pov andrea cambiaso;
la juventus era fantastica!
in tutto e per tutto...
ci trovavamo a verona in trasferta per la partita che si sarebbe giocata la mattina successiva alle 12
era sera, tutti riuniti in un grande tavolo a fare karaoke bevendo un caffè nella struttura veronese
divisi ovviamente dal mister, lo staff, ed i medici
compresa lei...
era rivolta verso un'altro tirocinante intenta a ridere di gusto e lanciando di tanto in tanto qualche sguardo verso di me
"bene ragazzi noi ci ritiriamo" comunica il mister con il suo staff
"buonanotte mister" un grande coro di voci esclamarono quella frasetranne io intento a vedere la tirocinante raccogliere le sue cose parlando con il fisioterapista giacomo, il classico uomo che avrebbe conquistato qualsiasi donna sulla terra
fisico da schianto con e senza divisa, barba curata, occhi azzurri contornati dagli occhiali che lo rendevano ancora più sexy a detta di mckennie
ma dopo tutto era un bell'uomo e ci sapeva pure fare con il suo lavoro dovevo ammetterlo
"anche noi andiamo, visto che è presto porto questa signorina a fare un giro per verona visto che non l'ha mai vista" mormora giacomo mettendosi la giacca insieme ad alice intenta a guardarmi, forse aspettandosi una mia reazione
ma in fondo in quegli anni ero diventato bravo a portare una maschera, nascondendo tutte le mie vere emozioni
"buonanotte" disse proprio la mia ex fidanzata sorridendo a tutti i ragazzi lanciando un ultimo sguardo anche a me che continuai a fissarla fino a quando non uscì dalla sala
"beh giacomo ha già abboccato" esclama chiesa
"beh sono comunque due bei ragazzi" afferma pinsogliochissà cosa faranno quei due
"tutto bene?" mi risveglia dai miei pensieri hans
"sisi tutto ok, dopo tutto sono passati due anni lei è libera di fare quello che vuole"
"si beh magari gli farà vedere solo la città" continua miretti
"ragazzi sto bene non preoccupatevi. andiamo?"
"si meglio di sì domani ci spetta una bella partita"pov Alice:
verona era bellissima...
passeggiavo ammirando quelle strade di notte con il mio gelato tra le mani sporcandomi tra un po' anche i piedi
"sei tutta sporca" si mise a ridere di gusto il ragazzo al mio fianco
giacomo è stato uno dei primi a farmi ambientare al jmedical, molto gentile e disponibile
e ammettendolo molto bello si, ma non il mio tipo
"lo so ma questo gusto è il migliore della mia vita"
"fammi sentire"porsi il cono al ragazzo che leccò con gusto
"wow è fantastico"
"te l'avevo detto"
"allora come ti trovi a torino"
"beh sono tornata a casa quindi da dio"ero tornata a casa senza una parte di casa...
"si è veramente fantastica manca solo il mare! in lavorare alla juventus è inspiegabile"
"assolutamente sì! non credevo ai miei occhi quando ho visto che sarei venuta lì"
"in cosa vorresti specializzarti?"
"cardiochirurgia"
"cazzo"risi guardando il ragazzo che si fermò di colpo
"già! tu come mai fisioterapista?"
era veramente ottimo nel suo lavoro, nel giro di pochi giorni contratture e stiramenti sparivano subito
"da piccolo ero un tennista, anche molto forte fino a quando a 18 anni feci un incidente in motorino"
"oh mi dispiace"
"tranquilla, mi ruppi di tutto di più, il femore 5 costole, e una spalla, e così la mia carriera da tennista finì. però ho sempre voluto aiutare il prossimo, ho sempre amato guardare le persone rimettersi in piedi con le proprie forze"
"sei veramente portato per questo lavoro" sorrisi al moro davanti ai miei occhi"tu come mai cardiochirurgo?"
per cercare di aggiustare il mio cuore forse?
"in realtà unì è sempre piaciuta pediatria, però poi mi sono resa conto che il cuore e il nostro tutto, noi viviamo per lui, per un muscolo che batte nel nostro petto, così come lui si prende cura di noi noi dobbiamo farlo con lui"
mi guardò intensamente con un sorriso tenero sulle labbra
"sei molto bella questa sera"
"certo con tutto questo cioccolato figurati se non ero bella" sdrammatizzaieravamo ormai nella hall dell'hotel
"bene allora grazie per questo giro giacomo ti devo un gelato"
"figurati sono stato bene da ripetere" fini il tutto con un bacio sulla guancia il fisioterapistami avviai verso la grande terrazza della struttura intenta a prendere un po' di aria, non recepita dai miei polmoni durante la cena per colpa di qualcuno...
"bella verona?" mi girai di scatto sentendo la sua voce e smettendo per l'ennesima volta di respirare
"molto si"
"e giacomo?" chiede d'un tratto il genovese fissandomi accanto a me
"scusami non volevo mi è uscito" continua a parlare mortificato dalle sue parole
"mi ha solo portata a vedere verona, è l'unico con cui ho legato qui dentro"
"come è la juve?"
"beh dovresti dirmelo tu no?"lo guardai avvolto nella sua felpa con lo stemma bianconero
"devo ancora realizzare"
"se hai bisogno di qualcosa ci sono dopo tutto non hai nessuno qui"era il minimo che potessi fare
"grazie..."
mi sedetti nella sdraio dove si era posizionato poco prima ammirando quegli occhi che tanto amavo
"sei cambiata lice"
non chiamarmi così non adesso...
"già mi sono venute le rughe"
uscì dalla sue labbra un risolino
"tu ti sei fatto più grosso, proprio come volevi" dissi toccando i suoi bicipiti
i brividi
l'eccitazione
il cuore impazzito"all'età di 23 anni finalmente ce l'ho fatta"
"non dovresti dormire, domani hai una partita importante"
"mi sei mancata alice, dico davvero"anche tu andrea da morire
"anche tu"
"sarà meglio che vada sennò domani non mi sveglio proprio, lo sai come sono fatta"
"oh sì hai di superato di troppo il tuo orario" sorrise il numero 27
"notte andre"
"notte lice" disse accarezzandomi la manocome prendo sonno adesso?
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il mio filo rosso
ChickLituna leggenda giapponese narra che fin da quando nasciamo abbiamo legato al proprio dito un filo rosso, che ci collega alla nostra anima gemella... alice e andrea erano l'uno l'estremo dell'altro, e quel filo rosso, anche se pieno di nodi, ed un po'...