7 - Scelte e Conseguenze

29 2 58
                                    

Iris Jane Done evocò nuovamente lo scudo verde.

La stanchezza la stava prosciugando di ogni energia e difatti cominciò anche a colarle in maniera prorompente il sangue dal naso. Giò e Alex, vicino a lei, reggevano un taser il primo e una pistola rubata da una delle guardie la seconda. Correvano stretti fra di loro tra i corridoi della PhyLabs, le pallottole dei loro inseguitori che rimbalzavano contro la barriera di pura energia.

Gli occhi della ragazza fulgevano di un verde smeraldo talmente luminoso da emanare luce propria. Si direbbe fosse stata quasi posseduta da una forza interiore proveniente da un mondo lontano (anche se, di fatto, così era).

Presero le scale e per cinque rampe i tre ragazzi corsero a perdifiato.

Quando arrivarono davanti alla porta che segnava l'ingresso nel parcheggio sotterraneo la spalancarono buttandovicisi sopra, percorrendo poi il suolo scivoloso e contrassegnato del sottosuolo, che reggeva l'intero palazzo dell'azienda che ora stava dando loro dietro. Rividero la luce del sole, di quel pomeriggio dal cielo particolarmente sereno, dopo qualche minuto. I raggi solari donarono ulteriore lucentezza alle sfumature verdi dello scudo di Iris Jane.

Alex, vicino alla ragazza, si voltò di scatto e sparò un colpo in direzione delle guardie che in quel momento li stavano inseguendo. Iris Jane sentì un gemito di dolore provenire dalle proprie spalle, segnale che l'amica aveva fatto centro. Giò stringeva il teaser tra le mani talmente tanto da avere le nocche completamente bianche. Ciononostante, quando uno degli uomini dietro i tre ragazzi provò a colpirlo, lui mise a segno un colpo sul proprio aggressore, attivando una scarica elettrica dal basso voltaggio.

"Per di qua!" urlò Alex.

Aveva individuato una macchina, dopo che si erano allontanati abbastanza dai sorveglianti da non vederli più dietro di loro. L'aveva avvistata poco distante da dove si trovavano in quel momento e in un batter di ciglio si precipitò vicino allo sportello del passeggero anteriore, prendendo un chiodo dalla propria tasca per poggiarlo sul vetro del finestrino e colpirlo ripetutamente con una pietra abbastanza pesante raccolta vicino al marciapiede accanto cui era parcheggiato il veicolo.

La superficie trasparente cedette già al primo colpo.

Alex era sempre accorta a rubare auto senza sistemi di allarme. Sceglieva sempre modelli abbastanza vecchi, tutti dotati quasi certamente di sistema analogico con una bassa e obsoleta componente elettronica. Mise quindi in modo tramestando con i fili dietro il volante mentre Giò, che reggeva Ij con un braccio, adagiò l'altra ragazza sui sedili posteriori, sdraiata.

A tutto gas, Alex partì sgommando, lasciandosi alle spalle la PhyLabs e imboccando l'autostrada.

Andava a velocità folle e Ij si sentiva schiacciare contro i seggiolini. Aveva la schiena dolorante.

Ogni cosa che vedeva sfrecciare dai finestrini le appariva confusa e sfocata, come se la sua vista fosse stata appannata. Ebbe appena il tempo di processare quello che stava accadendo quando un boato terribile esplose nelle sue orecchie e l'abitacolo della macchina cominciò a girarle intorno, urtando pressoché ogni singola parte del suo corpo. La macchina si stava ribaltando con i tre ragazzi all'interno.

Quando si fermò, Iris Jane ebbe l'impressione di essere morta. A causa di questo, lanciò uno sguardo ai due amici al di là dei sedili anteriori. Alex aveva il naso spaccato e il sangue colava a fiotti dalle ferite sulla fronte. Giò era incosciente, ma vivo. Lo si vedeva dal torace che si alzava e abbassava lentamente, anche se accennato. La ragazza riuscì a muovere un braccio, per andare a tastare la spalla dell'amica.

La macchina era capovolta su un fianco. Il ragazzo era ancorato al suo seggiolino a causa della cintura di sicurezza. Alex non riusciva a spostarsi, avendo le gambe incastrate sotto il volante. "Ij," chiamò. "devi andartene da qui, stanno per venire a prenderci." Aveva il fiatone, ma il suo sguardo trasmetteva una lucidità e una preoccupazione per Ij destabilizzanti. "No, non vi abbandono!" gridò infatti Iris Jane tra i denti. "Cazzo!" imprecò poi mentre cercava di tirare fuori Alex da quella trappola mortale. "Non so cosa vi faranno... io..." La sua voce fu interrotta dal rumore delle macchine che sfrecciarono accanto alla loro, incidentata, e dal suono delle sirene dell'ambulanza. Si fermò un attimo a riprendere fiato.

Il Mondo Invisibile - Libro 1 [In corso]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora