Come sto?
Il mio fantasma della precedente vita si risveglia dopo secoli al silente suono dell'attesa.
Che t'importa?
Sto così: percorrendo un sentiero dove iniziano a fiorire le viole.
Almeno sai il mio nome?
Il tuo ho cominciato già a pronunciarlo, in silenzio, sulla punta della lingua, in punta di piedi.
Sai di zucchero bianco.
Quello caduto dal pacco e ormai irrecuperabile.
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Poetryè quella delle mie lacrime che innaffiano le pareti più interne del mio essere coltivando fiori selvatici su un sentiero impervio che mai avrei osato percorrere è quella della pioggia che fa lacrimare i vetri quando te ne vai