3. ... o vissuti?

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Diana raggiunse il loro ristorante preferito, un piccolo locale cinese con tavolini all'aperto. L'atmosfera era allegra e vivace, con il profumo invitante di cucina asiatica che si diffondeva nell'aria. Seduti ad un tavolino all'ombra c'era già Shamsa insieme ad un ragazzo alto, con i capelli castani legati in un codino alto ed occhi verdi che trasmettevano allegria, Elia.

"Ciao, tesori," salutò Diana, piantando un bacio sonoro sulla guancia di entrambi. "Guarda che stile artistico!" esclamò sarcastica, indicando le macchie di vernice sulla salopette di Shamsa e sulle sue scarpe bianche.

 "Guarda che stile artistico!" esclamò sarcastica, indicando le macchie di vernice sulla salopette di Shamsa e sulle sue scarpe bianche

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"Ah, ah," replicò Shamsa. "Meglio questo che vestirsi come se fossimo già trentenni," aggiunse, alzando le sopracciglia e scrutando il look di Diana.

"Ragazze, smettetela di litigare per i vestiti! Io ho fame, voglio solo mangiare!" intervenne Elia. Era palese che aveva indossato le prime cose che aveva trovato: Jeans, maglietta e felpa. Osservandolo le ragazze concordarono silenziosamente che il peggio vestito fosse lui.

Preceduta da un sonoro "Ciao ragazzi!" Sara apparve alle loro spalle.

Sara, la figlia dei proprietari, stava lavorando come cameriera quella mattina. Indossava un grembiule rosso con ricami dorati sopra una camicetta bianca e pantaloni neri. I suoi lunghi capelli neri erano legati in una coda di cavallo.

"Oh, divina portatrice di cibo," la salutò Elia, mimando un inchino.

Rispondendo con un sorriso, Sara passò loro i menù "Vi servono?"

Elia, facendo segno di no con la testa "Sara, gioia dei nostri palati! Raccontaci, come va oggi?" chiese in tono scherzoso

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Elia, facendo segno di no con la testa "Sara, gioia dei nostri palati! Raccontaci, come va oggi?" chiese in tono scherzoso.

La ragazza sospirò, fingendo un'espressione di fatica. "Oh, ragazzi, il solito caos! Ma voi mi rendete la giornata migliore, come sempre. Mi libero alle tre, cosa fate?"

Shamsa colse l'opportunità e suggerì, con un'aria di entusiasmo contagioso: "Se vi va, potremmo andare tutti da me, i miei non sono ancora tornati."

Tutti e tre gli amici annuirono.

"Che cosa desiderate ordinare oggi?" chiese Sara con un tono scherzosamente formale prima di scivolare via per soddisfare le richieste di un cliente impaziente.

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