22) notte movimentata

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Una serata in discoteca si presentava come una pausa benvenuta dalla routine quotidiana per Emanuele e Valeria. Avevano deciso di uscire con gli amici per rilassarsi e divertirsi, lasciandosi alle spalle le preoccupazioni per qualche ora.
Il locale era vivace e pieno di energia, con luci colorate che danzavano sulle pareti mentre la musica pulsava nell'aria. Emanuele, indossando una camicia nera aderente e jeans scuri, si lamentava scherzosamente dei vestiti eleganti che aveva dovuto indossare per convincere Valeria a uscire con lui quella sera.
"Non mi sento a mio agio in questi vestiti," disse ridendo, tirandosi giù la camicia che si era abbassata.
Valeria, con un vestito nero aderente che esaltava la sua figura, gli sorrise dolcemente. "Sei perfetto così, Emanuele," disse accarezzandogli il braccio. "Ti vedo sempre bello, qualunque cosa tu indossi."
Emanuele si rilassò leggermente, sentendo il calore delle sue parole. Prese la mano di Valeria nella sua e si avvicinarono al bar per prendere da bere.
Mentre si godevano la serata con gli amici, Emanuele notò alcuni ragazzi che guardavano Valeria con interesse. Sentì un brivido di gelosia salire dentro di lui, nonostante sapesse perfettamente che Valeria era con lui e solo con lui.
Valeria, radiantemente bella nel suo vestito nero che scintillava sotto le luci della discoteca, attrasse l'attenzione di molti. Emanuele, pur ammirando la sua bellezza, sentì anche un pizzico di inquietudine nel vedere altri uomini che la guardavano con desiderio.
Durante una pausa tra una canzone e l'altra, uno dei ragazzi si avvicinò a Valeria per fare un complimento sul suo vestito. Emanuele non riuscì a trattenere un sottile brivido di gelosia mentre osservava la scena da lontano. Si sentì impaziente di riavere Valeria tra le sue braccia, lontano dagli sguardi curiosi degli altri.
Valeria, riconoscendo il cambiamento nel suo atteggiamento, lo guardò negli occhi con dolcezza e comprensione. "Emanuele, non devi preoccuparti," disse con voce calma. "Questo vestito è solo per te."
Emanuele sospirò, rassicurato dalle sue parole. "Lo so, tesoro," rispose sinceramente. "È solo che... non posso fare a meno di volerti solo per me stasera."
Valeria sorrise, sentendosi amata e desiderata. "E mi hai," disse con un sorriso affettuoso, stringendosi ancora di più a lui.
Più tardi, mentre ballavano insieme sulla pista da ballo, Emanuele avvolse Valeria tra le sue braccia con una sicurezza rinnovata. Si sentiva fortunato ad avere una donna così speciale al suo fianco, una donna che non solo lo comprendeva ma lo accettava con tutte le sue insicurezze.
Quella notte, tornarono a casa mano nella mano, sentendosi più vicini che mai. Si abbracciarono sul balcone, guardando le stelle nel cielo notturno.
"Emanuele," disse Valeria dolcemente, "ti amo più di quanto le parole possano esprimere."
Emanuele la guardò con amore, sapendo di aver trovato la sua anima gemella. "Anch'io ti amo, Valeria," rispose, baciandola teneramente.

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