4- L'incontro

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"Spietato destino, che sei incatenato alla nascita del mio crudele intento! Vieni, spettrale notte, incappucciata nel fumo dell'inferno, affinché il mio coltello non veda la ferita che fa, né il cielo scruti attraverso il manto scuro del buio per gridare 'Fermati, fermati!'"

"Spietato destino, che sei incatenato alla nascita del mio crudele intento! Vieni, spettrale notte, incappucciata nel fumo dell'inferno, affinché il mio coltello non veda la ferita che fa, né il cielo scruti attraverso il manto scuro del buio per ...

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Il grande segreto dell'esistenza è vivere e lasciare vivere.
Marc Chagall

15 dicembre

Eris
Le cose si rompono di continuo. I vasi. I piatti. Il telecomando. I coglioni.

Odio alzarmi la mattina, mi sento continuamente come se avessi i postumi di una sbornia.

Invece no, è solo la mia testa di cazzo che gira, gira, gira e non si ferma mai.

Questa mattina mi sono svegliata con due occhi talmente gonfi che mi faccio paura da sola.
F

isso il mio riflesso allo specchio, più lo guardo e più provo disgusto. Non ho mai odiato qualcuno tanto quanto odio il mio volto. Forse perché al suo interno ci rivedo quella dannata donna.


Inclino leggermente la testa e mi scruto ancora un po', guardo le mie labbra screpolate, le gote leggermente più rosa del solito e gli occhi arrossati.

'Da quanto tempo ho smesso di dormire?'

Mi trascino con non so quale forza sovrumana in cucina e quello che vedo mi lascia... di stucco.

Archie manovra con i fornelli per preparare dei pancake. Ne ha già impiattato qualcuno e ha preparato
la tavola per la colazione.

Deve avere un qualche super udito perché sente immediatamente i miei passi e si volta per rivolgermi un sorriso.

Quel sorriso.
Indietreggio di qualche passo.
No,no,no,no,no.
Lo sapevo. Non avrei mai dovuto accettare di far dormire l'agente Clark da me.

Il dispiacere, la compassione, la cazzo di pietà che prova verso di me mi disgusta.

Nessuno può capire perché io tanto odi questo sentimento e non voglio che nessuno capisca. Non voglio il supporto di nessuno, non voglio che si immischino nei miei affari, io desidero solo fottutamente dimenticare e andare avanti con la mia cazzo di vita.

Chiudo gli occhi e prendo due respiri profondi, li riapro e cammino spedita verso il frigorifero per versarmi un bicchiere d'acqua.

L'agente Clark mi saluta ma decido di ignorarlo, lui mi detesta tanto quanto io detesto lui. Prova pietà solo perché ha assistito a ieri notte.

Evil- la mela della discordia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora