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Ma chi ti ha fatto quel taglio di capelli? Ecco mi sbagliavo, non vorrei leggerti.

Vorrei scriverti, vorrei averti scritta

in questo preciso istante della tua esistenza, vorrei averti disegnata io

nel modo in cui ti presenti a questa roccia galleggiante sulla quale la vita vale meno di un puntino pur sembrando distruttiva.

Mi sembra distruttiva

quando svolto l'angolo e ti vedo, e mi correggo gesti e movenze

affinché la mia presenza sembri casuale, affinché tu non ti senta seguita.

Mi sembra distruttiva

quando per ore respiriamo la stessa aria e non azzardo salutare.

Tanto gentile e tanto onesta.

Mi odi? Mi ignori? Troppo trasparente,  così mi sento quando ci sei, non perché non mi vedi, ma per quello che puoi intravedere.

Mi sembra distruttiva quando volgi a me lo sguardo: tra i tuoi occhi e le tue labbra, vincono la gara a chi prima mi lacera l'anima i tuoi denti, con cui so che non mi azzanneresti mai.

È in definitiva distruttiva, quando calcolo bene e i nostri tempi si allineano.

Quando te ne vai, è dolceamaro come note di pianoforte da una marmitta.

Che bello che è

Che c'è ancora il sole.

900 MinutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora