Beta Cassiopea

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Giada's pov
Quando vedemmo Andrea avvicinarsi a noi mi venne subito l'idea di lasciare lui ed Aurora un po' da soli, così decisi di alzarmi e di dirigermi verso il giardino per fumare una sigaretta.
Decisi di sedermi sull'erba; il tempo era sereno: il cielo era ricoperto da tante nuvole di diverse forme e dimensioni e splendeva il sole. A migliorare il tutto c'era anche un leggero venticello che faceva compiere piccoli movimenti alle foglie degli alberi. Ad un tratto vidi un ombra avvicinarsi così mi girai e vidi Caph.
Io e lui non avevamo ancora avuto modo di conoscerci in maniera approfondita, ma pareva un ragazzo simpatico e interessante quindi ero felice della sua presenza.
Chissà magari saremo riusciti a conoscerci meglio.

Giada:<< ehi, che ci fai qui?>> intanto il ragazzo prese posto accanto a me.
Caph:<< mi annoiavo e così ho deciso di venirti a fare un po' di compagnia>>
Giada:<< haha grazie, ma non credo che sia una persona adatta con cui conversare per non sentire la noia>>
Caph:<< perché pensi questo?>>
Giada:<< sono molto riservata e non riesco ad aprirmi subito con le persone; ho sempre paura di dire o fare cose sbagliate quindi non sono una persona da tante parole ecco>>
Caph:<< però mi sembra che in questo momenti ci stia riuscendo; e poi tranquilla io non ho fretta, puoi prenderti tutto il tempo necessario>>
Rimanemmo entrambi in silenzio a guardare il vuoto per qualche istante fin quando il ragazzo dai capelli bianchi non riprese a parlare
Caph: <<hai dei bei occhi lo sai?>>
Giada:<< davvero? Grazie, non me l'aveva mai detto nessuno>>
A quelle parole sentii una sensazione strana dentro di me e mi sentii il viso un po' accaldato.
Giada:<< i miei occhi sono sempre stati una mia insicurezza, è come se non trasmettessero nulla dato il loro colore e ciò mi ha sempre rattristito un po'>>
Caph:<< secondo me ti sbagli. Dovresti cercare di acquisire un po' più di fiducia in te stessa. Credo che tu sia una persona che ha tanto da dare, devi solo trovare quella cosa o magari quella persona che riesca a smuovere in te il blocco che hai dentro e che non permette di mostrare la tua luce; sai tutti ne abbiamo una dentro, il problema è farla uscire fuori.>>
A quelle parole mi vennero gli occhi lucidi ma non volli mostrarlo; veramente non sapevo cosa dire. Sono sempre stata una persona tanto sensibile, colei che scoppia a piangere anche per i gesti più piccoli e a sentire quelle parole mi si sciolse il cuore.
Avrei voluto tanto continuare quel discorso ma non so fino a che punto avrei retto così, decisi di fargli una domanda per rendere più leggera la situazione che si era creata.
Giada:<< perché hai scelto "Caph" come tuo nome d'arte?>>
Caph:<< non so se lo sai ma è il nome di una stella; precisamente è la stella Beta della costellazione di Cassiopea.
Mi ha sempre affascinato l'astronomia e una sera mentre ero disteso a guardare le stelle ne vidi una che mi colpii molto così cercai la costellazione su internet e da lì è nato il nome>>
Giada:<< anche io ho sempre avuto una passione spropositata per il cielo notturno. Mi ricordo che passavo ore distesa sul prato nelle serate estive a guardare il cielo.
Ancora oggi rimango sempre meravigliata da quelle piccolissime lucine che splendono all'interno di esso e che lo rendono ancora più magico di quanto non lo sia già>>
Mentre parlavo notai che il ragazzo mi guardava intensamente, mi sentivo un po' in imbarazzo ma allo stesso tempo ero felice del fatto che provava interesse verso le mie passioni.
Caph:<< che ne dici se un giorno di questi andassimo a guardare le stelle? In un posto tranquillo, magari in spiaggia>>
Il ragazzo notò che alle sue parole rimasi incantata così riprese subito a parlare
Caph:<< ovviamente non sei obbligata, se non v->>
Giada:<< no sta tranquillo, va benissimo. Accetto volentieri il tuo invito>>
Entrambi ci guardammo a lungo silenziosamente con un sorriso stampato sulla faccia di entrambi. Riuscivo a perdermi nei suoi occhi chiari, mi ricordavano la natura, la tranquillità, la spensieratezza; insomma tutto quello di cui avevo bisogno.
Quel silenzio venne interrotto dalla voce di Jack che venne ad avvisare Caph che avrebbero dovuto riprendere il lavoro.
Il ragazzo mi guardò un ultima volta per poi alzarsi e raggiungere Jack.
Caph: << è stato bello parlare con te, Giada>>
Giada:<< anche per me, Marco>>
Mi sono sentita davvero bene con lui, quando parliamo provo tantissime emozioni dentro me che non riesco a controllare e ciò mi stupisce. Credo che stia iniziando a provare qualcosa per lui...

Sentimenti che non spiego
Mi controllano, mi tengono

Morirò per te- fasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora