passato, 5 anni prima
pensavo che trasferirmi a genova avrebbe portato fine alla mia vita
pensavo di non ritrovare la felicità di torino
ma evidentemente mi sbagliavo
stavo andando dopo tanto tempo a vedere una partita di calcio
una partita under 18 genoa contro juventus
la mia squadra del cuore contro la persona che mi ha stravolto la vita
il mio andre avrebbe giocato come capitano ed io, sara e mattia eravamo a fare il tifo per lui
era appena un mese che stavamo insieme
e la vita mi sembra un sognoimmersa nei miei pensieri andrea stava attraversando il campo con i suoi compagni riscaldandosi un po' per poi essere chiamato come capitano per il lancio della moneta
palla per il genoa campo per la juventus
si gira per un secondo verso le tribune notandomi e sorridendomi come non mai
io e sara con la sua maglietta urlavamo a squarciagola "forza andreaaa"
e lui felice come una pasqua mi mandava baci volantiin fondo cosa volevo di più dalla vita?
dopo mezz'ora il mio andre aveva fatto doppietta portandoci al vantaggio
fino a quando un minuto prima del fischio di fine primo tempo
un giocatore di cognome miretti, marca andrea tagliandosi la strada facendolo cadere di colpo
era finito a 8 metri di distanza con la faccia a terra sul campo
che cazzo è successo?
"ohhh rosso rosso" urla mattia come non mai
io invece ero immobile a guardare andrea fermo sul campo che non si muoveva
vedevo solo sangue
"assistenzaaaa sta sanguinando" urlo come non mai alle panchine poco più sotto di noi
accorgendosi finalmente del mio fidanzato
le lacrime iniziavano a scorrere
che stava succedendo al mio andre?
i soccorsi arrivarono cercando di capire il malessere del mio ragazzo che però era totalmente svenuto privo di sensi
solamente il naso grondava di sangue come non mai
piangevo piangevo guardando andrea sulla barella che veniva portato via
"alice stai tranquilla ora li raggiungiamo" esclama mattia anche lui sotto shock
era successo così in fretta
proprio ora che la mia vita stava andando a gonfie vele
proprio ora che ero felice
proprio ora che mi ero innamoratacorrevano come non mai verso l''infermeria
"ragazzi non potete passare" esclama un infermiere
"siamo i suoi migliori amici i genitori di andrea non ci sono"io non capivo, intravedevo andrea dalle lacrime e mattia che borbottava
mi avvicinai alla barella
"andre, amore svegliati, ti prego. mi senti? sono qui ci sono io matti e sara"
"ragazzi mi dispiace adesso facciamo i vari accertamenti e li portiamo in ospedale vi facciamo sapere"
"è grave?" chiede sara
"no è solo svenuto ma il naso potrebbe essere rotto
"signorina lei si deve togliere" si gira verso di me l'infermiereio ero incantata a guardarlo steso lì, con il viso pieno di sangue del naso che tanto era perfetto
e che adesso aveva assunto una forma strana
che dio ci aiuti
~~
presente;
mi faceva uno strano effetto il camice bianco
per di più un camice bianco con sopra lo stemma della juventus
due cose che amavo alla follia
io e gli altri tirocinanti eravamo con i vari fisioterapisti e dottori a farci fare il giro della continassa
"tra poco arriveranno i ragazzi stanchi morti, faremo un po' di stretching e massaggi per rilassare i muscoli, ci dividiamo uno va con un fisioterapista con i portieri e gli altri con noi con il resto dei ragazzi ok?"
annuimmo tutti
stavano arrivando
anzi stava arrivandodopo dieci minuti si iniziarono a sentire schiamazzi e risate
si riunirono tutti in palestra a terra a chiacchierare
fino a quando dalla porta non spuntammo noi
"buongiorno" esclama il dottore
si zittirono tutti iniziando a puntare tutti gli occhi su di me
mi sentivo giusto un po' osservata
in particolare da qualcuno
sudato più che mai, muscoli ben in evidenza e vene che pulsavano
era diventato più sexy che mai in questi anni
"come è andato allenamento?"
"bene doc"
"loro sono alessandro, lorenzo e la signorina alice, dategli il benvenuto, staranno e dovranno sopportarvi per ben un mese se non di più"ci avvicinammo per presentarci fino a quando arrivo alla porta un allenatore impanicato
"scusatemi dottoressa boccani ho un bambino di là che è svenuto a chi sanguina il naso avrei bisogno del suo aiuto"
non ci credo
"arrivo subito"
andrea cambiaso con il sorriso sotto i baffi mi guardò facendomi intuire già tutto
perché ci si capiva così noi
con gli occhi e con il sorriso
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il mio filo rosso
ChickLituna leggenda giapponese narra che fin da quando nasciamo abbiamo legato al proprio dito un filo rosso, che ci collega alla nostra anima gemella... alice e andrea erano l'uno l'estremo dell'altro, e quel filo rosso, anche se pieno di nodi, ed un po'...