Lovebug

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I never thought that I’d get hit by this love bug again.

I can’t get your smile out of my mind

I think about your eyes all the time

You’re beautiful but you don’t even try

Modesty is just so hard to find.

LOUIS POV.

Sentì un tocco leggero sfiorarmi la pelle.

E nel momento in cui aprì gli occhi una irritante luce solare mi investì senza preavviso, ma fu quasi subito rimpiazzata da una luce più bella, quella di Harry.

Era lì, accanto a me, concentrato a delineare cerchi immaginari sulla spalla rivolta alla sua mercè.

Era bellissimo.

Il lenzuolo non lasciava scampo alla mia immaginazione, ma quel tanto che bastava a farmi arrossire. Le sue spalle bianche e ben definite erano un particolare che, purtroppo non avevo ancora avuto il piacere di ammirare.

Sarei potuto rimanere li, una vita intera, a seguire con lo sguardo il percorso che tracciava la sua spina dorsale, la quale si andava a nascondere sotto quel maledettissimo lenzuolo.

Venni portato coi piedi per terra dall' interessato con un "dormito bene?"

Ciò che uscì involontariamente dai miei pensieri però non centrava granché la sua domanda, rivelandosi essere un flebile "sei bellissimo".

Lo sentì ridacchiare, ma in fondo non era altro che la verità.

A confermare le mie stabilissime ipotesi era il suo viso.

Alzai lo sguardo verso il suo e avrei preferito non farlo, perché mi sentivo schiacciare da un sentimento a cui non avrei mai voluto dare un  nome, il mio cuore era stretto da una morsa che non mi dava tregua.

Capì in quel momento di essere terribilmente e irrimediabilmente spacciato.

Specchiandomi nei suoi occhi capì di essermi perdutamente innamorato di Harry Styles.

Lui rispose al mio complimento alzando un angolo della sua bocca facendo si che una piccola fossetta si facesse largo tra la sua guancia.

Mi avvicinai il tanto che bastava per assaporare la consistenza delle sue labbra e chiudere la distanza che ci separava in quel momento insano, pieno e sgorgante di emozioni.

Non ero mai stato un sognatore, eppure con quel ragazzo di cristallo mi sentivo fuori dalla realtà, era davvero complicato collegare il cervello al cuore.

In quel momento comandava soltanto quel pugno di organo.

Blackout.

Harry aveva approfondito il bacio facendo scontrare la sua lingua col mio palato.

Si prospettava essere un bacio dolce e casto, ma a volte le prospettive ingannano : era tutto al di fuori che puro e casto.

Era un bacio bagnato e passionale, nessuna pretesa da parte di entrambi, uno scambio di saliva rude e quasi inopportuno col magico momento che si era andato a creare, ma andava bene così.

Volevo sentire e assaporare Harry in tutto e per tutto.

Volevo conoscerlo per quello che era, una spasmodica incontrollata e irrefrenabile voglia di Harry.

Portai le mani ad accarezzargli le natiche che ad ogni palpata si preoccupavano di venirmi incontro, facendomi tastare la loro consistenza.

Qualcosa là sotto aveva deciso di svegliarsi, e anche il bellissimo ragazzo sopra di me se ne era accorto.

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