CAPITOLO 2

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UN CANE COLOR MIELE

L'aereo diretto verso Monaco è in ritardo, come sempre. Ho sempre adorato viaggiare, salire sull'aereo e andare ovunque tu voglia.

Quando arrivai a Monaco venni invasa da persone, non amavo la folla, ma quella di Monaco mi è sempre piaciuta. Non che io ci sia stata molte volte, ma ogni volta che la vedo rimango incantata dalla sua bellezza.
Il casinò e il mare sono le mie cose preferite in assoluto. Le macchine di lusso che giravano per la città e per il circuito di F1. I palazzi ricchi. E altre migliaia di cose che adesso non saprei dire a parole.

Dopo essermi sistemata nella casa che avevo preso in affitto, incominciai a leggere un libro appena comprato.

Ormai sono le 22, tra poco andrò a dormire.

Il mattino seguente mi svegliai alle 5 del mattino, così da potermi godere il sorgere del sole.

Mi preparai per andare in spiaggia. Una bella corsetta mi serviva.

Quando arrivai incominciai a camminare in riva al mare, è giusto prendersi una pausa? Non lo so, 5 mesi sono tanti, si potrebbe fare un film, perché no? No. Sono in pausa. Basta. Non posso continuare ininterrottamente a lavorare.
Amo il mio lavoro, non lo nego, ma a volte una pausa è ciò che serve. Poi non durerà molto, tra 2 o 3 mesetti mi arriverà il copione del film.

Ad interrompere i miei pensieri fù un piccolo cagnolino color miele che mi corse addosso.

<<hei, ciao, tu sei davvero minuscolo>> dissi accovacciandomi prendendolo in braccio <<sei anche morbidissimo, vediamo se hai il collarino>> oddio, ora mi metto anche a parlare con un cane. <<ecco, ti chiami Leo, sei davvero carino leo>>

Dopo poco più di 2 secondi arrivò un ragazzo correndo.
<<Leo, eccoti qui>> disse, io gli e lo ripassai <<chiedo scusa, sa questo cane è uno dei più piccoli mai visti eppure è più veloce di un razzo>>

Risi. Anche lui rise. Era un ragazzo davvero bello, occhi chiari, di un verde puro, capelli mori, tendenti al biondo, e quelle fossette, cavolo, io amo le fossette.
Non mi ricordavo che i francesi fossero così belli.

<<mi scusi per averla infastidita signorina>>

Wow, è anche un galantuomo. Qui a Monaco non ce neanche una cosa brutta o non elegante.

<<oh, no, non si preoccupi. E dammi del tu, mi fa sentire vecchia altrimenti>>

<lo farò quando lo farai anche tu>>

Sorrisi. I miei occhi comuni, brutti e marroni, incontrarono i suoi verdi, belli ed incantevoli.

Ma il momento fu interrotto dal mio telefono che squilla. Questo è uno di quei momenti che vorrei non esistesse la tecnologia.

<<scusa, devo rispondere>>

<<non preoccuparti, anche io devo andare>> e sorrise. Di nuovo.

<<allora, ci vediamo in giro sconosciuto>> mi riferisco a lui <<ciao piccolo Leo, fai il bravo>> mi riferì al cane, e lui abbaia come risposta.

Così corsi via, e risposi al telefono.

<<hei, com'è andato il volo?>>

<<buongiorno anche a te Scarlett, il volo è andato bene>>

Ebbene si, Scarlett Johanson mi sta chiamando, e perché? Semplice. Lei è la mia migliore amica, lho conosciuta sul set di Iron Man 2, quando ero ancora una bambina, abbiamo 10 anni di differenza, ma è comunuqe una delle persone più importanti di tutta la mia vita.

<<ne sono felice. Allora com'è la vita in Europa?>>

SPAZIO AUTRICE
hi guys, sono sempre io. Secondo capitolo. Wendy ha incontrato un bel ragazzo e un cane color miele. Chi saranno mai?
ci vediamo al prossimo capitolo.

Wish-Us in Red- Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora