La piazza era piena di gente, non sarei mai riuscito ad avvicinarmi per vedere la cisterna. Decisi di salire sul tetto di una delle case che circondavano la piazza.
Imboccai un vialetto secondario per non essere visto da tutta quella gente e, una volta scelta la casa adatta, mi arrampicai.
Mi avvicinai al bordo del tetto, restando in ginocchio per non dare troppo nell'occhio, e osservai la cisterna. Era lunga una decina di metri con un diametro di tre, una canna, con cui un addetto distribuiva dell'acqua alla popolazione, era attaccata alla parte posteriore della cisterna. Passai alla motrice, era stata modificata ovunque, un motore da almeno tremila cavalli ruggiva pronto a ripartire mentre ai fianchi erano state istallate due mitragliatrici a cinque canne rotanti da cui due guardie non si staccavano mai e, per finire, sul tetto era appostato un cecchino, con un fucile fatto in casa, che controllava la zona cicostante. In un mondo del genere, le risorse primarie andavano difese con le unghie e con i denti.
Tornai a controllare la cisterna e finalmente vidi quello che volevo vedere: lungo il lato, a caratteri cubitali, era stato marchiato a fuoco il nome "Cittadella".
Mi concentrai sulla gente in fila indiana per qualche litro di acqua.
L'addetto riempiva una tanica da cinque litri a persona solo dopo che questa aveva pagato un prezzo inaccessibile per quella povera gente.
Era così che l'imperatore teneva quella gente sotto il suo controllo. L'unica fonte di acqua potabile in un raggio di cinquecento chilometri era una falda acquifera proprio sotto la Cittadella, lui la estraeva e la distribuiva a caro prezzo.
La popolazione,non avendo alternative, era costretta a pagare.
Un uomo in cerca di redenzione non si sarebbe mai fatto scappare un'occasione del genere.
Quella cisterna non avrebbe lasciato il villaggio.
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Redemption #Wattys2016
ActionIn una terra distrutta dalle guerre nucleari un uomo non vuole perdere la sua possibilità di redenzione.