"Come diamine devo fare? Sembro un maledetto stalker!"

Tenko roteò gli occhi al cielo, la macchinetta per tatuaggi ben stretta tra le mani e la tentazione sempre più forte di legare e sedare il suo ultimo cliente, per poi osservare il suo amico e roteare le iridi rosse un'altra volta

Te:" non sembri uno Stalker, tu SEI uno stalker! Quante volte lo hai già fatto invitare a cena da Shouto?"

To:" solo quattro volte questa settimana! Non volevo sembrare invadente!"

Uno sbuffò usci dalle labbra screpolate del minore, i lunghi capelli bianchi legati con un elastico in una coda alta ed il piercing al lato del labbro pizzicato sotto i denti, per poi sbuffare di nuovo ed alzare le mani ,contornate dai guanti, ed agitandole  a mezz'aria

Te:" non volevi sembrare invadente? Sei arrivato persino ad appostarti davanti alla sua scuola!"

To:" era la settimana dei diplomi! Anche Shouto si stava diplomando ed era giusto che il suo fratellone fosse lì!"

Te:" certo! Se non fosse che Shouto lo hai a malapena salutato! Ma perché non la fai finita una volta per tutte e lo inviti a cena?"

To:" e come posso fare?"

Te:" apri la bocca, dato che non taci nemmeno sotto minaccia di torture, e gli chiedi se vuole venire a cena fuori con te!"

To:" e se dice di no?"

Te:" e quando mai ti sei fatto fermare da un no?"

To:" io...i-io..."

L'ennesima boccetta di colore venne sistemata nello scaffale in alto,  ogni sfumatura che trova la giusta collocazione in scala cromatica,  vedendo Touya assorto nei suoi pensieri mentre Tenko termina il tatuaggio del cliente e quasi lo sbatte fuori a calci

Insomma!

Non ci si può fare un tatuaggio che significa " forza" se poi quasi te la fai sotto nel solo vedere l'ago no?

Ma erano soldi e con l'idea di ingrandirsi,  arrivando perfino a fare dei colloqui per trovare un nuovo collaboratore,  ogni centesimo era oro colato per loro due.

Ma Touya ultimamente non ci stava con la testa, tralasciando che sano sano non era mai stato, ed era sempre più difficile vederlo nello studio...troppo impegnato,  anche se non lo avrebbe mai ammesso, a pedinamenti quel ragazzino dai capelli buffi

Te:" Tou....seriamente.   Perché non lo inviti a mangiare un hamburger? Ha l'età giusta per poter uscire no? Qual'e il problema?"

La cassa suonò,  quando le banconote vennero inserite all'interno,  e Tenko ringraziò di nuovo il cliente prima di vederlo uscire e dedicare tutta la sua attenzione al suo amico

Te:" cosa potrebbe andare male?"

Touya sbuffò,  le lunghe gambe piegate in una posizione scomodissima  quando si sedette sullo sgabellino,  per poi portarsi una mano in faccia e sospirare profondamente

To:" è..è un maledetto elfo! Come diamine si conquista un elfo?"

Anche Tenko si andò a sedere di fronte a lui, sciogliendosi  i capelli e lasciandoli ricadere liberamente sulle spalle magre, per poi sospirare ed allungare una mano

Te:" lo hai già fatto una volta no? Ti basterà fare le stesse cose no?"

To:" Si, e cosa? Mettermi a frignare perché papà mi ha fatto la bua? Oppure farmi beccare a dormire con un orsacchiotto? Oppure..."

Gli occhi azzurri di Touya si spalancarono,  facendo sorridere l'albino che si alzò subito dopo di lui, per poi vederlo scheggiare verso il magazzino e tirare fuori una custodia che non toccava più da anni...

La custodia del suo vecchio violino

Ed aveva già un piede fuori dallo studio, una base musicale da riprovare dopo anni ed il cuore già in gola, quando improvvisamente si fermò e riaprì la porta lentamente

To:" Hey fiocchetto di neve... Ma tu... perché mi hai sempre creduto?"

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