7.

1K 40 4
                                    

Charlotte

È da circa un'ora che camminiamo interrottamente avvolti dall'oscurità in cerca di quello che una volta consideravo il mio porto sicuro.

Dalla scomparsa di mia sorella e dalla successiva mancanza di mia madre ogni volta che non stavo particolarmente bene perché avevo litigato con qualcuno della mia famiglia o semplicemente perché avevo bisogno di staccare dalla mia solita routine, Axel mi portava sempre a vedere le luci di Manatthan su questa collina e successivamente andavamo in questa piccola casetta abbandonata al centro del bosco. Nonostante fosse stata abbandonata anni prima le condizioni erano ancora perfette. Ci passavamo ore, era il nostro piccolo rifugio, lontano da tutti e da tutto. A pensare a tutti i momenti passati insieme, soprattutto in questo luogo, la malinconia si impossessa di me, logorandomi fino allo sfinimento.

<Attenta Principessa> ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi sono accorta della piccola buca presente davanti a me.

<Stai bene? Ti sei fatta male? Hai bisogno di qualcosa?> mi chiede preoccupato reggendomi.

<Non me la ricordavo così distante la casa> sbuffo fermandomi affannata <Non ce la faccio più>

Senza dire nulla mi prende in braccio avviandosi verso la destinazione.

<Axel mettimi giù> esclamo sorpresa dal suo gesto improvviso.

<Siamo quasi arrivati> mi sorride non mollando la presa.

<Peso troppo> sussurro più a lui che a me stessa.

Lui mi fissa intensamente per poi mettermi giù delicatamente. <Charlotte> mi richiama alzandomi il mento con due dita facendo in modo che lo guardassi negli occhi <Non dirlo più neanche per scherzo. Quante volte devo ripeterti che sei letteralmente perfetta. Non hai nulla che non va. Sei la ragazza più bella che abbia mai visto, sia dentro che fuori. Non lo dico per farti un piacere, dico semplicemente la realtà. Oltre ad essere una bellissima ragazza esteticamente hai anche un cuore puro, al contrario di ciò che dice la gente faresti di tutto per le persone a cui tieni veramente. Smettila di sottovalutarti e soprattutto smettila di farti del male, se non vuoi farlo per te fallo per tua madre e per Janette, ti prego>

Non voglio che mi veda piangere quindi mi allontano leggermente da lui girandomi di schiena coffesandogli una piccola verità.

<Da quando te ne sei andato le cose sono peggiorate> singhiozzo mentre copiose lacrime abbandonano il mio viso <Mio padre e Megan sono diventati più rigidi in tutto, soprattutto per quanto riguarda l'alimentazione. Non riesco più a mangiare, ogni volta che lo faccio i sensi di colpa sono più forti di me, mi tormentano fino a che non rigetto tutto ciò che ho mangiato in precedenza. Tutto sta degenerando anche perché ogni volta che mi sforzo c'è sempre qualcuno che mi fa notare quanto mangio>

Axel non dice nulla ma si avvicina e mi circonda abbracciandomi <Charlotte ti prego...>

Mi giro improvvisamente lasciandomi andare tra le sue braccia. <Non ce la faccio più>

Ho bisogno di lui

<Char andrà tutto bene> mi continua ad accarezzare i capelli lasciandomi qualche bacio sulla testa di tanto in tanto.

<Stai tremando> mi fa notare dopo essermi calmata leggermente <Entriamo>

Annuisco e lo seguo all'interno della casa.

<È esattamente come l'avevamo lasciata> sospiro osservando ogni minimo dettaglio della casetta in legno. Non è molto grande, è composta solo dalla cucina e dal salotto in cui si trova anche il divano letto. Mentre il bagno è in una piccola stanza accanto al mobiletto della sala. Tutti i mobili e vari soprammobili sono fatti interamente di legno, sembra una semplice casetta di montagna.

Heartless Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora