Incredibly close

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HARRY POV.

Occhi blu, occhi cielo, occhi oceano.

Perché sei così triste?

Riesco a sentirlo anche a mille miglia di distanza..

Dov'è il tuo bel sorriso?

Parlami ti prego.

Il tuo silenzio è così rumoroso.

Non sopporto questa lontananza.

Cosa mi hai fatto? Mi hai stregato, lo sai?

Vorrei essere lì con te, ma devo fare il buon amico ed essere vicino a Niall in questo momento.

Ti prometto che stasera verrò a vegliare su di te, a proteggere i tuoi sogni affinché non siano incubi, a scaldare il tuo cuore infreddolito.

Sei così bello tanto quanto la tua anima, una calamita per la mia.

Baderò al tuo soffio vitale come se fosse la cosa più preziosa in questi mondi, in effetti, non c'è dubbio che lo sia.

Sei cielo e mare allo stesso tempo per me.

Ti voglio così tanto.. eppure i corpi celesti che ci dividono mi sembrano niente in confronto a al muro che hai alzato tra di noi.

Ma come fai?

Nessun umano è mai scampato al mio controllo, nessun umano è mai riuscito a svincolarsi dalla morsa di un angelo, nessun umano ha mai posto resistenza.

Semplicemente perché voi, creature della Terra, non sapete della nostra esistenza.

Perché non mi lasci leggere la tua mente? Mi è così tanto difficile.

Sarà la distanza il problema? No, non lo è mai stata. Ho stabilito un contatto con la tua mente brillante diverse volte eppure mai come ora ho provato tanta frustrazione.

Lasciami entrare ti prego. Ne ho bisogno, piccolo umano.

"Harry ho davvero bisogno che tu mi dia una mano!" Niall mi scosse con le sue parole. I miei pensieri erano volati a Louis ancora una volta.

Possibile che non riuscissi a concentrarmi su qualcosa che non fosse quel bellissimo ragazzo che ora come ora mi aveva sbattuto la porta in faccia?!

Avevo bisogno di prendere una boccata d'aria fresca.. e di scendere sulla Terra, ma ora i bisogni di qualcun'altro venivano prima dei miei, purtroppo.

"Aspetta ti aiuto a scendere.."

"Okey, uno.. due.. tre!"

"Oggi ti tolgono le fasciature giusto?!" Niall era il mio migliore amico da quando ero piccolo, mi è sempre stato accanto, è sempre stato per me la spalla preferita su cui piangere, anche quando avevo scoperto di essere stato adottato, lui sapeva che in quella solitudine in cui mi ero rinchiuso ci sarebbe sempre stato un piccolo angolino per lui.

Gli angeli hanno tutti un nobile cuore, ma credo che il suo appartenga ad una stirpe reale di gran lunga superiore.

"Sì.. hanno detto anche che se me la sento posso provare a volare un po', ma che per scendere sulla Terra dovrò aspettare qualche giorno"

"Bene. Fantastico. Perchè non vedo l'ora di fartelo conoscere."

Ovviamente avevo passato il mio tempo da infermiere a parlare e straparlare di Louis, della sua bellezza - troppa per un essere umano -, delle sue attitudini, dei suoi sospetti su di me, di quella Jenny, della mia gelosia nei confronti delle sue fattezze terrestri, perché  poteva parlare con lui quanto le pareva, non doveva di certo trattenere il fiato pur di non essere percepita. Parlai anche del fatto che Louis supponeva di essere pazzo, quando l'unico pazzo, ero io - pazzo di lui -.

la città degli angeliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora