È il mio stomaco a parlare per te.
Io ti sento e raramente mi sbaglio,
e anche quando so che non è il nostro momento,
incrociarsi è il pugnale che rovista nella voce della mia coscienza.
E non per essere scorretta o
Renderti oggetto ma
Comincio a interrogarmi sulla forma del tuo corpo,
e sull'idea che tu possa esserti fatta del sapore del mio.
Non mi va che tu lo assaggi,
ma spero che lo pregusti come si fa con i dolci esposti in vetrina
quelli che hanno un caro prezzo,
che vale tutta la voracità delle tue zanne feline.
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Poetryè quella delle mie lacrime che innaffiano le pareti più interne del mio essere coltivando fiori selvatici su un sentiero impervio che mai avrei osato percorrere è quella della pioggia che fa lacrimare i vetri quando te ne vai