Nome: Aka. Parola Giapponese che significa "Rosso", ama il suo nome perché tanto breve quanto semplice. I suoi l'hanno chiamata così dopo aver notato che sia i suoi occhi sia i suoi capelli erano rossi. Il suo soprannome è Kado, ottenuto unendo la sillaba finale del nome con la sillaba finale del cognome Cognome: Yakedo. Una delle parole Giapponesi per dire "Bruciare", unito al suo nome significa "Rosso che brucia", come riferito alle fiamme. Proprio per questo ama anche il suo cognome Età: 17 anni. Kedo è nata il 13 Marzo, sotto il segno dei Pesci Regno: Aka è nata a Superbia. Le piace il suo Regno, ha pochi abitanti ma è ricco e questo per lei è perfetto Carattere: Aka è una ragazza dotata di una grande fiducia in sé stessa e di un carisma autoritario. Possiede un'enorme tenacia, coraggio e determinazione, non le piace arrendersi e con la sua forza di volontà cerca sempre di portare non solo sé stessa verso il proprio obbiettivo ma anche di spronare gli altri. Non le piace fare le cose in fretta e furia, pensa che le buone sfide debbano essere fatte col tempo giusto se devono avere dei buoni risultati. Da brava ENTJ la sua attenzione è a lungo termine e le piace pianificare anche strategie. Con i nemici è seria, fredda e spietata, per lei sono veri rivali da sfidare, ma non per cattiveria, il vero perché è il suo amore per le battaglie, non le importa se può essere ritenuta insensibile. Nonostante sia una perfezionista per eccellenza riconosce il talento degli altri, tuttavia quando trova qualcosa da criticare dice ciò che pensa, risultando insensibile, ma non prova rimorso perché pensa che quello che fa sia la cosa giusta. È brava a lavorare in squadra, soprattutto se come leader, suo ruolo preferito in quei casi. Per lei lasciarsi trasportare troppo dalle emozioni è sinonimo di debolezza, cosa che per lei va assolutamente distrutta, se è in una squadra un buon team vuole e un buon team deve avere, non ci sono né vie di mezzo né compromessi, non le interessa nulla. Sorprendentemente sensibile ai feedback li tiene a cuore e cerca di migliorarsi, come un'app in continuo aggiornamento. In fondo in fondo anche lei prova emozioni, in quanto umana, e qualche volta le piace combinarle con i suoi punti di forza. Le piace dirigere, le piace insegnare...Sì, vorrebbe assolutamente fare l'insegnante, e spera di riuscirci un giorno. In quanto estroversa non ha paura di dire le cose per prima Kin: Helios, the Greek Sun Il Kin di Aka non è altro che Helios, il Sole Greco. Lui è una divinità della religione greca, più precisamente il titano dell'astro solare, figlio dei titani Teia e Iperione. Elio era figlio del titano Iperione e di Teia e fratello di Selene, titanide legata alla luna e di Eos, divinità dell'aurora. Ogni mattina egli si solleva ad oriente sulle acque del fiume Oceano che circonda tutta la Terra, per guidare nel cielo il carro splendente del Sole, trainato da quattro cavalli che gettano fuoco dalle narici. Durante il dì percorre il cielo da oriente a occidente fin quando arriva la sera, poi si immerge nuovamente nel fiume Oceano. Per arrivare nuovamente ad oriente, utilizza una barchetta d'oro girando attorno all'emisfero boreale. Una volta giunto a destinazione riposa nel suo magnifico palazzo. Elio possedeva sull'isola di Trinacria sette mandrie di buoi, rappresentanti i sette giorni di una settimana, e sette greggi di pecore, rappresentanti le sette notti di una settimana. Ogni mandria e ogni gregge era composto da cinquanta capi, ovvero il numero, secondo il computo antico, delle settimane dell'anno solare. Elios ebbe diversi figli, fra cui Fetonte, Eete, Perse, Cercafo, Tenage, Acti, Triopa, Candalo, Ochimo, Macareo, Ampelo e Bisalte, e diverse figlie, tra cui Circe, Merope, Fetusa, Pasifae, Elie, Egle, Lampezia, Febe, Eterea, Diossippe ed Elettrione chiamate Eliadi. Figlia di Elio era anche la capra Amaltea che, dopo essere stata consegnata alla ninfa Adrastea da Gea, allattò Zeus infante. In un mito corinzio del II secolo d.C. si raccontava che Briareo, uno degli Ecatonchiri, fece da arbitro in una disputa tra Poseidone ed Elio (il mare ed il Sole): egli stabilì che l'Istmo sarebbe toccato a Poseidone, mentre l'acropoli di Corinto ad Elio Prestavolto:
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