendono a ciocche scomposte sulla fronte.Un lampo in lontananza squarcia il cielo nero.
Adesso non piove soltanto... diluvia proprio.Le nuvole scure cariche di pioggia si sono lasciate trascinare dalla potenza del temporale e con loro anche Bakugou che è praticamente scappato da quella stanza condivisa con il compagno di classe Kaminari, sfuggendo da quello spazio che all'improvviso gli era diventato troppo stretto, troppo avvolgente e lo aveva portato a sentirsi caldo, bagnato... e fin troppo eccitato.
Si sta maledicendo mentalmente da interi giorni, non riuscendo a comprendere cosa diavolo gli stia succedendo, e probabilmente la scelta di restartene ancora un pochino all'aria aperta sotto la pioggia, immobile da solo a rabbrividire, zuppo e bagnato fin dentro alle mutande, è l'unica soluzione corretta per riportare il proprio corpo ad uno stato definibile come accettabile.
Alza la testa nel percepire l'acqua furiosa che gli scende a rivoli sullle palpebre chiuse, si riversa sul mento e sul collo insinuandosi ovunque e portando la pelle ad incresparsi di continui brividi.
Si stringe piano le spalle con le mani, placando i tremori che si snodano sotto pelle prima di sospirare e dirigersi nuovamente verso l'interno della scuola, recuperare un accappatoio e delle ciabatte pulite dalla rimessa della palestra e dirigersi verso le docce comuni per farsi una doccia.
I vestiti gli si sono tatuati addosso da quanto è bagnato e la grana fine del tessuto della maglietta gli mette in risalto il fisico scolpito.
Attraversa le varie aule a testa bassa cercando di aumentare il passo quando si trova in prossimità della mensa, ma la voce del suo migliore amico che lo richiama lo porta ad esporre i canini e a ringhiare infastidito.-Bakugou, stai bene? Come mai sei fradicio di pioggia e non sei venuto a pranzo?-
L'omega rimane voltato di spalle, la schiena rigida ed un cipiglio imbronciato sul volto.
-Non mi andava e sto bene.-
-Amico... mi hai appena dato una risposta schifosamente falsa.-
-Se non vuoi risposte del cazzo, devi evitare di fare delle domande di merda.-
La mano di Kirishima si allunga e si appoggia sopra al braccio di Bakugou che trasale girando di poco il volto e guardandola allarmato.
-Tu sai vero che a me non cambia nulla sapere di che genere sei? Sei forte, sei figo e assolutamente virile.
E poi sei il mio migliore amico... -Tra quelle parole cariche di aspettativa rimane sospeso un silenzio irreale, popolato di comprensione e tanto affetto.
Bakugou per qualche istante pensa di girarsi, di ringraziarlo e magari anche spiegargli la motivazione del suo turbamento ma all'improvviso un odore di kumquat che conosce fin troppo bene lo avvolge facendolo avvampare sulle guance.
-Bro, anche per me tu rimani sempre e comunque il migliore... dopotutto chi non vorrebbe stare sopra di te.-
Una frase buttata lì come se le parole fossero state scelte a caso, un doppio senso chiaramente rivolto unicamente a lui e pronunciato con il solito tono irriverente e sprovveduto di Kaminari ma che lo fa fremere di rabbia e agitazione.
Si volta con disgusto, affondando gli occhi cremisi nei suoi, notando come l'Alpha trattenga il respiro deglutendo eccitato nel vedere come i vestiti gli fascino in modo sensuale il corpo ben fatto.
-Già... dopotutto chi non vorrebbe stare sopra di me.- Ribatte serio umettandosi il labbro inferiore in maniera maliziosa e portando il viso di Kirishima a diventare un tutt'uno con i capelli rossi.
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One Shot Varie
FanfictionVarie One-Shot. Di qualsiasi Manga, Anime, Cartone, Films o altro che mi attraversano la mente.