Domande esistenziali

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Andrea's pov
Dopo le svariate risate, notammo l'orario, era tardi, quasi orario di cena.
Facemmo presente anche agli altri di ciò, e ci riunimmo nella stanza della Venere per capire come muoverci per questa sera.
Dopo alcuni battibecchi, la sala giochi ebbe la meglio, ci demmo appuntamento per le 20:30, così da poter anche cenare in compagnia.
Tornai a casa e mi feci una doccia, ma ciò non aiutò anche a far scivolare le mie paranoie insieme alla schiuma del sapone.
Appena uscii notai un messaggio da parte di Marco, mi disse che avrei dovuto dare un passaggio alle ragazze per l'andata, inoltre dovevo avvisare Pietro una volta fuori l'appartamento, poi aggiunse la posizione di quest'ultimo.
Non molto tempo dopo, partii e dopo un quarto d'ora ero lì fuori.
Non avvisai subito Pietro, volevo concedermi alcuni secondi da solo, per quanto odiassi stare da solo con le voci nella mia testa, era l'unico modo per stare tranquillo, senza la paura di ferire qualcun altro, se non me stesso.
Presi il telefono, avvisai Pietro che ero dalle ragazze e che potevano scendere.
In men che non si dica la macchina era piena. Durante il viaggio non parlai molto, mi limitai a salutarle, ma sapevo che uno sguardo mi stava bruciando la pelle; era Aurora, ero sicuro avesse intuito che qualcosa non andasse per il verso giusto, ma non potevo far rivedere quel lato di me che spesso tenevo nascosto per la paura di essere pugnalato alle spalle, un'altra volta.
Quel pomeriggio mi ero già messo abbastanza allo scoperto e non potevo farlo di nuovo, non lì.
Fortunatamente il viaggio non durò molto e così anche l'imbarazzo che si era creato, tutto si sciolse una volta che misi piede per terra.
Da lontano vidi gli altri ragazzi del bunker e subito li raggiungemmo, cenammo frettolosamente; eravamo impazienti di entrare nell'arcade.
Una volta entrati eravamo meravigliati, c'era l'imbarazzo della scelta tra tutti quei giochi e come dei bambini ci spargemmo per la sala con un sorriso. Come spesso tendo a fare, andai da solo, mi avvicinai a un minigioco, il mio preferito.
Qualcuno notò il mio isolamento e con la coda dell'occhio vidi avvicinarsi una figura familiare, era Aurora.

Aurora:<< ehi, tutto ok? Mi sembravi strano in macchina>>

Andrea:<< non è niente>>

Aurora:<< sicuro? con me puoi p->>

Andrea:<< ti ho detto che non è niente, sto bene>>

A quelle parole Aurora si bloccò un attimo e poi, con un misto di stupore e delusione in volto, si allontanò.
Sapevo di avere sbagliato, ma ormai era tardi per rimediare.
Finivo sempre con il ferire gli altri, allontanandoli per la paura di ferirli.

Non sono mai stato bravo con i sentimenti, specialmente dopo ciò che avevo vissuto, ma non potevo lasciarla andare così, mi vedevo riflesso nei suoi occhi, dovevo trovare un modo per scusarmi.  Così decisi di impegnarmi per guadagnare diversi ticket e prenderle un peluche.
A quanto pare non ero l'unico a voler vincere qualcosa per qualcuno, mi confrontai con Marco e Pietro a quanto pare avevamo tutti lo stesso fine, ma trovavo comunque  delle differenze tra noi; Io lo facevo per il perdono, loro perché ci tenevano e volevano avvicinarsi.
Spesso mi chiedevo perché dovessi avere  queste difficoltà ad amare, mentre per loro risultava tutto naturale,  mi chiedevo se il problema fossi io, cosa avessi fatto di sbagliato per essere così, perché non potevo provare sentimenti normalmente come facevano loro?

Fatto sta che ci mettemmo d'accordo anche con gli altri e per racimolare gli ultimi ticket giocammo a bowling puntando tutto su Duccio, visto che ci giocava spesso ed era anche al quanto bravo. Nel complesso la partita fu molto divertente; specialmente quando Jack per far il gradasso prese una delle palle più pesanti, e mentre la stava per lanciare, cadde, è stato molto bello e divertente, ma la cosa più bella è stata vedere Aurora ridere, peccato che si copra il volto ogni volta che ride, ha un bellissimo sorriso.

Grazie a quest'ultima partita, tutti e tre arrivammo ai ticket sufficienti per i peluche che desideravamo prendere, e subito dopo ci dirigemmo verso le ragazze, non ero solito ad aprirmi d'avanti agli altri; perciò, presi Aurora in disparte e iniziai a parlarle.

Andrea:<< mi dispiace per averti risposto male prima, è che non sono abituato e confidarmi con una persona che conosco da poco quindi in queste situazioni tendo a "fuggire" da esse più che affrontarle. Mi spiace se ti ho ferito, puoi perdonarmi?>> 

Mentre pronunciavo quest'ultime parole, le porsi il peluche che avevo nascosto dietro la schiena.
La ragazza si limitò a sorridere, forse sconvolta da questo gesto inaspettato dopo il mio comportamento.
A fine serata, prima di dividerci di nuovo nelle auto, decidemmo di scambiarci tutti i nostri ig in modo da comunicare più velocemente.

Una volta casa mi stesi sul letto, limitandomi a guardare il soffitto, ma fui interrotto da Akhen, il mio cane, d'altronde aveva ragione, ero stato fuori casa tutto il giorno e non gli avevo dato le attenzioni che necessitava; così inizia ad accoccolarlo come ogni sera, prima di andare a dormire.
Successivamente mi misi il pigiama e prima di poter spegnere la luce, lo schermo del mio telefono si illuminò; erano dei messaggi da parte del gruppo "Triumvirato" composto da me, Marco e Pietro, è un gruppo storico di quando andavamo alle superiori; stavano discutendo di come era andata la serata e di cosa gli avessero scritto le ragazze riguardo i peluche.
Provavo un leggero velo di invidia, forse avevo sbagliato qualcosa, così decisi di farmi coraggio e di scrivere alla ragazza con gli occhi più espressivi che avessi mai visto.
Non le scrissi nulla di così acclamante, un semplice "buonanotte" accompagnato da un cuore. In non molto ricevetti risposta, la ragazza controbatté con un "notte andre<3"
D'istinto sorrisi, spesi la luce e provai a prendere sonno, senza ottenere i risultati aspettati, infatti rimasi sveglio tutta la notte, continuavo a pensare alla notte dove tutto cambiò, continuavo a vedere quelle scene, come se ogni giorno fossi obbligato a rivivere quel momento.

                     *ੈ✩‧₊˚༺☆༻*ੈ✩‧₊˚
                             spazio autrici
ciao ragaa, vi volevamo ringraziare per i traguardi che stiamo raggiungendo.
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