Un tuffo nel passato

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La giornata era calda e il sole splendeva alto nel cielo mentre il gruppo si godeva una giornata al mare. Gli amici di Gaia erano già in acqua, giocando e ridendo tra le onde, ma lei era seduta su un lettino, guardandoli da lontano.

Mentre osservava il divertimento degli altri, Gabriel arrivò da poco sulla spiaggia, con i capelli ancora scompigliati dal sonno. Si avvicinò a Gaia con un sorrisetto sulle labbra.

"Non vai con loro, Piccola Wallace?" chiese, facendo riferimento al gruppo che rideva in acqua.

"Non posso," rispose lei, con un tono che non invitava a ulteriori domande.

Gabriel annuì, capendo la situazione. "Ahhh, capisco," disse con un sorrisetto divertito.

Gaia alzò gli occhi al cielo, infastidita. "Sempre così dormiglione?"

Gabriel scrollò le spalle. "Devo recuperare le energie al massimo."

Gaia gli lanciò uno sguardo sarcastico. "Capisco, la vita da gigolo Guevara stanca."

Gabriel scosse la testa e rise. "Sempre pronta con le battutine, tu."

Dopo un po', il sole iniziò a calare e gli altri amici decisero di risalire. Aron si avvicinò a Gaia, asciugandosi i capelli bagnati.

"Piccolì, noi saliamo," disse Aron, dandole un bacio sulla fronte.

"Va bene, io salgo tra un po'," rispose lei con un sorriso.

"Allora fra, vi raggiungo anch'io tra un po'," disse Gabriel ad Aron.

Aron annuì e si allontanò, lasciando Gaia e Gabriel da soli sulla spiaggia.

"Devi rompermi sempre i coglioni?" sbottò Gaia, guardando Gabriel con fastidio.

"Antipatica," rispose lui, ridendo.

Si sedettero entrambi sui lettini, osservando il tramonto che tingevano il cielo di colori splendidi. Dopo un attimo di silenzio, Gaia decise di provocarlo ancora una volta.

"Perché sei sempre così, Gabriel? Sei arrogante e menefreghista. È come se non ti importasse di nulla e di nessuno."

Gabriel la guardò seriamente per un momento, poi sospirò. "Non è che non mi importi, Gaia. È solo che... ho imparato a non mostrare troppo di me stesso agli altri."

Gaia lo fissò, sorpresa dalla sua sincerità. "E perché mai?"

Gabriel guardò il mare per un momento, poi iniziò a raccontare. Gabriel guardò il mare per un momento, poi iniziò a raccontare.

"Mio padre ci ha abbandonati quando ero piccolo. Lasciò me e mia madre per un'altra famiglia. Era un giocatore d'azzardo, e quando ha perso tutto, se n'è andato senza guardarsi indietro."

Gaia ascoltava in silenzio, colpita dalle parole di Gabriel.

"L'ho visto distruggere la mia famiglia. Ho visto mia madre soffrire, cercare di mantenerci con quel poco che avevamo. E io ho dovuto crescere in fretta, diventare responsabile per proteggere lei e me stesso."

Gaia sentì un'ondata di empatia per lui.

"Ho visto mio fratello lottare per dare un futuro migliore a me e mia sorella. Ora che finalmente posso ricambiare, la mia famiglia non vuole più nulla da me. Non voglio mostrare un altro lato del mio carattere perché non mi fido di nessuno."

Gaia ascoltava in silenzio, colpita dalle parole di Gabriel.

"Non mi piace parlarne. Ma è per questo che faccio fatica a fidarmi delle persone. Non voglio vedere nessun altro soffrire come ho visto soffrire mia madre."

Gaia sentì un'ondata di empatia per lui.
"Grazie per avermelo raccontato."

Gabriel annuì, con un'espressione triste sul viso.

Gaia si avvicinò un po' di più, il cuore pesante per la storia di Gabriel. "Forse... forse ti ho giudicato troppo in fretta."

Gabriel la guardò, con un sorriso amaro. "Forse. Ma non ti biasimo. Non è facile vedere oltre la superficie."

Gaia annuì, sentendo che finalmente stava cominciando a capire di più su Gabriel.
"Mi dispiace. Scusa"

Gabriel scrollò le spalle con un sorrisetto. "Tranquilla, Piccola Wallace. Mi piace quando fai la stronza con me, ma ti imbarazzi per una sciocchezza."

Gaia alzò gli occhi al cielo. "Tranquillo, Guevara, continuerò a fare la stronza."

Con queste parole, si alzò dal lettino e si allontanò, lanciandogli un ultimo sguardo con un sorrisetto. Gabriel la guardò andarsene, ricambiando il sorriso.

Il sole era ormai scomparso all'orizzonte, lasciando spazio alle stelle. Quella sera, sulla spiaggia, Gaia e Gabriel fecero un passo avanti nella comprensione reciproca, un passo che avrebbe potuto cambiare tutto.

Fuoco e Benzina//Gabriel GuevaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora