Tom Riddle

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/Mary's Pov/
Continuo a rigirarmi il diario fra le mani, stavo ripensando a quel nome, e alle intenzioni che avevo prima di scoprire di chi fosse il diario.

Volevo davvero scrivere sul diario che apparteneva, e forse appartiene anche ora, al Signore Oscuro?

Infondo si, io ero sempre stata senza paura, il che a volte era un bene, ma a volte era un male, questo perché la paura, anche se non sempre, ci protegge, evita di farci fare scelte sbagliate, capiremo solo dopo che sono sbagliate, ma lo capiremo, noi però tendiamo a metterla in cattiva luce, tendiamo a dire che sia un'emozione cattiva, ma non lo è, prima o poi ce ne accorgeremo, è per questo che ogni tanto rimpiago di non averla, perché ogni tanto vorrei essere meno avventata.

Ma ogni tanto è anche un bene che io sia così.

Stufa di aspettare poso il diario sulla scrivania, prendo il calamaio e l'inchiostro, apro sulla prima pagina bianca e rifletto su cosa scrivere, di solito si inizia con un "Caro diario..." o almeno è quanto ricordo.
Senza indugiare intingo il calamaio nell'inchiostro per poi posarlo sul foglio e scrivere, mi concentro per scrivere con una calligrafia perfetta, anche se con scarsi risultati.

"Caro Diario..."

Inizio a scrivere ma le parole si cancellano lasciando il foglio bianco, presa dallo spavento e dallo stupore chiudo di scatto il libro.

Cosa diavolo è appena successo?!

Mi fermo un attimo per regolarizzare il respiro che, durante il mio scatto di stupore improvviso, era accelerato, guardo il diario e con una mano tremante lo riapro alla stessa pagina che non è più vuota, bensì c'è una scritta, fatta di sicuro dal proprietario del diario, sennò non me lo spiego.

"Piacere di conoscerti, sono Tom Riddle, potrei sapere, di grazia, con chi sto parlando?"

Questo è ciò che recita la scritta che, qualche secondo dopo la mia lettura, scompare, io mi affretto a scrivere.

"Tom Riddle?! Intendi dire Voldemort?!"

"In un certo senso sono lui, per farti capire meglio, io sono lui prima di diventare com'è ora"

"Intendi prima che diventassi cattivo?"

"Diciamo di si, adesso, però, vorrei davvero sapere chi sei"

Io fisso la scritta prima che scompaia, dovrei dirgli il mio vero nome? E se volesse uccidermi? Ok basta, ormai il dado è tratto, prima gli rispondo, prima saprò cosa vuole.

"Sono Mary, anche se non credo ti interessi"

"Mary eh? potrei sapere anche il tuo cognome"

"Fatti bastare Mary"

"Sei molto maleducata Mary, io, al contrario tuo, mi sono presentato, sarebbe rispettoso che tu mi riservassi lo stesso trattamento"

"Come vuoi, sono Mary Slugh"

"Slugh eh? Quindi sei una purosangue? La figlia di Carter ed Eleonor Slugh"

"Esatto, sembri conoscere bene i miei genitori"

"In un certo senso siamo amici, vedo che il mio Horcrux è stato affidato a te"

"Horcrux? Intendi quegli oggetti in cui c'è la tua anima?"

"Esattamente, mi chiedo perché tu non mi abbia scritto prima"

"Mi avevano dato delle regole il giorno che mi hanno consegnato questo oggetto, una di queste era non aprirlo, toccarlo, o scriverci sopra"

"Mi sembra di capire che tu non le abbia rispettate"

"La tentazione era troppa... Tu non diarai niente a...?"

"Oh no, certo che no, ti capisco alla perfezione, io ho infranto molte regole da giovane, questa è una sciocchezza in confronto, in più questo diario non ha un collegamento con il me di ora, lui non sa che stai scrivendo qui sopra, non sa niente"

Appena leggo quelle parole un senso di sollievo mi pervade, ho scritto tutto il tempo con il terrore che potesse sapere qualcosa, con il terrore di venire scoperta, ma se lui era dalla mia parte, o almeno per ora sembrava, non dovevo preoccuparmi.

"Questo si che è un sollievo"

"Lo immaginavo, ma dimmi, che anno stai frequentando?"

"Il quarto"

"Quindi devi avere 14 anni, oppure non li hai ancora compiuti? Di grazia, potrei sapere quand'è il tuo compleanno?"

"Ho 14 Anni, il mio compleanno è il 7 Febbraio, se proprio ci tieni a saperlo, il tuo?"

"Pensavo che ormai tutti sapessero il mio compleanno, comunque comprendo la tua ignoranza, sono nato il 31 Dicembre"

"Sei Capricorno eh?"

"Suppongo di si, non ho mai dato importanza a queste cose, quindi non lo so"

"Capisco..."

"Allora tornando sul discorso della tua famiglia... Tu sei un vampiro come loro giuso?"

A quella domanda rimango un attimo spiazzata, so che conosce la mia famiglia, ma questo è troppo, non ho mai accettato di esserlo, ho sempre cercato di vivere diversamente da loro, di nascondere la mia natura, ormai la frase è scomparsa, ma io non scrivo niente comunque, Tom allora decide di scrivere per primo.

"Ho toccato un nervo scoperto?"

"Diciamo di sì"

"Mi dispiace, non vuoi parlarne suppongo"

"Anche se fosse non verrei a parlarne con te, ci conosciamo a malapena"

"Avete ragione Madame, perdonatemi"

"Scuse accettate"

"Ne sono grato"

"Sei decisamente diverso dal te di ora, tu sembri così gentile e premuroso, mentre lui è..."

"Freddo e distaccato?"

Domanda in modo retorico, sa già che la risposta è si, ma io glielo dico comunque.

"Esattamente"

"Ne sono consapevole Madame, anch'io divento così quando mi arrabbio, solo che lui è costantemente arrabbiato, è normale che sia così, infondo sono pur sempre il cattivo della storia, no?"

"Forse lui è il cattivo della storia, ma tu... Tu sei completamente diverso, tu sei lui, ma lui non è te"

"Sono frasi profonde per essere dette da una purosangue del quarto anno, se non contiamo poi che mi odiavi, comunque sono onorato di essere considerato così da almeno una persona"

"È la verità, lui è il cattivo, ma tu non lo sei, anche se siete la stessa persona siete molto diversi"

"In questo non posso che concordare con lei Madame"

"Ne sono felice, ora è meglio se torno a studiare, se non ti dispiace io andrei, ah e non darmi del lei"

"Sarà fatto, alla prossima"

Appena leggo la sua ultima frase un sorriso si forma sul mio volto, può una persona appena conosciuta farmi sorridere con una frase? A quanto pare si, la cosa più strana è che è stato Tom, Tom Riddle, nonché il Signore Oscuro, a farmi sorridere.
Detto questo chiudo Il diario e lo metto nel cassetto, poi riprendo il libro di DADA e mi rimetto a studiare.
/Fine Pov/

L'amore Che Scorre Nel Nostro SangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora