CAPITOLO DICIOTTO

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"No, love is never logical"

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Anya's pov

Le mie palpebre si stavano lentamente chiudendo. Il banco era così comodo...mi sarei addormentata...però...cinque minuti non erano poi un dramm-

<< Signorina Forger?>>

<< Ah? Ah! Io, si. Ecco...cinquantasei!>>

Delle risatine si levarono dall'aula. Il professore mi guardò confuso.
<< Ehm...c'è Desmond che la cerca>> disse.

<< Ah>> non ero poi così sorpresa. Dopo una vita passata tra le sparatorie di mio padre e i coltelli sporchi di sangue lasciati in cucina da mia madre, non mi sorprendeva più niente.

Ok, si, forse il fatto che lui fosse lì mi aveva sorpreso. Giusto un po'.

<< S-scusi>> bofonchiai incespicando sul mio zaino, rischiando di caderci sopra. Uscii e mi chiusi la porta dietro.

<< Che vuoi?>> mi stroppicciai gli occhi per il sonno.
<< Io...ehm..ecco...>>
<< E' la prima ora, finisci la frase per una buona volta!>>esclamai, stressata.
Damian mi guardò male << Calma, calma. Sono venuto in pace>>
<< Te lo devo scrivere in segnali di fumo? Cosa. Cavolo. V->>
<< Che significava??>>

No.

No.

Ahah, no.

E' seriamente venuto qui per questo?

<< Damian Desmond, vuoi davvero andare in infermiera alle 8:00 di mattina?>>
<< Non capisco! Prima dici che mi odi, poi siamo amici e ora questo...>>
<< Sono bipolare ok??>> urlai << ERA SOLO UNA CANZONE, COMUNQUE!!>>

Tornai dentro sbattendo la porta.

<< Tutto a posto?>> chiese incerto il professore.

Sorrisi.

<< Certo>>

E perchè non dovrebbe esserlo?

Damian's pov

Sospirai.

Ah, le donne.

Si, sapevo cosa fare.

Per una volta, avrei fatto la cosa sbagliata.

Spalancai la porta, presi Anya per un braccio e la trascinai di nuovo fuori. << Mi scusa un attimo? Non abbiamo finito>> dissi al professore, che mi guardava inebetito.

Lei si dimenò e mi lanciò un'occhiataccia.
<< Non avevi finito?>>
<< Evidentemente no. Sei stata tu ad urlare>>
mi passai una mano fra i capelli << La vuoi sapere una cosa?>>

La ragazza sbuffò. << Spara>>

<< Sei un' idiota>>
<< Oh, wow. Non me l'avevi mai detto prima>>

<< Ahah, ahah, comunque, quella canzone era solo una canzone, giusto?>>

Anya fece una faccia confusa.
<< Si.>> rispose.

<< Non significava niente? Proprio niente?>>
<<N-no. Assolutamente niente.>> disse, cercando di mascherare la sua voce tremante << Almeno per me>>

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