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Finito il pranzo, Jungkook aveva subito chiesto al mio migliore amico se potevano restare ancora un po', ricevendo però una risposta negativa, alla quale sia lui che Jimin misero un broncino adorabile.
Risi teneramente alle loro reazioni, mentre Jeongin affermò che non potevano restare perché doveva finire del lavoro a casa.
Annuii e andammo in soggiorno, dove lo aiutai a riprendere in mano tutte le borse che avevano invaso il mio divano qualche ora prima, mentre i nostri ibridi si salutavano.

Jeongin: dai Jungkook, potresti aprirmi la porta? Non riesco a vedere dove vado

Il piccolo ibrido di coniglio corse ad aiutare il mio amico aprendogli la porta e dimezzando la quantità di borse che doveva portare, prendendone una parte.
Mi avvicinai alla porta per richiuderla, quando vidi Jeongin voltarsi con un sorriso malizioso.

Jeongin: poi fammi sapere come va con Jimin, mi raccomando, ha bisogno di attenzioni

Annuii distrattamente, non capendo il significato di quelle parole e lo salutai, richiudendo poi la porta.

Yoongi: Jimin dove sei?

Chiesi guardandomi attorno non trovandolo ne di fianco a me, ne in sala da pranzo.
Sentii un leggero miagolio provenire dalla mia camera e andai a controllare, trovandolo disteso sul mio letto e abbracciato al mio cuscino.

Yoongi: Chim? Tutto bene?

Non ricevetti risposta per qualche secondo e lo vidi alzare lo sguardo per guardarmi.

Jimin: S-si... Sono solo stanco...

Piegai leggermente la testa di lato e annuii lentamente alle sue parole.

Yoongi: va bene allora riposati gattino

Lo vidi sorridere e chiusi la porta, uscendo dalla camera per sistemare il disordine procurato dai due ibridi.

Jimin's pov

Quando Yoongi se ne fu andato, lasciandomi solo nella stanza, mi girai lentamente verso l'alto sospirando.
Mugolai appena e strinsi gli occhi cercando di calmarmi un minimo, alzando di poco la testa per osservarmi la parte bassa del corpo.
Non sapevo esattamente come era successo, ma stavo osservando il maggiore da tutta la mattina e mi sentivo sempre più attratto, con la voglia di essere suo.
La voglia di averlo sopra di me, le sue labbra sulle mie, sul mio collo mentre mi faceva gemere. 
E a forza di pensarci mi ero eccitato, provocandomi così un'erezione che mi stava dando parecchio fastidio.
Miagolai infastidito e presi il cuscino di Yoongi per abbracciarlo, facendo dele piccole fusa, non riuscendo però a calmarmi.
Spazientito lanciai il cuscino contro il muro, e fissai la porta chiusa della camera da letto.
La soluzione per risolvere il mio problema c'era, lo sapevo.
Sapevo anche che non sarebbe stato come quelle volte che mio padre abusava di me, sarebbe stato differente.
Ma era spaventato della reazione del maggiore, che avrebbe anche potuto cacciarmi nel peggiore dei casi.

Mi alzai dal letto e mi avvicinai alla porta, indeciso se abbassare la maniglia, pensando a tutte le conseguenze.
Mi osservai i pantaloni, ormai troppo stretti per poter sopportare il tutto.
Avevo bisogno di essere soddisfatto, aveva bisogno di attenzioni.
Abbassai la maniglia e aprii la porta, andando verso il soggiorno sicuro di trovare il maggiore li.
Lo vidi sul divano a guardare il telefono e mi avvicinai lentamente mordendomi il labbro inferiore.

Jimin: Y-Yoongi...
Yoongi: dimmi Chim

Deglutii a vuoto, abbassando di poco lo sguardo per non incrociare il suo.

"Ho bisogno di attenzioni"

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 31 ⏰

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