1-Summer Is The Paradise

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NYX🌴

-Nyx!!! Svegliati o fai ritardo!!-

Erano queste le parole che ogni mattina uscivano dalla bocca di mia madre.

E ogni mattina era l'inferno. Entravi in bagno e ti prendevi un infarto che avrebbero dovuto ricoverarti, non appena ti guardavi allo specchio.

Avevi due occhiaie manco ci fosse passata una gru sopra da quanto erano profonde, il naso raffreddato perché la sera prima ti eri dimenticata di chiudere la finestra e ti era entrata l'ira di Giove in camera e in più eri bianca cadavere come se fossi appena uscita dalla bara.

E poi, non parliamo dei vestiti.

Nessuno scienziato ha mai capito perché magicamente la mattina non trovi un outfit degno di essere indossato. Einstein si rivolterebbe nella tomba.

Cioè, qualsiasi pantalone, t- shirt o felpa bella sembrava fosse stata risucchiata dal buco nero e passavi metà mattina a cercare qualcosa di indossabile.

Poi quando trovavi quell'unica cosa decente te la indossavi tutta la settimana e ci cadevano sopra qualsiasi cosa. Pittura, Peanut Butter, ti macchiavi perfino con gli evidenziatori per studiare.

Però, non potevi mica abbandonare la missione. Mettere a lavare l'unica cosa decente che indossavi non era una possibilità.

In pratica, la mattina sembrava che fosse passata tua nonna e avesse scambiato i suoi vestiti con i tuoi.

Poi, di corsa scendevi le scale e puntualmente c'era quel gradino di merda che ti guardava e pensava: "ma guarda tu sta deficiente che sta sempre in ritardo, ora la faccio inciampare e rompere la caviglia così non ci scassa più il cazzo".

E così cadevi a faccia per terra e iniziavi a maledire chiunque ti passasse per la testa.

Ma non ti potevi fermare. No, dovevi correre.

Allora ti alzavi e mezza zoppa arrivavi in cucina, ti reggevi all'isola e afferravi il caffè di Starbucks perché col cazzo che ti mettevi a preparare il caffè con la caviglia sfasciata, la felpa di tua nonna e con un ritardo megagalattico.

Poi, appena eri sicura di aver ingoiato abbastanza caffè dà non addormentarti alla lezione di storia, risalivi le scale saltando il gradino bastardo.

Rientravi in bagno e afferravi il correttore per non rischiare di mandare in coma chiunque ti guardasse, il mascara e poi ti veniva la malsana idea di metterti pure qualcosa sulle labbra.

Così stavi mezz'ora a pensare se fosse una buona idea o meno, a farti mille domande, a chiederti perfino se Dante sarebbe stato d'accordo con te.

Poi alla fine mandavi a fanculo Dante e la sua divina commedia che, mannaggia a lui, dovevi passare l' anno a studiarla a memoria, e afferravi il rossetto.

E, ovviamente, ti chiamava la tua amica per dirti che era sotto casa e tu ti macchiavi tutta la guancia con il rossetto appena sentivi la musichetta del tuo iPhone.

Allora ti pulivi e correvi giù ma il gradino bastardo ti ri-guardava e pensava: "e ma ora hai proprio rotto le palle, ti faccio cadere e sta volta ti mando in coma così la prossima volta ci pensi due volte a camminarci sotto come se fossimo degli zerbini".

E così, ricadevi e maledivi la tua vita e quel gradino.

Ma non potevi fermarti. Dovevi solo fare un passo, raggiungere le tue scarpe e infilartele.

Allora ti alzavi zoppicante e andavi all'ingresso.

Le scarpe. Un altro dei mille problemi della mattina d'inverno.

ᣞᣟ𝘾𝘼𝙇𝙄𝙁𝙊𝙍𝙉𝙄𝘼 𝙇𝙊𝙑𝙀ᣟᣞDove le storie prendono vita. Scoprilo ora