zucchero a velo

248 21 0
                                    

Rientrammo nel bnkr per chiedere ai ragazzi se volessero venire a pranzare da noi.

Erin:<< se non disturbiamo va bene>>

Faster:<< basta che non ci avvelenate>>

Aurora:<< tranquillo, non faremo cucinare Giulia>>

Giulia:<< ma questo bullismo ingiustificato>>

Jack:<< vi prego fate la pasta al pestooo>>

Caph:<< ma che problemi hai?>>

Giada:<< va bene, pasta al pesto sia>>

Tornammo a casa con il furgoncino dei ragazzi.
Appena arrivammo, io e Giada ci recammo subito ai fornelli, mentre Giulia e Vanessa illustravano la casa ai ragazzi.
Una volta finito l'home tour, chiedemmo ai ragazzi di apparecchiare.

Giulia:<< vi conviene aprire il tavolo, così si possono mettere più sedie>>

Vanessa:<< eh ma non bastano, vado a prendere quelle che stanno in balcone>>

Piccolo:<< quanti piatti mancano?>>

Faster:<< 3, vado a prenderli di là>>

Sentii dei passi farsi sempre più vicino, era strano come da così poco riuscissi sempre a riconoscere chi fosse senza voltarmi; era Andrea.

Faster:<< e che chef>>

Giada:<< vuoi venire a cucinare tu?>>

Faster:<< non vorrei mandare casa a fuoco>>

Giada:<< e allora non sfottere>>

Aurora:<< dai che ti serve?>>

Faster:<< 3 piatti>>

Mi avvicinai alla credenza per prendere ciò che aveva richiesto il corvino, ma a quanto pare qualcuno aveva messo i piatti sul ripiano più alto, a cui io non arrivavo.
Dopo svariati sforzi sentii la presenta di qualcuno alle mie spalle.
Fu in quel momento che Andrea mi sollevò da terra, per farmi arrivare alla credenza e prendere i piatti che gli servivano.
Non so bene come spiegare come mi sono sentita in quel momento, è accaduto tutto troppo velocemente.
Il suo gesto è stato del tutto naturale e inaspettato, nel mio stomaco si è creato un vortice di emozioni.
Sulla mia schiena percorrevano brividi dovuti a quel delicato contatto.
Una volta aver preso i piatti il corvino si rivolse verso di me

Faster:<< dovresti crescere un po' nanetta>> disse accarezzandomi la testa

Aurora:<< ahah come sei simpatico>>

Faster:<< la prossima volta dillo senza morire dentro; le tue guance parlano per te>>

Appena uscì dalla cucina sgranai gli occhi ripensando alla scena, sentivo le guance bruciare.
Mi voltai e vidi che Giada mi stava fissando, mi ero completamente dimenticata che fosse qui e che avesse assistito a tutta la scena.

Aurora:<< stai zitta ti prego>>

Giada:<< e chi parla>>

L'acqua stava bollendo e la pasta aveva iniziato la sua cottura, dovevamo aspettare all'incirca 10 minuti prima di poterla scolare.
Per ammazzare quei minuti che davanti la pentola sarebbero stati eterni, decidemmo di andare in salotto dai ragazzi.

Giada:<< che state a fa?>>

Caph:<< jack sta in live, volete salutare?>>

Giada:<< ma non è che dicono qualcosa?>> disse la ragazza sussurrando

Morirò per te- fasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora