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È il mio stomaco a parlare per te.

Io ti sento e raramente mi sbaglio,

e anche quando so che non è il nostro momento,

incrociarsi è il pugnale che rovista nella voce della mia coscienza.

E non per essere scorretta o

Renderti oggetto ma

Comincio a interrogarmi sulla forma del tuo corpo,

e sull'idea che tu possa esserti fatta del sapore del mio.

Non mi va che tu lo assaggi,

ma spero che lo pregusti come si fa con i dolci esposti in vetrina

quelli che hanno un caro prezzo,

che vale tutta la voracità delle tue zanne feline.

900 MinutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora